Osservatorio: le leggi dello Stato o le sue?
05 - 04 - 2007
L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha vietato negli impianti sportivi striscioni e qualsiasi altro materiale ad essi assimilabile, compreso quello per le coreografie, se non espressamente autorizzato. Ha vietato altresì i tamburi ed altri mezzi di diffusione sonora (es. i megafoni).
Le procedure burocratiche per autorizzare il materiale sono lunghe e contorte, e interessano tutto il materiale coreografico dei gruppi Ultras. Un iter finalizzato, soprattutto, a sincerarsi che tra i gruppi che chiedono di far entrare del materiale non vi siano una o più persone soggette a divieto di accesso agli impianti sportivi (Daspo). Questo perché: le domande presentate da gruppi che annoverano uno o più diffidati, devono essere respinte.
L'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha deciso tutto questo in data 8 marzo 2007. Il giorno dopo (GUARDA CASO) che il Senato della Repubblica aveva approvato (dopo averlo modificato) il Disegno di legge "Melandri-Amato", aggiungendo l'art. 2 bis. Articolo che negli impianti sportivi vietava: striscioni, cartelli, simboli, emblemi nonché rappresentazioni esteriori anche verbali (quindi: canti-cori), relativi ad organizzazioni di sostenitori i cui partecipi siano stati condannati per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive.
Ebbene: l'art. 2 bis è stato radicalmente modificato. Nel Disegno di legge approvato in via definitiva al Senato in data 3 aprile 2007 si vietano soltanto, negli impianti sportivi, "striscioni e cartelli che, comunque, incitino alla violenza o che contengano insulti o minacce." Quindi: nessuno deve più svolgere particolari indagini sui proprietari del materiale. Basta un semplice esame visivo sul materiale, per valutare se uno striscione o un cartello incita alla violenza o contiene insulti o minacce.
Il permanere di una burocrazia che priva della libertà di espressione in un luogo pubblico (lo stadio), contravvenendo all'art. 21 della Costituzione italiana, ispirandosi ad un articolo inizialmente votato al Senato ma che NON E' DIVENTATO LEGGE DELLO STATO, è inaccettabile.
E' l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che deve sottostare alle leggi del Parlamento... o viceversa? Che ci sia stato un qualche golpe e non ce ne siamo accorti?