10 - 02 - 2010
Serie A
Mercoledì 10 febbraio è stata recuperata la partita con l'Inter, che una decina di giorni prima era stata rinviata per neve. Era una partita molto attesa, soprattutto per quello che accadde il 18 maggio 2008, quando scoppiarono disordini a causa degli errori di chi dovrebbe gestire l'ordine pubblico. Una storia finita come spesso finiscono le storie italiane: il potere che non paga, e il pugno duro contro la base. E infatti gli unici a pagare siamo stati noi, con varie diffide. In quell'occasione la gente di Parma fu tratta da "ospite" nella propria città, e da allora le cose non sono cambiate. Anzi, è la regola. E infatti, anche questo mercoledì, è stato lo stesso. Gli ospiti liberi, i tifosi del Parma blindati. Addirittura: tre cellulari proprio davanti all'ingresso della Nord. Ancora una volta siamo noi parmigiani ad essere considerati "il problema", da tenere sorvegliato e pedinato. Gli altri: tutti liberi di andare dove vogliono Ne prendano atto tutti i parmigiani, e soprattutto i residenti.
In zona "Petitot" abbiamo appeso lo striscione ""Sport" non è ruspe e speculazione. Tardini: stadio e verde, non mattone!". Un chiaro messaggio a difesa del nostro stadio, della sua locazione e della sua natura, comunitaria e sportiva.
Prima della partita è proseguita la vendita dei biglietti della nostra Riffa, che quest'anno è arrivata alla quinta edizione. Un'iniziativa finalizzata a sostenere economicamente l'Associazione Fibrosi Cistica dell'ospedale di Parma, e le attività del nostro Gruppo, volte ad aggregare persone nel nome di Parma e del Parma.
Ad inizio partita abbiamo distribuito tante bandiere per cercare di colorare al meglio la Nord, in questo importante recupero contro la capolista. L'effetto è stato buono, anche se dovremmo cercare di sventolare di più anche durante la partita. Ragazzi: sventolate liberamente i nostri bandieroni, e non abbiate paura di venire a chiedere le bandiere al nostro botteghino.
Il tifo è stato buono per i primi venti minuti, soprattutto i cori a ripetere. Poi è stato altalenante fino a fine primo tempo, in linea con l'andamento della gara. Dobbiamo essere noi a trascinare i giocatori in campo, non il contrario! E dobbiamo essere bravi ad aiutarli soprattutto quando le cose sono difficili o vanno male.
Ad inizio secondo tempo abbiamo esposto lo striscione "Daniele con noi" in ricordo di Daniele Ocello, ragazzo di Scalea scomparso sei anni fa, che seguiva il Parma in tutta Italia.
Al decimo del secondo tempo Bojinov ha segnato e il Tardini è esploso. In Nord si è accesa anche una torcia, che una assurda legge e vergonose norme hanno cancellato dagli stadi italiani.
Neanche il tempo di assaporare il vantaggio e l'Inter ha pareggiato.
Il tifo si è mantenuto su discreti livelli, soprattutto dopo l'espulsione di Valiani. Tutto lo stadio è stato vicino alla squadra e picchi notevoli si sono registrati in occasione del coro "Parma, Parma". Numerosi sono stati i cori contro i nerazzurri.
A fine partita la squadra è venuta a festeggiare sotto la Nord un punto importante, conquistato con carattere e determinazione contro la capolista. Importante soprattutto perché è venuto dopo un periodo negativo, ed è quindi di buon auspicio. Dobbiamo conquistare la salvezza!
Gli interisti hanno riempito il settore ospiti ed erano sparsi anche negli altri settori dello stadio. Il loro tifo non ci ha entusiasmato. Sono stati molto discontinui, li abbiamo sentiti al gol del pareggio e in numerosi cori contro di noi. Hanno acceso un paio di fumogeni. Avevano poche bandiere e le hanno sventolate solo a tratti. Pagano sempre la grande quantità di tifosi normali in mezzo a loro, ma sul piano del tifo sembrano migliorati rispetto agli anni passati.
IL 18 MAGGIO NON LO DIMENTICHIAMO: È PER I DIFFIDATI CHE NOI CANTIAMO!