20 - 09 - 2009
Serie A
Parma-Palermo termina con una sofferta ed importantissima vittoria contro l'ottima squadra rosanero, che in estate tutti davano tra le candidate ad un posto nelle coppe. Siamo veramente soddisfatti del nostro Parma, soprattutto per la grinta e la voglia di vincere dimostrata, e speriamo sarà sempre così. Guardando la classifica ci vengono i brividi, ma non dobbiamo montarci la testa e soprattutto dobbiamo cercare tutti insieme di raggiungere l'obiettivo fondamentale, che rimane sempre lo stesso: la salvezza!
Il Gruppo si ritrova in Sede in mattinata per poi spostarsi in zona stadio. Dopo una breve sosta al Gianni, ci dirigiamo davanti alla Nord dove appendiamo gli striscioni "No alla Tessera del Tifoso" e "L'articolo 9 è anticostituzionale".
Il prepartita scorre tranquillo, diversi ragazzi del Gruppo fanno volantinaggio sia in Nord che in tutti gli altri settori dello stadio, per spiegare i motivi dei 45 minuti di sciopero del tifo, per protestare contro la Tessera del Tifoso che il ministro Maroni vuole imporre da gennaio 2010. In merito distribuiamo circa 4000 copie del nostro comunicato: "Contro la Tessera un silenzio assordante".
Nonostante manchi la tifoseria rosanero (presenti solo alcuni tifosi palermitani residenti di Parma), a cui l'Osservatorio ha vietato ingiustamente la trasferta, in rappresaglia ad alcuni comportamenti registrati in quella precedente (a Firenze) non mancano i soliti problemi alle biglietterie. A causa delle limitazioni imposte ai fuori regione dal Prefetto, tanti tifosi crociati non riescono ad acquistare i tagliandi; altri, ancora, dopo aver letto sul sito del Parma Calcio che la vendita sarebbe continuata fino alle 15, si vedono respingere alle biglietterie. Tanti disagi e tanti divieti, che non nascono certo dal Tardini (come qualcuno cerca di far credere) ma da autorità che agiscono incuranti dei diritti della gente, come se "l'ordine pubblico" fosse un mezzo per calpestare diritti e garanzie, invece che per garantirle. Morale: sono sempre i tifosi a rimetterci e sempre più gente si sta stancando. Noi protestiamo, tanti altri rinunciano; si arrabbiano e promettono di non venire più.
Entrati in Nord, dopo le consuete trafile tra code e tornelli, lasciamo un grande spazio vuoto al centro della Curva ed esponiamo gli striscioni: "Per i tifosi solo doveri e niente diritti ora ci siamo stufati e per un tempo stiamo zitti" seguito da "45 minuti da clienti tesserati". Il clima è surreale, la Nord capisce la protesta e per un tempo ce ne stiamo muti. Solo qualche coro sporadico in Tribuna e nei Distinti, e qualche applauso. Il Tardini muto è una tristezza.
Non ci arrendiamo e continuiamo a combattere per la nostra libertà con coerenza, a differenza del Centro Coordinamento Parma Clubs, che ritornando sui suoi passi si è schierato a favore della Tessera del Tifoso. Le indegne dichiarazioni di Medioli (consigliere del CCPC) non meritano un nostro commento, ma solo le sue dimissioni. Gli ricordiamo comunque che noi non andiamo allo stadio con viti e bulloni, ma con la bandiera, la sciarpa, la tessera dei Boys, pagando tutti i biglietti, animati dalla voglia di cantare per il nostro Parma e di seguirlo liberamente in trasferta.
Il secondo tempo inizia con un nuovo striscione che recita "45 minuti da tifosi organizzati". In Nord iniziano a sventolare bandiere e bandieroni mentre in vetrata viene appena la pezza "Curva Nord Matteo Bagnaresi". Il primo coro è proprio per il Bagna, dopo di che iniziamo a cantare per il nostro Parma.
I cori non sono forti come contro il Catania. Possiamo e dobbiamo fare di più, anche perché il potenziale della Nord è veramente enorme. Cerchiamo di compattarci e di seguire i cori che vengono lanciati dal palchetto.
Alla fine riusciamo a sospingere i crociati ad una meritata vittoria, frutto della sofferenza e della grinta dimostrata su ogni pallone. Sappiamo che non sarà sempre così; ma vogliamo che lo spirito dei giocatori sia sempre questo.
Terminata la partita si formano lunghe code anche per uscire dal Tardini! I cancelli ci sono ma vengono tenuti chiusi. Possibile? La strategia del disturbo frena anche il deflusso? E' vergognoso.
La nostra giornata termina in Sede, insieme ai nostri amici diffidati, privati della libertà senza prove, senza Giudizio e senza possibilità di difendersi.
LA FEDE NON SI DIFFIDA! NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!