Bondi tu non sei il mio presidente! 
14 - 01 - 2007
Roberto Cappelli, agli inizi di dicembre 2006, aveva dichiarato che con l'arrivo del 5 gennaio 2007 il PARMA non sarebbe finito all'asta, definendo tale tesi una "leggenda metropolitana". Ma un mese dopo è stato lo stesso dirigente ad annunciare la pubblicazione del bando.
Il PARMA, dopo tre anni d'amministrazione controllata finisce all'asta. Sì, più o meno. Perché in realtà non è un'asta, giacché a chi vendere (eventualmente) lo deciderà sempre il commissario straordinario Enrico Bondi, indipendentemente dalle offerte. Perché lui ha sempre lo stesso mandato, quello di vendere il PARMA a trattativa privata. Cos'è cambiato allora? Il valore del PARMA Fc. Dai 27,5 milioni di Euro della perizia agli attuali 4. "Ma come è possibile", potrebbe chiedersi qualcuno, dato che per anni, giornalisti e altri, hanno raccontato di "campagne di rafforzamento" di "saggia gestione del patrimonio societario"? Perché qualcuno, per convenienza, ha leccato e lecca il culo a Bondi.
Per lungo tempo abbiamo esposto lo striscione "...continua l'omertà. Diteci qual è il vero prezzo della società!". Oggi lo sappiamo. E ora tutti sanno che Bondi - come noi abbiamo sempre sostenuto - non voleva vendere. Perché se avesse voluto vendere, veramente, non avrebbe chiesto 27,5 milioni di euro fino a qualche giorno fa, dopo aver alienato tutto il parco giocatori. Sono anni che il PARMA non vale più quella cifra, tant'è che oggi le richieste partono da 4. E' un valore di partenza, certo, ma talmente basso che fotografa bene la situazione: non ci sono più giocatori da vendere.
Enrico Bondi aveva ricevuto incarico di vendere il PARMA a qualcuno che ne sapesse tutelare gli interessi e il prestigio nel tempo. E a quel tempo il PARMA era nell'elite del calcio italiano. Oggi? Si parla molto vagamente di "garantire l'attività sportiva" ad una società che è penultima in classifica.
I debiti di PARMA Ac sono stati congelati, ma nessuno li ha ancora pagati. In tre anni non s'è riusciti a vendere una società calcistica stabilendo un record da Guinnes dei primati. S'è venduto e svenduto, a volte anche regalato, praticamente tutto il patrimonio. S'è presa una squadra che stava lottando per qualificarsi alla Champions League e la si è portata sull'orlo della Serie B senza far guadagnare, tra l'altro, un emerito cazzo ai creditori. Ecco riassunti i tre anni di lavoro di Bondi. Ma per fare tutto questo... ci voleva qualcuno pagato a peso d'oro?
BONDI, TU NON SEI IL MIO PRESIDENTE!
