Lavori in corso

La quinta gara di campionato ci vede impegnati a Genova, in trasferta dagli amici blucerchiati.
Una quindicina di ragazzi del Gruppo raggiungo il capoluogo ligure al sabato pomeriggio, per la tradizionale sfida di calcetto ULTRAS TITO - BOYS, che si ripete dal 1991. In quest'occasione i padroni di casa hanno la meglio per 3-1 e, come sempre, festeggiamo tutti insieme a tavola.
Un'altra quarantina di BOYS partono la domenica mattina, in pullman, altri ancora in macchina (con un buon numero di giovani). In totale sono 130 (i biglietti che abbiamo venduto).
Il pullman del Gruppo arriva al casello autostradale di Genova verso il mezzogiorno, in grande anticipo sull'inizio della partita, al fine di poter trascorrere più tempo con i nostri Gemellati. Ma lì, inspiegabilmente, è trattenuto per 40 minuti dalle forze del (dis)ordine, nonostante sappiano dei rapporti di amicizia tra le due tifoserie. In risposta alle nostre proteste accampano scuse di ogni tipo: alcuni dicono che dobbiamo aspettare i pullman del Coordinamento, altri che è necessario attendere l'apertura dei cancelli dello stadio di Marassi.
Dopo tante rimostranze riusciamo a ripartire in direzione stadio. Una volta a Marassi raggiungiamo la "zona del muretto", punto di ritrovo degli Ultras Sampdoria, come sempre presenti in ottimo numero, dove ci attendono anche i BOYS partiti il giorno prima.
Il tempo vola tra chicchere, boccali di birra e focaccia Ligure ed è già ora d'entrare.
Nel nostro settore ci "accoppiamo" dietro allo striscione con le Due Stelle, affiancato da Ultras Liberi e da "ENRI SIAMO CON TE", in onore del ragazzo della Riviera arrestato a PARMA in occasione dello spareggio col Bologna. All'interno del settore superiore siamo circa in 350; per ora maggiore presenza stagionale, che coincide con la prima trasferta alle 15.00, il che la dice lunga sui nostri ridicoli numeri da trasferta.
Il calo di tifosi al seguito, registrato negli ultimi anni, è dovuto (tra le tante cose), alle diverse ambizioni del PARMA e ai suoi risultati, non certo brillanti come un tempo. Ma i tifosi (che sono quelli che fanno il tifo allo stadio) dovrebbero seguire il PARMA nel bene e nel male, così come facciamo noi.
Qualcuno parla di Uefa ma il nostro obiettivo primario è ottenere la salvezza. E non sarà facile, dopo l'ulteriore ridimensionamento operato da Bondi e Angiolini quest'estate. Non solo: le penalizzazioni che relegano alcune squadre dietro di noi, dandoci la sensazione di una classifica comunque "sicura", potrebbero subire ulteriori ridimensionamenti. Che vi piaccia o no dovremmo lottare per non retrocedere e l'ambiente non sembra essersi abituato all'idea.
Quando le squadre entrano in campo ci esibiamo in una bella coriandolata, mentre alziamo al cielo i nostri canti e sventoliamo i tricolori Gialloblu.
La partita è combattuta da ambo i fronti. Si alternano momenti di attacco ad altri di strenua difesa. Anche il tifo è altalenante, seppur il nucleo centrale non smetta mai di cantare.
Il PARMA non riesce nella rimonta: è la quarta sconfitta consecutiva in campionato.
La Gradinata Sud offre un'ottima prestazione con continue sbandierate e tifo potente. Gli ultimi cori che ci scambiamo, con Ultras Tito e Riviera, applauditi da tutto lo stadio, sono per le nostre squadre e contro i rivali comuni.
Il Gemellaggio con i Doriani, stipulato nel nostro primo anno di serie A, è sempre più saldo grazie ad una visione comune del vivere la curva e il gruppo, pur vivendo in due differenti realtà. Anche per questo siamo fieri d'urlare:
SEI GRANDE ULTRAS!