17 - 01 - 2009
Serie B
La prima partita casalinga del 2009 ci contrappone al Sassuolo, incontro che il Parma non disputava da tantissimi anni.
Appena arrivati allo stadio ci adoperiamo per la nostra Riffa. Vari ragazzi del Gruppo vendono i biglietti davanti alla Nord, nei Distinti e in Tribuna. Un'iniziativa che ha un duplice scopo: aiutare chi ha più bisogno (nella fattispecie l'Associazione Emiliana Fibrosi Cistica in sede locale) e a coprire parte delle spese che il Gruppo sostiene nelle sue attività, volte ad aggregare persone nel nome di Parma e ad onorare i nostri colori in ogni città.
In viale Partigiani, di fronte ai cancelli della Nord, appendiamo nuovamente lo striscione "Giustizia per Gabriele", perché l'omicidio di Gabriele Sandri, ultras laziale ucciso da un agente di polizia l'11 settembre 2007, è tutt'ora impunito. Ci sono i testimoni (che affermano che l'agente ha mirato impugnando la pistola con due mani) ma Luigi Spaccarotella è sempre in libertà. Nessun arresto, nessuna diffida (per lui valgono tutte le garanzie costituzionali), addirittura: ha continuato a lavorare in Polizia fino a pochi giorni fa, pagato con i soldi dello Stato. Si è ritenuto di sospenderlo solo dopo il suo rinvio a giudizio (con l'accusa di omicidio volontario). E lo stipendio? Continueremo a pagargliene una parte rilevante. Un esempio macroscopico di come la legge non sia uguale per tutti. Da una parte (la nostra) si arresta e si diffida, magari per aver acceso una torcia (materiale pirotecnico non esplosivo) o per aver fatto una scritta su un muro, dall'altra (politici e divise) si gode di privilegi e impunità, anche per gravissimi fatti di sangue. E' il loro sistema, è la loro Polizia.
Il 16 gennaio presso il Tribunale di Arezzo si è tenuta l'udienza preliminare. La prima udienza si terrà ad Arezzo il prossimo 20 marzo.
Al Petitot abbiamo issato "'Sport' non è ruspe e speculazione. Tardini: stadio e verde, non mattone!". Striscione a difesa del nostro stadio, com'è e dov'è. Sempre più insistentemente si parla di trasformare il nostro stadio (con altre strutture aliene) o di costruirne uno nuovo fuori città. Politici, banche e costruttori dentro e attorno al Parma Calcio e al Tardini, ancora una volta non per dare, ma per prendere. Interessi particolari a Baganzola e sull'area Tardini. Speculazioni presentate all'opinione pubblica come riqualificazioni, mentre si cerca di scippare un altro bene alla comunità. In troppi fanno finta di non vedere, perché è scomodo opporsi a certi poteri o perché ne sono complici. Noi no. Con coerenza ci opponiamo a tutto questo.
Sugli ex tornelli della Nord abbiamo appeso uno striscione per incentivare la partecipazione alla trasferta di Rimini (24-01-2009) e per informare la gente (visto che molti media locali nascondono le informazioni che ci riguardano) che gli ultras si muoveranno in treno: "Tutti a Rimini in treno con i BOYS".
Il tifo della Nord è stato veramente scarso. Si è partiti discretamente ma ci si è spenti quasi subito, lasciando solo il gruppo centrale a cantare. La maggior parte della gente ha ripreso a tifare solo dopo il gol del vantaggio crociato. Non c'è entusiasmo, non c'è il giusto spirito. La Curva Nord è discretamente piena (dopo tanti anni di successi e di Serie A è anche logico che sia così) ma il tifoso medio sembra non accettare la Serie B, vedendola come una serie di passaggio, dove bisogna solo vincere e tornare subito in A. Senza fatica e senza sforzo, come se tutto ci fosse dovuto. Non solo perdere è inaccettabile e giocare male non è consentito, non c'è propensione a tifare. Non c'è voglia di contribuire alla causa, come se la vittoria dell'undici crociato fosse un atto dovuto. Tant'è che basta non vincere una partita perché qualcuno inizi subito a fischiare. I tempi d'oro sono finiti, forse per sempre. Bisogna capirlo e alla svelta. Sicuramente la colpa di questa situazione è anche dei dirigenti crociati e dei media locali, che durante l'estate hanno pompato l'ambiente promettendo una marcia trionfale verso la Serie A. Una politica che magari ha consentito di realizzare qualche abbonamento in più, ma che non ha certo contribuito a costruire il giusto spirito che deve animare la tifoseria. Invece di richiamare la gente con false promesse e tematiche superficiali, bisogna diffondere (come cerchiamo di fare noi), l'amore per i nostri colori e il senso di appartenenza. Sentimenti che durano per sempre e che non temono i risultati. Siamo in Serie B e tornare in A sarà difficilissimo. Senza megafono e senza impianto audio (sottrattici dalle norme anti-tifo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive) è difficile spronarvi e coordinarci. Questo significa che ogni ultras e tifoso che vuole partecipare attivamente al tifo deve dare di più. Sempre, in casa e in trasferta, dal primo al novantesimo. Deve cantare, seguire i cori, portare la sciarpa, alzarla, e sventolare le bandiere. L'ABC del tifoso.
Il Parma si è fatto raggiungere allo scadere. Un gol che brucia, a noi e a chi è in campo. Uniti continueremo a lottare.
Duecento circa i tifosi del Sassuolo. Sventolano qualche bandiera ma non riusciamo a sentirli. Tra noi e loro assoluta indifferenza.
Finita la partita abbiamo proseguito la serata in Sede in compagni di ragazzi ex appartenenti alla Riviera Blucerchiata. Il loro Gruppo di recente si è sciolto, ma continuano a seguire la Sampdoria. Sono amici con cui abbiamo condiviso tante cose in questi anni e con cui è sempre un piacere vedersi.
Durante il fine settimana ci ha fatto visita gradita anche Aldo, un tifoso gialloblù di Reggio Calabria. E' venuto a trovarci in Sede e ha partecipato subito alle nostre attività, sia in via Calestani sia allo stadio. Dimostrazione che integrarsi nel Gruppo è facile, se uno lo vuole veramente. I BOYS non sono un'associazione che apre le porte a tutti indistintamente, sono un Gruppo ultras. Se hai fede, se ami il Parma disinteressatamente, se sei animato da buona volontà e condividi la nostra mentalità: ti aspettiamo.
GIUSTIZIA PER GABRIELE! LUNGA VITA AGLI ULTRAS!!!