17 - 01 - 2010
Serie A
E' un pareggio senza reti il risultato finale della sfida contro l'Udinese, che va ad interrompere una serie negativa di 3 sconfitte consecutive e che ci permette, per come si erano messe le cose, di guadagnare un punto prezioso.
Prima della partita è proseguita la vendita dei biglietti della nostra Riffa, fuori dallo stadio così come in tutti i settori del Tardini. In 4.000 volantini abbiamo spiegato gli scopi dell'iniziativa: sostenere economicamente l'Associazione Fibrosi Cistica dell'ospedale di Parma; finanziare le attività del Gruppo, volte ad aggregare persone nel nome di Parma e del Parma, per esprimere un tifo popolare assolutamente libero, per colorare la Nord e cercare di favorire la partecipazione anche nelle trasferte più lontane (dopo Catania ci aspettano Palermo e Cagliari!).
Davanti la Curva abbiamo distribuito vin brulè, per combattere il gelo invernale stando insieme, e tra i vari tifosi è spuntato Massimo Barbuti, indimenticabile idolo della Nord, personaggio che fa sempre piacere vedere, come fa piacere constatare che il legame tra lui e la gente della Nord è rimasto immutato.
Al Petitot abbiamo appeso lo striscione: "Settori popolari a 15 euro! Care società chi ci sta?". Anche a Catania ne vorranno 25. I prezzi dei Popolari stanno raggiungendo cifre esorbitanti, che di "popolare" non hanno più assolutamente nulla. Tanto per fare un esempio: i milanisti a Catania e a Torino hanno dovuto spendere 40 euro! Gli stadi sono di tutti e devono essere accessibili a tutti, non solo ai più ricchi. Le società che li hanno in gestione non possono praticare prezzi insensati. Per questo chiediamo l'intervento di comunità e autorità, affinché ovunque sia fissato l'identico prezzo, in linea con le finalità del settore (settore popolare = prezzo popolare).
Un altro striscione, appeso lungo viale Partigiani, recitava: "Spezzate il calcio, rompete le palle", in riferimento alle politiche del calcio moderno. Sempre più anticipi e posticipi, in giorni e ad orari inaccessibili. Uno sfruttamento intensivo che stanno impoverendo il nostro mondo e sta svuotando progressivamente gli stadi.
In Nord abbiamo issato lo striscione "Noi con la voce, voi con il cuore... vinceremo". Oltre alle solite bandiere abbiamo distribuito vari vessilli gialloblù per cercare di colorare parti di Curva altrimenti grigie.
Ragazzi: sventolate le bandiere, mostrate fieri i nostri fantastici colori, venite a chiederle al baracchino sotto la Nord, via la timidezza.
Il tifo in Curva è stato altalenante, influenzato dall'andamento nervoso della partita, ma continuo per tutti i 90 minuti, con picchi notevoli in occasione dei cori seguiti anche da distinti e tribuna, è da qui che dobbiamo ripartire, ragazzi: chi tiene al Parma e vuole il bene dei nostri colori non abbia timore ad unirsi a noi, a cantare e a sventolare e a rendere il Tardini un catino infernale!!
Gli udinesi erano presenti in 150 unità, con le pezze in mano senza alcuna denuncia. Non hanno impressionato più di tanto, con diverse pause tra un coro e l'altro. Numerosi i cori offensivi tra noi e loro. Erano presenti i Teddy Boys, gli Ultras 95, i Friulani al seguito, i Supporters, ed il Collettivo Incudine arrivato nel secondo tempo per un guasto in autostrada.
A fine partita i giocatori sono venuti sotto la Nord a salutare, come ormai avviene abitualmente ad ogni partita, in casa e in trasferta. Alcuni di loro ci hanno lanciato qualche maglietta, un gesto che va al di là del risultato sul campo e che dimostra l'unità tra squadra e tifosi. Insieme potremo raggiungere il nostro obbiettivo: la salvezza!
PARMA SIAMO NOI