PARMA
25 - 03 - 2006
Serie A
Insieme agli Ultras Tito, verso il mezzogiorno, ci dirigiamo in un circolo del centro città per pranzare. Tanti gli argomenti di discussione che animano il desco, consapevoli dello splendido rapporto d'amicizia che lega i due gruppi. Ragazzi, giovani e meno giovani, di due città diverse, che si stimano e si rispettano reciprocamente, accomunati dal vivere Ultras. Tra un bicchiere di vino e l'altro i discorsi si susseguono. Ci piacerebbe trascorrere un'intera giornata a tavola coi nostri fratelli Blucerchiati ma il dovere ci chiama e così, poco dopo le tre, un po' appesantiti da un tipico pranzo nostrano, ci dirigiamo nei pressi dello stadio.
La situazione in torno al Tardini è molto tranquilla. Poco dopo il nostro arrivo ci raggiungono cinque ragazzi del Fronte del Porto ed altrettanti degli Ultras Spezia che, dopo i saluti di rito, entrano con noi allo stadio.
Ad inizio partita, nella parte centrale della Nord, spieghiamo il bandierone giallo con l'Elmo Crociato, storico simbolo del Gruppo utilizzato prevalentemente negli anni '80, mentre nella parte alta issiamo lo striscione "NOI CON LA VOCE, VOI CON IL CUORE... VINCEREMO!", perché anche contro formazioni blasonate come l'Inter vogliamo vender cara la pelle e, tutti insieme, sappiamo di poter fare bene. Questo è lo spirito che ci accompagna, anche oggi, alle 18 di Sabato. "TV DI QUESTI ORARI NON NE POSSIAMO PIU'" è appeso alla vetrata dalla Nord, messaggio di protesta contro un sistema in balia delle televisioni a pagamento, da parte di chi non s'è arreso ad esso. Noi siamo Ultras e non esiste c'è Sky o digitale terrestre che ci possa far desistere dall'onorare ovunque, e nei modi che più ci rispecchiano, i nostri Colori e la nostra città. Anche nei distinti è presente uno striscione del Gruppo, appeso prima della gara: "LA SQUADRA VINCE MA CONTINUA L'OMERTA'... DITECI QUAL'E' IL VERO PREZZO DI QUESTA SOCIETA'".
Dopo un inizio di campionato molto preoccupante la squadra sta dimostrando grande impegno e le ultime confortanti vittorie hanno dato morale e forza a tutto l'ambiente. Purtroppo non ci può essere tranquillità, specie per la tifoseria, perché la cessione della società è ancora in alto mare. Approfittando del momento positivo dell'undici tutto è stato nuovamente insabbiato e l'argomento cessione sembra esser stato confinato nel dimenticatoio. Non per noi. Noi continuiamo a porci le stesse domande di due mesi fa. E' ancora aperta la trattativa con i Sanz? Si sta trattando con nuovi possibili acquirenti? Si sta procedendo ad una nuova perizia per stabilire il valore attuale di questa società? Tutto tace, continua l'omertà.
La curva è ben gremita nonostante sia finito "Uno stadio per amico", l'iniziativa che permetteva agli abbonati d'acquistare biglietti a prezzi contenuti. Oggi le curve costano ben 20 Euro. Ciononostante si registrano code ai botteghini e, anche grazie alle nuove normative sui biglietti nominali, gli ultimi in fila riescono ad entrare solo a metà del primo tempo.
Il tifo rispecchia l'andamento della squadra nel corso del campionato, dando prova, come nelle ultime partite precedenti, di essere in ripresa. I cori vengono scanditi con maggiore intensità e continuità e la gente sembra più disposta a sbattersi per il bene della squadra. Questa non deve essere una parentesi positiva, ma l'inizio di una inversione di marcia che dovremmo portare avanti da qui fino alla fine del campionato.
Il risultato finale è di 1-0 a nostro favore e i giocatori, dopo diversi mesi di "sciopero", decidono di tornare a festeggiare la vittoria sotto la Curva.
I tifosi interisti sono arrivati a PARMA in numero decisamente inferiore rispetto alle passate stagione. Emblematico il numero di biglietti venduti nella sola Milano: 180 circa. Decisamente pochi se consideriamo il bacino di utenza della metropoli lombarda. Continua la loro protesta per le diffide di cinque anni, con obbligo di firma, inflitte ad alcuni Ultras nerazzurri per gli ululati a Zoro in quel di Messina. Una pena sicuramente spropositata, per un reato tutto da dimostrare. Da quando in qua non si possono offendere i giocatori avversari? Forse da quando, per condannare un Ultras, basta un procedimento amministrativo.
Gli Ultras nerazzurri, sempre in segno di protesta, non hanno esposto gli striscioni dei loro gruppi, appendendo solo: "Ingiustizia è fatta", "Ultras Liberi" e Todo libero.
Come al solito hanno incitato la squadra con discontinuità. Partiti alla grande si sono spenti ben presto.
Il nostro sabato sera termina in Sede, in compagnia dei ragazzi del Fronte del Porto che, così come gli Ultras Tito, ringraziamo per la visita gradita.
PER UN CORO INSENSATO 5 ANNI IL VERO REATO!!!
ULTRAS LIBERI!!!
