BOYS PARMA 1977

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Da settore ospiti a Settore Amato-Melandri?
In trasferta per resistere!

20 - 04 - 2007

Nel 1989 il presidente del Milan Silvio Berlusconi, dopo una strepitosa campagna abbonamenti, dichiarò: «Mai più biglietti ai tifosi avversari». Sembrava una cosa dai megalomani (e lo era), ma con l'avvento delle pay-tv (e degli ingenti introiti che riversavano nel mondo del calcio) iniziò ad avere parecchi estimatori nel gotha del potere.
Nel 1997 Carraro (in quel periodo presidente della Lega Calcio) lo disse senza mezzi termini: «Vedremo di scoraggiare il turismo calcistico organizzato, visto che oggi la tecnologia permette di vedere le partite in trasferta della propria squadra su maxischermi o addirittura in casa propria.»
Nel 1999 lo ribadì anche Nizzola (in veste di presidente Figc): «Il nostro obiettivo è di avere, in un prossimo futuro, tifosi, sportivi che abbiano un abbonamento in tasca per andare a vedere la propria squadra quando gioca in casa ed un abbonamento alla pay-tv per seguirla quando gioca fuori.»
Il decreto Melandri-Amato-Mastella accoglie tali richieste. Impedendo la cessione dei biglietti alle squadre ospiti rende più difficile l'acquisto dei medesimi; impedendo la vendita a blocchi cerca di disgregare le tifoserie in trasferta (il che fa aumentare la possibilità di incontri-scontri tra opposte fazioni). Ecco perché i settori ospiti post-decreto sono generalmente vuoti, i tifosi al seguito sono diminuiti e, talvolta, sparsi in più settori.
Ancora una volta si è legiferato a favore della Lega Calcio e delle pay-tv, e di tutto quel sistema che identifichiamo come "calcio moderno".
Contro chi vuole tenerci a casa dalla trasferte c'è solo un'arma: ANDARCI LO STESSO. Contro chi vuole disgregarci (per indebolirci e soggiogarci) c'è solo un'arma: RIMANERE UNITI.
Settore Amato-Melandri? No, grazie. In trasferta per resistere!

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