Lavori in corso

Dopo le due sconfitte consecutive contro la Roma e la Juventus, la prima gara esterna del nuovo anno ci ha portato a Livorno. Per questa trasferta abbiamo organizzato un pullman e due pulmini. In totale, nel settore ospiti dell'Armando Picchi, eravamo poco meno di 400. Francamente ci aspettavamo una partecipazione maggiore, non solo per la posizione in classifica ma anche per l'attaccamento alla maglia e la grinta che, come da molte stagioni non si vedeva, stanno tirando fuori i ragazzi di mister Guidolin. Un attaccamento che non stanno dimostrando solo sul rettangolo di gioco, la lettera di capitan Morrone dopo lo striscione esposto in occasione di PARMA-Juventus ("Giocatori e società siete l'orgoglio della città") ci riempie di gioia e consolida ancora di più il legame che si sta instaurando. Livorno, inoltre, era una delle trasferte più abbordabili, visto che nel giro di un mese il calendario ci porterà a Catania, Palermo e Cagliari.
Siamo arrivati a Livorno un'ora prima dell'inizio della partita sotto una forte pioggia. I controlli sono stati blandi e ha prevalso il buonsenso. Siamo così riusciti a far entrare senza problemi lo striscione per squadra e società, già esposto in occasione della gara interna con la Juve. Ancora una volta è risultato evidente come le Questure applicano le norme anti-tifo e i vari decreti (Pisanu e Amato-Melandri) in modo diverso da città a città. Solo a Parma ci sono file lunghissime per entrare nei vari settori (passando per una gabbia come se fossimo in galera o in un pollaio) e i tifosi locali vengono trattati come ospiti quando ci sono le partite di cartello, mentre i tifosi avversari sono liberi di girare tranquillamente in città.
All'ingresso delle squadre in campo abbiamo colorato il settore con bandierine, bandiere e vari due aste, oltre alle oramai consuete pezze che sostituiscono gli striscioni BOYS. Abbiamo acceso anche un fumogeno. Purtroppo non siamo riusciti a fare quadrato nel Settore Ospiti e siamo rimasti un po' sfilacciati.
Il nostro tifo è cresciuto col passare dei minuti e, nonostante lo svantaggio, abbiamo continuato a cantare per tutto il primo tempo senza pause. Anche nel secondo tempo il nostro tifo è stato buono, nonostante il due a zero firmato dall'ex Lucarelli. C'era voglia di spingere il Parma e il gol di Zaccardo, che accorciando le distanza ha riaperto la partita, ci ha dato vitalità e speranza. Purtroppo il risultato non è più cambiato. Nonostante la sconfitta abbiamo applaudito la squadra che c'è venuta a salutare.
Al nostro fianco erano presenti una decina di empolesi, tra Desperdos e Rangers. Hanno approfittato del posticipo del lunedì, a Grosseto, per farci visita. E' sempre un piacere passare un po' di tempo con loro, per mantenere sempre vivo questo bellissimo gemellaggio.
Con i tifosi di casa, come al solito, c'è stata assoluta indifferenza. La Curva livornese aveva ampi vuoti verso i lati e si presentava piena solo nella parte centrale. In questi anni la repressione ha pesantemente decimato le fila degli ultras amaranto. Non ci hanno entusiasmati né per colore né per calore, causa anche il pessimo momento che sta attraversando la loro squadra. Poche le bandiere, sventolate solo in parte durante la gara. Nonostante giocassero in casa li abbiamo sentiti in poche occasioni e solo dopo il loro doppio vantaggio. Appeso al vetro avevano un lungo striscione, firmato dai Fedayn, per ricordare un tifoso scomparso, a cui va anche il nostro ultimo saluto.
Il viaggio di ritorno è stato tranquillo e senza problemi. Siamo arrivati a Parma consapevoli d'avere fatto il nostro dovere anche in questa occasione. Ora cerchiamo di tirare fuori la voce la prossima con l'Udinese, aiutiamo la squadra ad uscire da questo periodo d'appannamento.
CARICA CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!