Lavori in corso

Dopo la sconfitta di Bergamo, il Parma torna in campo contro il Cagliari, nel posticipo della terza giornata.
Raggiungiamo lo stadio di buon ora, e passiamo il pre-partita facendo due chiacchiere tra noi. Alcuni ragazzi del Gruppo entrano in Curva per finire d'allestire la nostra mostra che, dopo esser stata presentata alla Festa del Trentennale, è arrivata in Nord. Tanti pannelli illustrano e raccontano la storia ultras parmigiana, dal 1977 ad oggi, la storia dei BOYS. L'esposizione vuole tramandare questo patrimonio ai giovani, ma è anche un piccolo tributo alle migliaia di ragazzi (di varie generazione) che hanno contribuito a scriverla. E' una storia fatta di striscioni (appesi e difesi), bandiere, coreografie e megafoni. Una storia di tifo e libertà; quel tifo che oggi ci è impedito e quella libertà che oggi ci è negata. Perché qualcuno vuol far credere che censurando le opinioni e proibendo i colori si risolvono i grandi problemi sociali del Paese. Non è così. Questi provvedimenti (nello specifico: le norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive) servono solo a zittire i liberi ultras indipendenti, che contrastano il calcio moderno.
L'ingresso in Curva è più rapido rispetto alle ultime partite. Gli steward, dopo le tante proteste, le code e i disagi, non bloccano la gente alle prime transenne. Si evitano così inutili momenti di tensione. Peccato che ci siano voluti dei mesi per prendere questa semplice decisione.
In Curva, quando le squadre scendono in campo, alziamo uno striscione per un ragazzo di Fornovo, un ragazzo che frequentava la Nord dagli anni ‘80, prematuramente scomparso.
Con qualche stendardo raffigurante il nostro simbolo (oltre ai soliti Leoni) cerchiamo di colorare la Curva. Partiamo subito a cantare, il tifo nel complesso non è male, soprattutto al centro, sulle scale. Creiamo una "Minoranza Rumorosa" compatta e, con la giusta cattiveria, teniamo su per qualche minuto anche il nuovo coro, cercando così di trasmetterlo a tutti. C'è però da migliorarsi ancora. Chi è hai lati segue poco. Dalle prossime partite cercheremo di coinvolgere tutti maggiormente, per sopperire (come possibile) all'assenza del microfono.
Una trentina di Sconvolts, anche loro senza striscione, sono sistemati nel settore ospiti più piccolo, mentre la maggior parte dei cagliaritani (residenti nei dintorni), sono sistemati insieme ai parmigiani di Curva Sud. Favorire i contatti tra le opposte fazioni per facilitare gli scontri e disincentivare le trasferte, ecco qui il decreto Melandri-Amato...
La partita in campo è piuttosto scialba. Il Parma fatica molto contro i sardi e ottiene un pareggio che, per come si erano messe le cose, risulta quasi insperato.
La nostra mostra (che oggi trattava del periodo dal 1977 al 1984) è stata visitata da migliaia di persone (prima e dopo la partita, e durante l'intervallo). Proseguirà in occasione delle prossime partite casalinghe, per ricordare a tutti com'era la libertà che un mostro (fatto di norme anticostituzionale) ci ha portato via.
Al triplice fischio si è sentito qualche fischio all'indirizzo della squadra. Siamo noi i primi a voler vedere i ragazzi lottare su ogni pallone e state certi che se ciò non avverrà ci faremo sentire, ma per ora crediamo che il compito della tifoseria sia quello di seguire la squadra con calore.
E' con i FATTI (quindi: anche con qualche piccolo sacrificio) che si dimostra l'attaccamento al Parma calcio, e non disertando le trasferte più abbordabili (visto che a Bergamo eravamo 200 scarsi). Per cui ragazzi: tutti a Milano e poi ad Udine, per seguire quella Maglia che per noi è una ragione di vita.
SE TU AMI IL PARMA CALCIO... VIENI VIA CON ME!!