15 - 04 - 2007
Serie A
Il giorno dopo aver TIFATO a Collecchio, per caricare la squadra in vista dell'importante incontro con il Catania, ci troviamo in Sede. Ci spostiamo in direzione stadio e così come nella gara contro il Livorno esponiamo vari striscioni nelle vie adiacenti, per spiegare le nostre ragioni e per esprimere liberamente le nostre opinioni. Tra questi spicca, di fronte alla Nord, quello fatto in settimana dai ragazzi del Gruppo: "BANDIERE, TAMBURI E STRISCIONI, PERCHE VIETARCI QUESTE EMOZIONI?". Perché come recita il nostro inno: "Siam tifosi con TROMBE E BANDIERE", siamo cresciuti in CURVA con il PARMA Calcio nel cuore e per esso ci sbattiamo 7 giorni su 7. Eppure il giorno della partita, per colpa di leggi e norme anti-costituzionali, non possiamo tifare come abbiamo sempre fatto da 30 anni a questa parte. Le nuove normative non vogliono combattere la violenza ma puntano ad eliminare i gruppi Ultras, quelli che non si lasciano sottomettere dai potenti.
Vogliono trasformarci in burattini, in docili consumatori da manovrare a loro piacere. Ma se ne facciano una ragione: noi non molleremo e ci ribelleremo con tutti i mezzi a disposizione.
Fuori dai cancelli distribuiamo un volantino, intitolato: "Finché vedrai sventolar questa bandiera...", dove si ribadisce l'astensione obbligata dal tifo. Entrati in Curva gli unici cori che scandiamo sono per la libertà degli Ultras, contro Matarrese e soci e per i diffidati. Qualcuno ha criticato questa scelta, altri hanno chiesto di non fare più tali canzoni. Ma i BOYS non si piegano, fieri di essere Ultras. I mali del calcio sono i presidenti affaristi, i dirigenti di calciopoli, gli arbitri corrotti e corruttibili, gli scandalosi vertici di Figc e Lega Calcio, le miti sentenze della CAF, le richieste d'amnistia dei politici, i decreti alla Pisanu e alla Melandri-Amato.
Non si può accettare tutto passivamente, non si può rinunciare ai propri diritti. Il diritto di tifare (che è anche: sventolare una bandiera, suonare un tamburo, appendere uno striscione, organizzare un coro con l'impianto audio, accendere un fumogeno, dispiegare una coreografia) dovrebbe stare a cuore a tutti i tifosi (non solo agli Ultras).
Durante il primo tempo sono partiti vari cori, non tutti con un buon seguito; noi non abbiamo certo smesso di far cantare la gente, ma abbiamo cercato di farla ragionare. La mancanza di microfono e megafoni fa si che i cori si sovrappongono, quelli che partono da destra coprono quelli che arrivano da sinistra e viceversa. Ma soprattutto: partono solamente quando il PARMA attacca e possibilmente sta vincendo. Viceversa, quando la partita è in bilico e quando la nostra squadra ha maggior bisogno di sostegno, un mutismo assordante piomba in Curva. Tant'è che nel secondo tempo i cori sono pochissimi e, diciamolo, mal eseguiti. E' in questi momenti che si vede la mancanza del tifo organizzato, quando c'è bisogno di chi canta per 90 minuti, di un punto di riferimento che non molla mai. E' nelle difficoltà che serve veramente cantare... e qui la Nord, ancora una volta, ha confermato l'assenza di mentalità. Se non ci fosse stata la nostra protesta si sarebbe assistito al solito tifo, tipico quando la squadra è sotto: solo noi a cantare con il resto della Curva che segue in silenzio e ci accompagna solo durante le (rare) azioni d'attacco... Tant'è che nel secondo tempo la Nord sembrava seguire compatta la nostra protesta. Un'altra prova di scarsa mentalità l'ha data da chi ha offeso i catanesi con i soliti cori contro i "terroni". La tifoseria etnea l'abbiamo incontrata una sola volta negli ultimi 20 anni e non è mai successo niente. A Catania (c'eravamo solo NOI) non abbiamo avuto nessun problema, nessuna offesa ricevuta. Per NOI: RISPETTO genera RISPETTO.... ma queste sono cose che si capiscono sulla propria pelle, macinando chilometri. Chi vive la Curva due ore ogni 15 giorni non potrà mai capire. Meditate gente, meditate.
Potrebbe arrivare il giorno in cui i cori partiranno direttamente dagli altoparlanti (ci stanno già provando), e non li lanceranno gli Ultras, ma le società. Così come già accade in altri paesi europei, dove il tifo è sempre organizzato ma dalle società, e il tifoso è ridotto a consumatore-burattino. Ma probabilmente, anche là, c'è qualcuno che crede che si debba cantare sempre e comunque.
Un'altra perla che ci regala il decreto Melandri-Amato è la disposizione degli ospiti: i tifosi giunti da Catania (a loro va tutto il rispetto del Gruppo), sono metà nel primo settore ospiti (con gli altri due vuoti) e metà nella curva Sud dei parmigiani! E' mettendo gli ospiti tra i tifosi di casa, separati solo da qualche gorilla in divisa giallo, che si aumenta la sicurezza?
Anche oggi siamo usciti dallo stadio tristi ed incazzati, perché non abbiamo potuto tifare come volevamo. Ma stiamo LOTTANDO proprio perché vogliamo tornare a TIFARE. Se qualcuno non si sente colpito dalle nuove leggi e dalle nuove norme, forse, non ama TIFARE come lo amiamo NOI.
A chi durante la partita ha criticato i cori per i diffidati (ragazzi di PARMA tenuti lontani dal Tardini che pagano sulla propria pelle per aver difeso l'onore del Gruppo e della Città); a chi ha cantato canzoni che parlano di bandiere (ormai vietate); a chi ha urlato contro i ragazzi di Catania senza mai aver fatto una trasferta al Sud; diciamo di riflettere. Perché con questo comportamento non si fa un dispetto ai BOYS, ci si rende ridicoli.
Noi crediamo che valga la pena lottare, sempre, soprattutto quando le cose sono difficili. Ci piace tifare PARMA e rivendichiamo il diritto di farlo liberamente, per tutti. Non ci piacciono i voltagabbana e le rese incondizionate. Non cerchiamo la popolarità a tutti i costi, perché sono altre le nostre priorità: dignità, onore, dovere, coraggio e fedeltà.
Noi onoriamo PARMA onorando noi stessi, senza venir meno ai nostri ideali. Questa è la cosa più grande che possiamo fare per la nostra Maglia.
Il PARMA, in campo, non ha certo brillato ma i giocatori si sono impegnati. Un solo punto conquistato non è granché ma le nostre speranze di salvezza rimangono intatte.
SIAM TIFOSI CON TROMBE E BANDIERE!
LUNGA VITA AGLI ULTRAS!!!