Udinese
02 - 04 - 2006
Serie A
Dopo le trasferte di Messina e Lecce, affrontate in treno, torniamo ad utilizzare il pullman per quella Udine. Ci troviamo in Sede verso le otto di mattina e non c'è il solito buon umore e la voglia di divertimento che sempre ci accompagna; questa non sarà una trasferta come tutte le altre. Siamo sgomenti, tristi e incazzati neri. Tommaso, il bimbo di 18 mesi rapito un mese fa a Casalbaroncolo, è stato trovato senza vita ieri sera, dopo la confessione di uno dei suoi carnefici, che ha permesso agli inquirenti di trovare il luogo dov'era stato seppellito. L'assassinio di una creatura innocente non può lasciare indifferenti. Siamo di fronte ad un crimine talmente efferato ed incomprensibile che ci disorienta.
Per questa trasferta siamo riusciti ad organizzare un pullman pieno, uno mini (da 18 posti) e due macchine.
Arriviamo a Udine giusto in tempo per la partita e all'ingresso delle squadre alziamo lo striscione: "PARMA PIANGE TOMMY". Messaggio semplice e sincero, senza eccessi, senza cadere nell'ipocrisia dei media che su questa faccenda hanno tenuto un comportamento indegno. Uno striscione deciso alla partenza e preparato durante la sosta in autogrill, alla cui realizzazione hanno collaborato tutti i presenti.
La Curva friulana espone "Ciao Tommaso" e poi, tutti insieme, rimaniamo in rispettoso silenzio per un minuto. Ultras e tifosi, di ogni colore e fede, uniti nel dolore e nella rabbia. Lo vediamo a Udine ma sappiamo che è così in ogni dove. Segue un applauso spontaneo e il coro "Uccideteli!!!" della curva bianconera.
I tifosi Gialloblu Crociati hanno capito l'importanza della partita e hanno risposto in buon numero. In totale siamo circa 250. Cerchiamo di far gruppo dietro al nostro Striscione ma, all'infuori della nostra gente, i risultati sono scarsi. La metà dei nostri tifosi si siede in disparte senza mai partecipare al tifo. Possiamo capire chi non è più giovanissimo ma... in tanti potrebbero fare di più.
La partita inizia e il nostro PARMA è subito in difficoltà; è lento, tanto da apparirci stanco. Anche noi abbiamo qualche problema ad ingranare ma siamo belli a livello coreografico, grazie alle tante bandierine Gialloblu che sventolano incessantemente.
Squadra e tifosi vanno di pari passo. L'undici, in campo, sembra avere la pancia piena dopo le varie vittorie conquistate e oggi sembrano mancargli le motivazioni.
Nella ripresa alziamo parte dello striscione esposto domenica scorsa in casa contro l'Inter: "DITECI QUAL'E' IL VERO PREZZO DI QUESTA SOCIETA'", per chiedere nuovamente chiarezza sulla situazione societaria. Il nostro tifo, per fortuna, migliora con il passare dei minuti. Anche sotto di due gol continuiamo a cantare e fino alla fine facciamo il nostro dovere anche se non riusciamo a coinvolgere gli altri.
La partita è ormai segnata è al PARMA va tutto storto. Sbagliamo un rigore e ci spegniamo sempre più. Ciononostante, sugli spalti, continuiamo a cantare per i nostri Colori e dedichiamo un saluto anche ai "cugini" di Reggio. Ma soprattutto ricordiamo i nostri amici DIFFIDATI, quelli che, costretti da una legge ingiusta e anticostituzionale, passano le loro domeniche in questura a firmare. A loro, ogni domenica, va il nostro pensiero; a loro dedichiamo ogni vittoria e a loro è rivolto il coro che più ci tocca il cuore: "Diffidati con noi!". Perché sarebbe bello averli qui, a gioire e soffrire per il nostro PARMA, per quei Colori che hanno difeso, per quella città e per quello Striscione che hanno onorato. Quello Striscione che ci rappresenta e che per noi vuol dire tante cose. Anche oggi, qui a Udine, abbiamo dimostrato quale sia il vero significato dell'essere BOYS; sostenere sempre la nostra Maglia anche se si perde, anche se dal campo non riceviamo stimoli, credendoci fino alla fine ma poi: accettando il risultato del campo senza fare drammi. In fondo... ci sono cose molto più importanti e toccanti di 22 puttane che corrono dietro ad un pallone.
ULTRAS NELLA VITA NON SOLO ALLA PARTITA!
