15 - 11 - 2008
Serie B
La trasferta di Ascoli sarà un po' particolare. Come già deciso nelle settimane precedenti in riunione, faremo visita al cimitero di Imola, dove trovano riposo le spoglie mortali del Bagna. Per questo ci troviamo in sede presto, alle 8.30 di sabato. Arriviamo, e con stupore chi troviamo ad aspettarci? Due auto della Polizia. E in più qualche agente pretende di controllarci gli zaini. Un trattamento inspiegabile e ingiustificato. Siamo in 35 sul nostro pullman, pochi rispetto agli ottimi numeri di Mantova e Piacenza.
Ad Imola andiamo insieme agli amici diffidati (in auto). Saluteremo il Bagna insieme, ma poi loro dovranno tornarsene a Parma, in questura a firmare. Perché c'è chi uccide e continua a lavorare per lo Stato, e c'è chi è condannato senza prove e senza processo. E' la loro "giustizia".
Dove riposa il Bagna deponiamo un mazzo di fiori e una nuova sciarpa gialloblù, per mostrargli che adesso la Nord porta il suo nome. Accendiamo una torcia e rimaniamo in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri, perso nei ricordi di una vita passata in giro per gli stadi d'Italia, in sede fino a tarda notte, con lui sempre a fianco. Un'esperienza dolorosa, lacerante, che ci fa ricordare un fratello generoso e quanto abbiamo perso con la sua scomparsa. Onorarne la memoria è un nostro dovere e stiamo cercando di farlo al meglio delle nostre possibilità.
Salutiamo i diffidati che tornano verso Parma e proseguiamo il viaggio fino a San Benedetto, dove al casello troviamo ad attenderci due volanti che ci scortano fino al settore ospiti.
A differenza delle altre trasferte la perquisizione è particolarmente meticolosa. Veniamo controllati due volte, prima dalla Polizia e poi dagli steward, inoltre ci fanno entrare due alla volta segnandosi i nomi e cognomi. Una procedura ridicola, visto che i biglietti sono nominali e i dati li hanno già tutti.
I piccoli striscioni entrano senza problemi, mentre il funzionario di turno ci vieta l'ingresso delle aste e dei bandieroni. Entrati (finalmente!) nello stadio ci posizioniamo nel primo anello del settore ospiti, anche per ripararci dalla pioggia che cade incessante. Esponiamo "Curva Nord Matteo Bagnaresi", lo stendardo del Bagna, quello per il Tino, "Ultras liberi" gialloblù, "BOYS diffidati", "La fede non si diffida" e lo Scudo del Gruppo.
Oltre a noi c'è un pullman del Coordinamento e uno da Fidenza (quasi vuoto), qualche macchinata e i soliti ragazzi, tifosi del Parma sparsi per l'Italia, che non mancano mai. In totale un centinaio di persone. Davvero poche.
Inizia la partita e subito partiamo a cantare e sventolare le nostre bandiere gialloblù. Siamo davvero compatti e il nostro tifo (aiutati forse anche dalla tettoia) è molto potente, ottimo. Cori scanditi con grinta e convinzione da tutti.
La partita in campo è combattuta, il Parma non gioca bene come in altre occasioni ma dimostra di crederci, e con una zampata di Paponi risolve la partita, che sembrava oramai incanalata verso il pareggio.
A fine partita la squadra ci viene a salutare, un applauso che crediamo di meritare. Chi c'è ha cantato senza soste e senza risparmiarsi.
Nonostante la stanchezza il viaggio di ritorno è ricco d'entusiasmo e di cori, siamo felici di aver conquistato questi tre punti. Una vittoria che dedichiamo al nostro Bagna, perché festeggi anche lui insieme a noi.
IL BAGNA VIVE NEI NOSTRI CUORI!!!