08 - 11 - 2009
Serie A
E' una vittoria davvero importante quella ottenuta con il Chievo, una nostra diretta rivale per la lotta salvezza, che ci fa schizzare a 20 punti. Adesso siamo nella parte alta della classifica a ridosso delle prime e con tante eccellenti dietro a noi.
La nostra giornata è iniziata con un pranzo tra i ragazzi del Gruppo, nei pressi dello stadio, dove prima della partita, sotto una pioggia abbondante che ci ha accompagnato per tutta la giornata, abbiamo appeso due striscioni: uno contro la Tessera del Tifoso (davanti alla Nord) e uno per Gabriele Sandri "11-11-07 11-11-09 Gabriele aspetta giustizia" (sul parapetto basso del Petitot). Prove e testimoni oculari non sono bastati a far condannare l'assassino di Gabriele per omicidio volontario. Seppur visto prendere la mira (a lungo, con le braccia distese e le gambe divaricate), e seppur abbia sparato senza alcun motivo (nessuno stava minacciando lui, o qualsiasi altro), i giudici di primo grado lo hanno condannato solo per omicidio colposo, vale a dire: niente carcere, possibilità di continuare a lavorare in Polizia. Uno sfregio plateale alla giustizia, come se la divisa fosse uno scudo contro la legge dello Stato.
Il messaggio "11-11-07 11-11-09 Gabriele aspetta giustizia" è stato diffuso anche per mezzo di manifesti, affissi da ultras e tifosi tutt'intorno allo stadio (e successivamente in tutta la città).
Per gli ultras che a Roma protestarono violentemente per l'omicidio di Gabbo, sono state chieste condanne anche più pesanti di quella comminata, in primo grado, all'agente Luigi Spaccarotella, che assassinò Sandri. Per gli ultras si arriva a 14 anni, mentre solo 6 sono stati inflitti al poliziotto in primo grado (con una formula - ricordiamocelo - che gli evita il carcere). Che sia più grave protestare per un omicidio, che commetterlo? O forse chi ha la divisa può fare quello che vuole, senza pagare mai? Mentre si parla di istituire l'immunità per i parlamentari, altre immunità sembrano già esistere nei fatti. Quando si sa di poter violare liberamente le regole senza rischiare nulla, i comportamenti violenti e criminali si moltiplicano. Lo abbiamo visto al G8 di Genova, a Bolzaneto, nell'omicidio Aldrovandi, nel pestaggio di Paolo di Brescia, con la morte di Sandri, e con il pestaggio di Cucchi, tanto per citare qualche caso. Tolleranza zero per la base, certezza dell'impunità per i vertici e per i loro sbirri (chiamare "forze dell'ordine" chi vive al di sopra del Diritto ci sembra un controsenso).
Contro il Chievo la Curva Nord purtroppo non era piena, la pioggia ha scoraggiato tanti. Cielo grigio, acqua, avversario non di grido, e allora in tanti hanno preferito rimanere a casa. Praticamente c'erano gli unici tifosi che credono veramente in questa squadra e che vogliono il suo bene.
Una volta pioveva molto più spesso, ma la gente veniva ugualmente, anche in Serie C. Con la scusa della pioggia qualche giornalista locale (vicino ai costruttori) ha subito parlato di coperture, cemento, nuovo stadio e privatizzazioni. Se fosse possibile coprire le Curve (senza delocalizzare, senza variare proprietà e destinazioni d'uso) sarebbe una cosa positiva, come iniziare a fare i lavori di manutenzione ordinaria/straordinaria al Tardini. Ma forse si vuole lasciare andare il Tardini in malora, per poi parlare di stadio nuovo. Che piova sulla Curva ci sta (è scoperta), che ci piova sotto... no! Coprire le Curve sarebbe positivo, ma non è fondamentale. Al Tardini ci sono già posti coperti, e chi non vuole prendere la pioggia (quando piove), può andarci. Ma contro il Chievo neppure i distinti (che sono coperti!) erano pieni. Segno che il problema non era soltanto la pioggia.
Noi abbiamo cantato con ancora più grinta e convinzione per sopperire alle lacune numeriche. E ci siamo riusciti bene, visto che il gruppo centrale ha cantato per 90 minuti riuscendo in qualche frangente a trascinare il resto della stadio. La squadra ancora una volta ci ha fatto divertire, con una prestazione gagliarda culminata con un 2-0.
A fine partita tutta la squadra è corsa sotto la Curva tra la sua gente, a festeggiare l'ennesima vittoria.
I tifosi clivensi erano in buon numero, circa 250. Tra noi e loro massima indifferenza.
Archiviamo così un'altra giornata positiva per i nostri colori, l'appello che lanciamo è per la trasferta di Firenze, dopo la pausa per la nazionale. Si giocherà di sabato, non c'è molta strada da fare e i prezzi sono contenuti. Soprattutto: il Parma sta volando, voliamo insieme a lui! Per cui ragazzi non esitate a salire sui nostri pullman, per portare ancora più in alto il nostro Parma!!
CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!