Arriva il mostro (alla mostra)

02 - 11 - 2007

Dalla metà di settembre la mostra narrante la storia dei BOYS addobba i muri della Curva Nord, con foto, fanzine, articoli, ritagli di giornale, disegni e volantini (tutti fissati su appositi pannelli). Nel corso delle varie domeniche si sono succedute immagini e scritti, per raccontare a puntate una storia parmigiana, cominciata nel 1977, che ha come protagonisti tanti giovani (di ieri e di oggi). Questa esposizione (già presentata alla Festa del Trentennale) si è adesso arricchita di nuovo e inedito materiale, relativo al periodo contemporaneo. Perché la storia dei BOYS continua.
Dopo aver mostrato foto di coreografie e di bandieroni; di torciate e di fumogenate; di cartate e coriandolate; di striscioni di contestazione, di sfottò, di denuncia e di critica; arriviamo al presente dove svaniscono i colori e la libertà, nel grigiore dello stadio moderno, governato dalle norme anti-tifo.
Dove sono, oggi, le coreografie, le torciate e i bandieroni, che per trent'anni ci hanno accompagnato? Dov'è finito il diritto a confezionare ed esporre uno striscione?
I nostri colori e le nostre opinioni non possono essere relegati a semplice souvenir dei tempi andati. Gli strumenti tradizionali del tifo non sono fatti per i musei, ma per gli stadi.
Immagini di nostre coreografie (fatte e realizzate dal Gruppo ultras di Parma in passato), sono utilizzate per illustrare i giornali (anche la Gazzetta di Parma...) e arredare gli studi televisivi (a livello locale: di tutti quelli che si occupano di calcio). Bene, ma chi ama il tifo dovrebbe aiutarci a difenderlo, contro un mostro terribile, nemico giurato della libertà d'espressione.
LA NOSTRA MOSTRA DENUNCIA IL MOSTRO: VIA LE NORME DELL'OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE!