16 - 02 - 2007
Il nostro comunicato spiega bene le ragioni di quella che noi, volutamente, abbiamo voluto chiamare RIFLESSIONE e non PROTESTA. Crediamo che non ci sia stato ULTRAS nella nostra città, o comunque TIFOSO che vive attivamente il tifo, che dopo i fatti di Catania, dopo la morte di un uomo e le accuse indiscriminate che ne sono seguite si sia messo a riflettere, a pensare, a porsi delle domande. Ci sono ragazzi, e chiamiamo ancora ragazzi gente anche su con l'età, che hanno addirittura considerato l'ipotesi di abbandonare lo stadio dopo aver visto le nuove leggi, dopo aver capito qual'è il vero obiettivo di chi tiene le redini del calcio. Gruppi storici, come i granata del Toro e i bresciani, hanno sospeso a tempo indeterminato le loro attività, i doriani a tempo indeterminato non canteranno per il primo tempo, RIPARTIRE COME SE NULLA FOSSE SUCCESSO NON E' POSSIBILE!
Andare subito a ROMA e portarci lo Striscione, quando la tensione era palpabile e tutto completamente incerto, ha significato prendere la strada più difficile, uscire dal coro degli ipocriti senza inventare scuse, compattarsi e tenere botta, rifiutando d'alzare bandiera bianca. Perché noi siamo quelli del "No alla resa" non dei voltagabanna. Ma adesso, per la prima partita casalinga (speriamo a porte aperte), approfittando della possibilità di fare qualcosa con i nostri gemellati (...ma i media metteranno in risalto il gemellaggio fra due gruppi Ultras?), abbiamo deciso di sposare la loro iniziativa, interpretandola alla nostra maniera.
Noi non lo faremo a tempo indeterminato, ci piange il cuore non poter cantare per il PARMA anche solo per 45 minuti! E ve lo dice gente che davvero canta 90 minuti più recupero, davvero ha cantato a Catania, davvero è andata a Roma alla faccia delle limitazioni, davvero era ieri in Portogallo a cantare 90 minuti...
Siam ben coscienti che in un momento delicato per la squadra il silenzio possa danneggiare i giocatori, e la scelta è stata difficile e sofferta, ma non prendiamoci in giro, non saranno 45 minuti a mandare, eventualmente, il PARMA in B (cioè, tocchiamoci...), e avremo un secondo tempo per rendere la Nord un bolgia, per cantare il doppio... IL DOPPIO!
Vorremmo che tutti riflettessero un tempo, in silenzio. In silenzio per rispetto verso i morti, TUTTI, anche quelli che non hanno mai fatto notizia (perché erano Ultras). In silenzio, per capire che magari cantare è bello e senza non ci si sta, che le bandiere danno felicità e senza la Curva è grigia, che essere Ultras non è quello che raccontano le televisioni, che le Curve e i gruppi organizzati, quindi milioni di persone innocenti, non possono essere criminalizzati per gesta altrui. La giustizia che generalizza è SOMMARIA.
STAR ZITTI UN TEMPO PER CANTAR TUTTA LA VITA... qualcuno proponeva...
Speriamo di aver spiegato le nostre ragioni, poi ognuno è libero di far quel che vuole. Anche se, magari, veder nel primo tempo cantar gente che di solito non partecipa ai cori, per poi vederla magari zitta nella ripresa, ci sembrerebbe assurdo e senza senso.
SI... SI AL MODELLO... PARMA!