22 - 07 - 2007
Pre-campionato
Seconda amichevole per il nostro Parma a Folgaria, contro il Cittadella. Il Gruppo organizza un pullman e un paio di macchinate. Durante il viaggio occhi ben aperti per la concomitanza di altre amichevoli, come quella della Juventus a Rovereto (ma alla fine non accadrà nulla).
Giunti in paese notiamo un buon numero di tifosi gialloblu e di ragazzi del Gruppo, arrivati il giorno prima. Ci dividiamo nei vari locali per una ottima "beccata" locale. Nel primo pomeriggio ci spostiamo col pullman verso il campo, dove un vigile inflessibile ci costringe a proseguire a piedi. Percorriamo così una lunga salita, che qualcuno evita, grazie ad aiuti inaspettati.
Arrivati (finalmente!) notiamo che l'ingresso è a offerta, finalmente non si specula sui tifosi, soprattutto su quelli che viaggiano spesso (e non per turismo). Si evitano così momenti di tensioni e trattative sul prezzo dei biglietti. Appendiamo "1977", lo stendardo per il Tino e quello per i Diffidati. Alcuni di loro, almeno in quest'occasione, possono seguire liberamente il Parma, e averli al fianco è una gioia immensa. Gli striscioni sono appesi senza denunce, in un clima d'assoluta tranquillità, con le tifoserie mischiate. I tifosi del Cittadella sono in buon numero, molti anziani (senza nessun segno di riconoscimento) sono mescolati agli altri spettatori. Nonostante gli striscioni appesi... non accade nulla, ma l'Osservatorio non vede l'evidenza. Viceversa... sa ascoltare: la voce della Lega Calcio e dei suoi presidenti, timorosi del LIBERO tifo organizzato (quello che non si vende), della sua voce e dei suoi messaggi.
Assistiamo alla partita scandendo qualche coro, soprattutto per la Maglia e per i nostri diffidati. E' una sfida blanda che culmina in un poco esaltante 1-1.
La voglia di cantare non è tanta. Oggi possiamo tifare liberamente, ma per il campionato c'è ancora tanta incertezza. Qui in Trentino siamo liberi di tifare, ma a Parma, nel nostro stadio, dovremo subire le norme anti-costituzionali dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (niente striscioni, niente bandiere, niente tamburi, niente megafoni) e della Melandri-Amato (anti-ultras). Un pensiero capace di toglierci serenità anche in una giornata come questa.
A fine gara, scambiamo due chiacchiere con mister Di Carlo, che si ferma tra di noi, e dopo aver seguito le gesta di un trentino (successivamente scaricato a Rovereto per la gioia di tutti!!), ci rimettiamo in viaggio per Parma, con la mente già alle prossime sfide, fieri di un'altra giornata ultras passata insieme.
RIVOGLIAMO LE NOSTRE BANDIERE!!