Liberi di tifare
06 - 12 - 2008
Nelle trasmissioni sportive, sia nazionali che locali, nelle pubblicità, addirittura nei video-giochi, fateci caso, spesso e volentieri usano come sfondi le Curve italiane. Curve colorate da bandiere, striscioni, coreografie, addirittura torce e fumogeni, tutte immagini vecchie, di almeno due anni, sicuramente precedenti al decreto Melandri-Amato e alle norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che hanno praticamente tolto ogni forma di colore all'interno degli stadi. La passione dei tifosi e le loro coreografie resistono però nell'immaginario collettivo, immagini legate a cari ricordi o a cocenti delusioni, eppure c'è ancora chi non sa che tutte queste cose oggi sono vietate. Tutti gli strumenti del tifo sono stati praticamente vietati, da leggi e burocrazia, in nome di una fantomatica sicurezza. Sicurezza che rende più difficile prendere un biglietto, che ti fa fare la fila ad entrare, sicurezza che (con la scusa di sconfiggere la violenza negli stadi) elimina bandiere, megafoni, tamburi e striscioni (e soprattutto opinioni). E i risultati si vedono: con gli stadi italiani sempre più vuoti e grigi. Ma gli ultras non si arrendono, tanto meno noi BOYS, ed il colore piano piano sta tornando nelle Curve della penisola. Senza chiedere nessuna autorizzazione (la libertà d'espressione c'è già stata AUTORIZZATA dalla COSTITUZIONE), ogni volta che gioca il Parma Calcio cerchiamo di organizzare il tifo e di colorare una Curva che negli ultimi due anni è stata veramente grigia. Purtroppo fare entrare il materiale non è cosa facile, le restrizioni ci sono e al Tardini quelli della Sicurezza hanno una mentalità che non ci piace, perché trattano i tifosi come se fossero il problema e non come le persone (tra l'altro paganti!) che dovrebbero beneficiare di tale Sicurezza. Sono sempre sul chi va là, hanno paura che sventoliamo una bandiera troppo grande (ma di quanto?), che ne montiamo troppe ed altre cazzate del genere. Paradossalmente ci riesce più facile colorare i settori ospiti, quando siamo in trasferta, dove troviamo sempre più spesso funzionari che non fanno troppe storie e steward con atteggiamenti molto più professionali e rilassati di quegli esaltati che hanno la pettorina gialla al Tardini. Questi, non hanno capito quale dev'essere il loro compito, si sentono padroni dello stadio al punto da decidere se puoi entrare con o senza cintura, con o senza accendino. Di fronte a questi atteggiamenti molti si scoraggiano. Pochi infatti portano una bandierina da casa (che quest'anno a volte fanno entrare), e pochi portano la sciarpa. Per cercare di rimediare a questo problema e colorare la Nord non solo in basso con i nostri stendardi, stiamo preparando diverse bandiere di dimensioni medie, sventolabili da tutti, con i nostri colori, quelli della città: il giallo e blu! Semplici, senza scritte, disegni, niente.
Col Livorno abbiamo provato a tirarne fuori alcune, e hanno regalato un bell'effetto... sventolarle tutte dev'essere uno spettacolo! Nelle prossime gare interne sicuramente aumenteranno di volta in volta. Quello chi vi chiederemo sarà di collaborare, di sventolarle all'ingresso delle squadre, per qualche minuto e, se non vorrete tenerla per la gara (cosa che ci farebbe piacere), di restituirla ai ragazzi dei BOYS. In particolare, vi raccomandiamo di trattarle bene, come se fossero vostre (perché sono anche vostre, di tutti noi) e di restituirle, sempre. Le bandiere sono un patrimonio dell'intera Curva Nord! Sarebbe bello vedere più bandiere portate da casa, ma se non vi va di portarla, ma volete comunque contribuire a colorare la nostra Curva, chiedete pure al botteghino BOYS e avrete la vostra bandiera per la partita!
"...COSA ASPETTATE A BATTERE LE MANI, A FARE SVENTOLARE LE BANDIERE?!"