Lavori in corso

La trasferta di Vicenza l'aspettavamo da un po'. E' una di quelle partite che sa di calcio di una volta: vecchio stadio con settori a ridosso del campo (teatro di nostri spareggi negli anni settanta) e una forte rivalità (che risale agli anni ottanta) con gli ultras avversari, gemellati (oltre tutto) con quei maiali delle Teste Quadre e con gli odiati cremonesi.
Lunedì notte abbiamo esposto sui cancelli della nostra Nord lo striscione "Invadiamo Vicenza" (la libertà d'espressione, fuori dallo stadio, non necessita ancora dell'autorizzazione preventiva della Questura). Coltivavamo la speranza d'invadere Vicenza, che purtroppo alla fine è andata delusa. Due pullman del Gruppo, due del Coordinamento e qualche macchinata, non è certo un'invasione. Alla fine nel settore ospiti eravamo circa trecento. Presenti: sempre i soliti fedelissimi. Assenti: tutti gli altri. Perché? (Il solito interrogativo che ci assale in occasioni del genere). Sicuramente il maltempo dei giorni scorsi (tanto pompato dai telegiornali, che ormai usano la meteorologia come argomento principale dell'informazione) ha inciso negativamente sulla partecipazione. Anche perché, invece di parlare del ritorno del sole previsto per sabato (com'è effettivamente stato), si parlava del clima come se fossimo sull'orlo di una nuova glaciazione. Certo è che se si potesse acquistare il biglietto della partita il giorno stesso della gara, probabilmente qualcuno in più si sarebbe aggregato. Altrettanto certo è che se si giocasse ad orari più "normali" (le tre del pomeriggio, per intenderci!) senza fare più di un tempo al buio e con drastici cali di temperatura (soprattutto di questi tempi) forse qualche padre, magari ultras degli anni ottanta (che la sfida l'avverte parecchio), si sarebbe presentato con figlio a carico, magari spiegandoli le rivalità vissute in prima persona quando era giovane... per tramandare un'emozione.
Al Menti abbiamo portato i piccoli striscioni "Curva Nord Matteo Bagnaresi", "La fede non si diffida", "BOYS diffidati" e lo stendardo del Bagna. Dopo una perquisizione sensata e senza tante storie sono entrati liberamente anche i nostri bandieroni (grandi portatori di colore), quelli che le norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive vorrebbero sottoporre all'autorizzazione preventiva delle forze di polizia. Le libertà riconosciuteci dalla Costituzione non necessitano di alcuna altra autorizzazione.
Il nostro tifo è stato buono. Siamo stati ben aggruppati nella parte centrale del settore, con bandiere e bandieroni sempre al vento. Notevole anche la nostra sciarpata.
All'ingresso della squadre sono stati accesi alcuni bei fumogeni gialli e blu. Altri strumenti del tifo popolare (insensatamente vietati) dal grande potere coreografico. Non per niente torciate e fumogenate colorano spesso gli spot legati al mondo del calcio. Partendo da casa nostra: speriamo che chi rappresenta il Parma Fc in Lega si batta esplicitamente per rivedere tali norme.
Di fronte a noi, insieme ai vicentini, i loro gemellati udinesi (Collettivo), comaschi (presenti con Como 1906) e reggiani (Teste Quadre). A quest'ultimi abbiamo dedicato svariati cori pre-partia, una movimentata zanzara e un potente 25 aprile. Poi: tutto per il Parma (ma senza scordarci di chi va a firmare). I crociati non hanno entusiasmato ma sono riusciti ad andare in vantaggio. Il gol vicentino era in fuorigioco? Una squadra che lotta per la Serie A non deve farsi scappare certe occasioni ma non siamo qui a lamentarci. Un punto che comunque ci fa rimanere nei piani alti della classifica non si butta di certo via, per di più conquistato contro una squadra imbattuta da quattro giornate.
A proposito di vicentini: presenza piuttosto massiccia dei tifosi in tutti i settori. Ci fa piacere che il pubblico di casa nei vari campi della B sia attratto dalla sfida contro i crociati. Ci domandiamo se sarà per il blasone della squadra o per l'aspetto del tifo. In Curva Sud netto lo stacco tra il pubblico e gli ultras, ben quadrati al centro, che hanno cantato e si sono mossi per tutta la partita, senza infamia e senza lode. In balconata hanno esposto lo striscione "Ciao Bubu" (noto esponente dei Pescara Rangers scomparso anni fa) che è rimasto permanente per tutta la partita e un altro a favore di Guidolin, loro ex allenatore che ha lasciato parecchi bei ricordi alla città veneta.
A proposito di striscioni ricordiamo il nostro "WC enza", tributo alla città dei mangiagatti.
REGGIO MERDA TBC