14 - 08 - 2006
Da qualche tempo è possibile rinnovare l'abbonamento al PARMA FC.
I prezzi, ancora una volta, sono stati ribassati. Contrastando, da sempre, il fenomeno del caro-biglietti, accogliamo positivamente le nuove riduzioni, anche se, tale scelta, non sembra essere parte organica di una politica volta a favorire la partecipazione popolare, ma una conseguenza dell'impoverimento societario che continua inesorabile da qualche stagione. Per ora, e siamo solo agli inizi di agosto, il PARMA ha già ceduto 6 titolari: Marchionni, Bresciano, Bonera, Cannavaro, Simplicio e Corradi. 6 titolari, su 11 che vanno in campo, sono circa il 55% della squadra. Guarda caso erano i pezzi migliori, di un sodalizio, comunque, già destinato a lottare per la salvezza.
Bondi e Angiolini non vendono la società ma, ogni anno, cedono i giocatori migliori. Questa filosofia, sia chiaro a tutti, sta mandando il PARMA Calcio in malora.
Alcune squadre di vertice, la prossima stagione, partiranno con una penalizzazione in punti, cosa che potrebbe interessare anche altre compagini, nostre dirette rivali. Su questo, su qualche prestito e su qualche botta di culo, si fondano i programmi di Bondi e Angiolini per il PARMA 2006/07. Praticamente: siamo alla canna del gas.
Di tutt'altro parere sono i giornalisti locali. Loro, contro ogni evidenza, nonostante il PARMA abbia venduto sei titolari, ostentano esagerato ottimismo. Ma si sa, la loro lingua è sempre la, dove l'avevamo lasciata: tra le chiappe di Bondi e Angiolini. Un film che abbiamo già visto. Peccato che, per tenersi buoni i potenti, stiano agendo contro gli interessi di tutta la città.
Ogni anno abbiamo invitato la tifoseria a sottoscrivere gli abbonamenti del PARMA Calcio, considerandolo un gesto, innanzitutto, capace di dare forza ed entusiasmo ai nostri Colori; un contributo sincero alla Causa. Ma oggi, la Causa dei tifosi Gialloblu Crociati, è contrapposta a quella di Bondi e Angiolini. Da una parte c'è chi ama con tutto il cuore il PARMA ed è pronto a sacrificarsi per esso, dall'altra c'è chi lo sta rovinando, chi si arroga diritti sul Tardini, chi plaude a Matarrese presidente di Lega.
Quest'anno, come BOYS, come Ultras del PARMA, vi chiediamo solo una cosa, la più fondamentale: di non abbandonare il PARMA Calcio. Vi vogliamo tutti allo stadio, sempre. Se volete fare l'abbonamento fatelo; se volete fare il biglietto, fate il biglietto; se riuscite a scavalcare: scavalcate! L'importante è continuare a stare accanto alla squadra che rappresenta la nostra città, la nostra storia, il nostro essere di PARMA.
Fare l'abbonamento potrebbe consentirvi di risparmiare soldi. La stagione scorsa, grazie alle campagne promozionali sui biglietti (che hanno contribuito a portare più gente al Tardini, persone che, altrimenti, non sarebbero venute), la scelta d'abbonarsi non è stata, forse, la più conveniente dal punto di vista economico. Ma, se il PARMA Calcio adottò tale politica (che noi appoggiammo in pieno) fu proprio grazie al buon numero di abbonati. Se il rapporto abbonamenti-biglietti dovesse alterarsi, la società, con ogni probabilità, non sarà più invogliata a ridurre il prezzo dei singoli tagliandi. Altra cosa: l'abbonamento, per il tifoso abituale e per l'Ultras, evita di sottoporsi, per 19 volte, alla burocrazia che oggi affligge chi deve acquistare un biglietto.
In poche parole: valutate voi.
Se per voi fare l'abbonamento è una consuetudine che non volete interrompere, fatelo! Se per voi fare l'abbonamento può essere di stimolo a venire assiduamente al Tardini, fatelo! Se per voi fare l'abbonamento è un gesto d'amore per il PARMA Calcio, fatelo! A noi interessa solo una cosa: vedere il Tardini (e magari anche qualche settore ospiti, in trasferta) pieno di tifosi Gialloblu Crociati, che si sgolano per i Colori di PARMA. Che poi, questi, siano entrati con l'abbonamento (firmando le clausole capestro del PARMA Calcio e il regolamento infame della Figc), o con il biglietto dotato di banda magnetica, o di "struso", non ce ne frega un cazzo.
Siamo coscienti che molti tifosi e Ultras (anche di vecchissima data), dopo le vergognose sentenze della CAF, sono restii a continuare a frequentare questo mondo. Ma il nostro mondo non è quello di Carraro, di Galliani, di Moggi, di Bettega e di Giraudo. Non è quello dell'arbitro De Santis, o dei tanti corrotti di calciopoli. Così come non è quello di Bondi e di Angiolini. Il nostro mondo è la Curva Nord, i fratelli del Gruppo, i Colori della nostra città. E' sentirsi orgogliosi d'essere Ultras di PARMA, BOYS per tutta la vita. E questo spirito non può essere scalfito, né da una sentenza, né da una diffida. E' sopravvissuto a diffide con obbligo di firma, alle norme anti-fumogeni, alle sentenze del 1980 come a quelle del 1986. Perché un Ultras non si arrende mai. Protesta, s'incazza, tira calci, ma non alza bandiera bianca.
Vi vogliamo tutti al seguito del PARMA Calcio! Fin da ora.
Noi, com'è sempre stato e come sarà sempre, ci siamo e ci saremo. In prima fila, in casa e in trasferta, dentro e fuori.