01 - 11 - 2008
Serie B
Dopo le tre entusiasmanti vittorie consecutive, che ci hanno catapultati nella zona alta della classifica, è arrivato il derby contro il Piacenza dell'ex Pioli. L'entusiasmo tra la tifoseria era palpabile, tanto che i 1.600 biglietti del settore ospiti del Garilli - nonostante le solite difficoltà per l'acquisto - sono andati tutti esauriti.
Noi BOYS abbiamo deciso di viaggiare in treno. Un mezzo che permette d'avere più libertà rispetto al pullman, che facilità la conoscenza tra i partecipanti e che evoca le trasferte d'un tempo. Il mezzo ideale per fare aggregazione. Perché la trasferta non è solo "esserci allo stadio" e anche viaggiare insieme. Ovviamente, giocando quasi sempre lontano dalla domenica, l'utilizzo di mezzi privati consente a qualcuno di poter partire più tardi possibile (evitando di chiedere ferie o permessi). Noi, come Gruppo, viaggiamo in gruppo, e proprio per stare insieme (uniti) utilizziamo mezzi di trasporto collettivi.
Ci siamo radunati in stazione alle 11.30 e abbiamo preso il treno delle 12.25. Altri ragazzi sono saliti a Fidenza. In totale eravamo 240.
Dopo 40 minuti siamo arrivati a destinazione; ad attenderci c'era la polizia e tre autobus di linea che ci hanno portati allo stadio. Il tragitto che ci hanno fatto percorrere era piuttosto lungo ma non è accaduto nulla.
Arrivati davanti al settore ospiti alcuni di noi sono entrati subito per allestire la semplice coreografia preparata in settimana. Tutto è entrato liberamente (si trattava di semplici strisce di plastica). In Curva abbiamo appeso lo stendardo del Bagna, quello per il Tino, "BOYS diffidati", il piccolo "Ultras Liberi", "La fede non si diffida" e un "Ciao Andrea" dedicato ad ragazzo degli Ingrifati Perugia recentemente scomparso. Diversi ragazzi del Gruppo hanno conosciuto Andrea ad Empoli, ed onorarne il suo ricordo è stato un gesto obbligato. Di fronte alla morte gli ultras sono tutti uguali. Il mondo ultras è diviso da una moltitudine di colori ma trova unità nella stessa mentalità. In certe occasioni c'è solo silenzio e rispetto. Gli stessi che tanta tifoserie (anche nostre rivali storiche) ci hanno dimostrato ricordando il Bagna.
Alcuni tifosi gialloblù hanno acquistato il biglietto dello stadio direttamente a Piacenza. Ma così facendo (a causa delle solite leggi anti-tifoso) non hanno potuto acquistare quello del settore ospiti. Dopo aver pagato un biglietto di Tribuna o Distinti (molto più caro) hanno chiesto di poter seguire la partita in Curva, in mezzo a Parma in trasferta. Sarebbe bastato un po' di buonsenso ma, come spesso accade, polizia e steward in servizio al Garilli ne erano completamente sprovvisti. Morale: tifosi parmigiani sono stati costretti a mescolarsi a quelli di casa.
All'entrata in campo delle squadre il nostro settore era proprio un bello spettacolo, i due spicchi cantavano compatti mentre noi srotolavamo dall'alto strisce gialle e strisce blu, le une alternate alle altre. Una coreografia semplice ma che ha creato un bel effetto ottico. Subito dopo abbiamo sventolato i nostri leoni.
Il Parma è apparso un po' contratto rispetto alle ultime prestazioni, il nostro tifo invece è stato buono e continuo, con qualche coro veramente potente. Ad inizio secondo tempo abbiamo riproposto la coreografia di strisce, questa volta non più alternate: metà settore giallo e metà blu, e al centro il bandierone con la scritta "BOYS".
Purtroppo siamo andati sotto di un gol e nei successivi minuti la Nord in trasferta è calata; ma quando le possibilità sembravano spegnersi, a pochi minuti dal fischio finale, ci ha pensato Pisanu con un bellissimo gol a pareggiare i conti. Dopo aver insaccato è corso sotto la Curva e ha fatto letteralmente esplodere la nostra tifoseria, con un boato che ci ricorderemo per parecchio!!
Leggi speciali sbagliate, forze di polizia ottuse e incompetenti, ed ecco il risultato: al nostro del gol del pareggio è salita la tensione nei distinti...
A fine partita la squadra ci ha salutato, un gesto che sta diventando una bella abitudine.
Nella Curva di fronte c'erano circa 100 piacentini. Davvero pochi ma la loro situazione, tra diffide ed arresti, è davvero difficile. Gli abbiamo lanciato numerosi cori offensivi ma abbiamo bloccato sul nascere quelli del tipo "Dove sono gli ultras?" che sono insensati e in netto contrasto con la mentalità ultras. Tanti ultras, in quel momento, erano costretti in questura a firmare. E tra di loro ci sono anche nostri ragazzi, nostri amici e nostri fratelli.
Anche al ritorno è stato tutto tranquillo.
Concludiamo questo resoconto ringraziando i ragazzi degli Ultras Tito, presenti con noi sin dalla mattina a Parma. A Piacenza hanno sventolato la loro bandiera e hanno partecipato attivamente al tifo insieme a noi, cantando per l'intera partita!
SEMPRE SOLO BOYS!!