Lavori in corso

Giornata da dimenticare quella di domenica, nell'attesa sfida che ci vedeva di fronte alla Roma. Sia in campo che sugli spalti la prestazione è stata davvero deludente, è mancata quella grinta e quella cattiveria che in una sfida del genere dovrebbero essere le armi in più.
Nel pre-partita non è successo nulla. Ci siamo posizionati in una zona diversa da quella che occupiamo abitualmente ma a parte noi di gente ce n'era veramente poca. Sarebbe ora che tutti (e in particolare i ragazzi che popolano la Nord) raggiungessero lo stadio con buon anticipo, per due chiacchiere e una birra, con gli occhi ben aperti, specie in una gara del genere.
Gli unici a non mancare invece, sono gli uomini in borghese che filmano per ore chi è presente, triste preludio alle "attenzioni" che subiremo dopo la gara, come prassi ormai consolidata, qui a Parma siamo noi ad essere scortati.
In Curva Nord continua la nostra mostra del tifo, per raccontare e tramdare la storia ultras parmigiana. A pochi minuti dal fischio d'inizio entriamo, coloriamo un po' la curva con qualche bandierone oltre ai leoni, li sventoliamo per rendere meno grigia la nostra amata curva, come fanno ormai in altri stadi italiani, vogliamo essere liberi di tifare, senza chiedere alcun permesso.
La partita si mette subito male. Dopo pochi minuti siamo già in svantaggio e quel che è peggio non vi è alcuna reazione, siamo in balia della Roma. Perdere con una squadra del genere ci sta, ma come ad Udine l'impressione è che ai ragazzi manchi il mordente, quel piglio agonistico che mette in difficoltà gli avversari, necessario per una formazione che, non dimentichiamocelo, deve salvarsi. E cosi come la squadra, anche la Nord deve dimostrare maggiore convinzione; il tifo è stato deludente, poca la gente che ha continuato a cantare per tutta la partita, l'alibi della squadra però regge fino a un certo punto, dimostriamo in ogni occasione il nostro attaccamento a quella maglia, non solo quando la squadra gira e la classifica è brillante!!! Cazzo ragazzi non è cosi che si fa il bene del Parma, ormai siamo tutti allenatori, tutti giocatori, bravi a lanciare critiche verso tutti... ma in nostro compito è un altro, quello di tifare, di aiutare i ragazzi sempre, di creare una bolgia per fare cagare addosso gli avversari. Dobbiamo intimorirli, per cui SVEGLIA!!!
Tremila i romani presenti, divisi nei tre settori, presenti tutti i maggiori gruppi, si sono fatti sentire in qualche occasione (ci voleva poco, obbiettivamente). Indiscrezioni parlano di cinque striscioni denunciati. Prima della partita c'è chi ha chiesto di veder pubblicato il permesso di bandiere e striscioni dei romanisti in trasferta a Parma. Noi lottiamo per la libertà di tifo, nostra e di tutti coloro che vanno allo stadio.
Ai romanisti abbiamo ricordato (con i nostri cori) che qui a Parma gli ultras le lame non le usano. Sapete tutti che la prerogativa per il nostro Gruppo è la lealtà, in ogni occasione.
Terminata la sfida, visto che intorno alla stadio non succedeva nulla, ci siamo spostati in un bar lontano dallo per concludere la giornata, azione evidentemente pericolosissima per gli uomini della Digos, visto che siamo stati seguiti a piedi, prima che arrivassero camionette, jeep, il tutto per controllare 30 ragazzi che bevevano e mangiavano. Per noi l'episodio finisce qui, non vogliamo alzare inutili polemiche, vorremmo solo ricordare a TUTTI che ci sono problemi ben più grossi e seri, sia nel calcio malato che nella società contemporanea, rispetto a ragazzi che hanno scelto di vivere con la sciarpa al collo, al seguito della propria fede.
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO