Inter, scudetto 2005/06?
15 - 08 - 2006
L'Inter, tra le grandi squadre metropolitane della Serie A, non è rimasta coinvolta nello scandalo di calciopoli. Per essere precisi: dalle intercettazioni telefoniche, sospese a giugno 2005, non sono emersi fatti illeciti a suo carico.
Una commissione della Figc, dopo la vergognosa sentenza di secondo grado della CAF, ha deciso d'assegnare lo scudetto 2005/06 all'Inter. La squadra nerazzurra, in tale campionato, s'era qualificata terza, alle spalle di Juventus e Milan.
Sicuramente, se la magistratura avesse agito subito dopo aver sospeso le intercettazioni, invece d'attendere 10 mesi, il campionato 2005/06 si sarebbe svolto in un altro modo. La Juventus, per esempio, non vi avrebbe preso parte. Stando alla sentenza di secondo grado della CAF: Fiorentina, Milan e Lazio, sì. La Fiorentina sarebbe partita con 19 punti di penalizzazione, la Lazio con 11, il Milan con 8.
Il Milan, nel campionato 2005/06, conquistò 88 punti. L'Inter, subito dietro, 76. E' ragionevole ipotizzare che, senza la Juventus, anche con una penalizzazione di 8 punti, il Milan si sarebbe aggiudicato tale scudetto. Teoricamente, sottraendone 8, dagli 88 che conquistò, ne risultano comunque 4 in più dell'Inter.
Certo, se la CAF avesse applicato le norme del Codice di Giustizia Sportiva, e se la magistratura non avesse aspettato 10 mesi, il Milan (la cui società è stata direttamente responsabile di un illecito) non avrebbe neppure dovuto partecipare al campionato 2005/06 di Serie A. Ma se la CAF vìola il Codice per mitigare le pene alle grandi società, sia almeno coerente con ciò che afferma nelle sue sentenze. Se il Milan, come dice la CAF, nel 2004/05 non ha mai infranto l'articolo 6, perché non assegnargli lo scudetto 2005/06 revocato alla Juventus?
Il motivo è semplice. Il Milan, è provato dalle intercettazioni, ha violato l'articolo 6 in un'occasione (con responsabilità diretta dei suoi dirigenti). Per regolamento dev'essere retrocesso. Ma se si manda in B il Milan, per un solo illecito provato, dove si mandano la Lazio, la Fiorentina, o addirittura la Juventus? La CAF, consapevole di questo, ha scelto di non attenersi alle normative federali, per ridurre drasticamente le pene a tutte le grandi società coinvolte.
La CAF, però, era ben cosciente che, violando le normative federali per mitigare le penalizzazioni, avrebbe avvantaggiato solo la Juventus, la Fiorentina, la Lazio e il Milan. L'Inter, viceversa, non ci avrebbe guadagnato nulla, anzi, indirettamente (come tutte le altre società), ne sarebbe stata danneggiata. Così, per salvare capra e cavoli (dei potenti del pallone) architettò specifiche sentenze.
Il "capolavoro" della CAF, che nulla ha da invidiare a quello di De Santis, riguarda la stagione 2005/06. Stagione, ricordiamocelo, non interessata da intercettazioni. La Juventus perde lo scudetto; Fiorentina, Lazio e Milan, ricevono 30 punti di penalità a testa. La contraddizione è evidente. Mentre, per il campionato futuro (2006/07) le pene sono, se non altro, proporzionali al numero di illeciti, qui non si fa nessuna differenza. Il Milan, per un illecito, paga come la Fiorentina, per cinque, e come la Lazio, per quattro. Ma poi, perché proprio 30 punti? Perché così la Lazio evita di finire in B, il Milan perde il secondo posto ma può partecipare ai preliminari di Champions League, e l'Inter conquistare (a tavolino) il primo posto. Così, la Figc, potrà regalargli lo scudetto.
La cosa più curiosa, ed imbarazzante, è che lo scudetto 2004/05 è stato revocato alla Juventus ma non è stato assegnato. Perché? Semplicemente perché il Milan non può più, a termini di regolamento, subire una penalizzazione nella classifica finale della stagione 2004/05. Stando al Codice di Giustizia Sportiva lo scudetto può essere sempre revocato ma non è possibile infliggere penalità (in punti) così indietro nel tempo. Così, se si volesse proprio assegnarlo, finirebbe al Milan, secondo classificato nella stagione 2004/05. Stagione in cui, però, è stato provato un suo illecito sportivo.
Ecco spiegato perché, seppur tutti gli illeciti provati dalle intercettazioni si riferiscono alla stagione 2004/05, nessuna squadra ha ricevuto penalizzazioni in tale campionato.
Curiosamente, se le intercettazioni non fossero state occultate per 10 mesi, lo scudetto 2004/05 sarebbe stato assegnato proprio all'Inter. L'unico su cui poteva vantare diritti (almeno legali). Il campionato di Serie A 2005/06 doveva disputarsi in modo completamente diverso, a partire dalle squadre che vi hanno partecipato. Giacché tutti i comportamenti illegali, compiuti nella stagione 2004/05, dovevano essere sanzionati prima del suo inizio. Il fatto che si sia comunque svolto, mantenendo occulto il contenuto delle intercettazioni, rappresenta una vera e propria anomalia, generata da un sistema corrotto. Un'anomalia neppure prevista dal Codice di Giustizia Sportiva, che si fonda sul presupposto (nei fatti: errato), che le prove di corruzione non siano occultate per lunghi periodi.
Alla luce dei fatti: il campionato 2005/06 di Serie A doveva essere annullato, perché si è svolto senza risolvere le illegalità che lo hanno preceduto e che ne sono state la sua genesi.