Lavori in corso

Dopo aver trascorso quasi due mesi senza trasferte, prima perché gli stadi di Bergamo, Udine ed Ascoli non erano a norma, poi (a Milano) per protesta contro chi ci ha impedito l'ingresso al nostro striscione adducendo risibili motivi di sicurezza, torniamo finalmente a seguire i Gialloblu Crociati lontano dal Tardini. Molto lontano dal Tardini: c'è da andare a Palermo! Una delle trasferte più impegnative, sia a livello economico sia come perdita di giorni lavorativi.
Partiamo da PARMA in una trentina, il sabato pomeriggio, su un treno partito da Milano e diretto proprio nel capoluogo siciliano. Il viaggio scorre tranquillo, le 17 ore passano in fretta tra racconti di trasferte, birre e voglia di stare assieme. Sono questi i momenti ULTRAS migliori, sei con i tuoi compagni di viaggio, tutti uguali, vecchi e giovani, quello che ha fatto 150 trasferte e quello che è alla prima al Sud, con i quali si cimenta l'amicizia, si divide un panino, una sigaretta, i soldi che hai in tasca.
Al mattino presto siamo in Sicilia e decidiamo di scendere a Cefalù per trascorrere la giornata al mare, dove ci incontriamo con due di noi partiti il mattino in aereo da Verona. Nella piccola cittadina turistica trascorriamo qualche ora tra ristorante, spiaggia e i vari bar del lungomare, suscitando la curiosità dei turisti presenti. Verso le cinque e mezza ritorniamo in stazione per riprendere il treno per Palermo.
All'arrivo in città troviamo la polizia ad attenderci sul binario. Ci fa salire su un pullman e ci conduce allo stadio, ma solo dopo averci filmato uno ad uno con carta d'identità alla mano, una prassi che ormai abbiamo "sperimentato" più volte nelle trasferte siciliane.
La partita è molto importante, il PARMA viene da un paio di buone partite e dalla magica vittoria contro la Fiorentina, si è rilanciato nella corsa salvezza e questa trasferta può consolidare quella che sembra una nuova tendenza. Purtroppo a Palermo ci siamo solo noi e un pullman del PARMA Club "La bella età", che ha sfruttato la festività del 25 aprile per una trasferta-soggiorno di cinque giorni. Tutte le altre componenti del tifo sono assenti, come a tutte le altre trasferte al Sud degli ultimi anni.
Siamo comunque quasi un centinaio, compresi anche un paio di ragazzi di Reggio Calabria tifosi gialloblu. Siamo senza i nostri Striscioni e le nostre bandiere, senza tamburi e megafoni, come le nuove norme anti-costituzionali dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ci impongono. Ma abbiamo tanta voglia di tifare e fare casino.
I palermitani, anche loro senza striscioni, sono meno numerosi rispetto agli anni precedenti, le diffide e queste ultime norme hanno allontanato dallo stadio un sacco di persone anche da una piazza tradizionalmente calda e partecipe. In Curva Nord si distinguono almeno tre gruppetti diversi che fanno tifo, dietro ad un paio di bandieroni rosanero con la scritta Palermo. A fine partita accenderanno una torcia. E' vivo anche il gruppo in Curva Sud, anch'esso senza striscioni.
La nostra prova è sicuramente molto buona, la voglia di tornare a tifare in trasferta è tanta, c'è una bella carica ed in più volte riusciremo a fare sentire i nostri cori e a colorare il nostro settore con l'unica cosa che ci hanno lasciato, le nostre sciarpe gialloblu.
La partita si sblocca con un gol dei Crociati ma a fine primo tempo siamo sotto 2-1. Rimaniamo fiduciosi e il nostro tifo aumenta nella speranza di spingere la squadra al pareggio. Nel secondo tempo esce dagli spogliatoi un PARMA estremamente vigoroso: mette sotto i rosanero e passa in vantaggio 4-2. Finisce 4-3, un risultato che ci ripaga degli oltre duemila chilometri di questa trasferta.
La partita si chiude con il settore ospiti in festa e la squadra a salutare i propri tifosi, mentre il resto dello stadio fischia i giocatori rosanero.
Finita la partita la polizia ci riconduce al pullman e ci scorta fino all'aeroporto, dove dobbiamo trascorrere la notte ad aspettare l'aereo delle 6:50 per Verona, per poi fare rientro in Sede alle undici di lunedì mattina. Arriviamo distrutti dal viaggio ma contenti per un'altra trasferta da ricordare.
Gli ultimi ringraziamenti vanno a quei figli di puttana della Lega Calcio che hanno messo quest'incontro alle 20:30 della domenica, riducendo così la nostra presenza e costringendo i presenti a una o mezza giornata di ferie, ancora una volta, sempre più forte... "LEGA ITALIANA.......".
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO!