Polizia di Stato o sbirri di Matarrese?
08 - 09 - 2006
A Cesena, il 27 Agosto, appartenenti alla Polizia di Stato ci avvertivano che se non avessimo tolto lo striscione "PER UN CALCIO PULITO... UN CALCIO A MATARRESE" il quarto uomo avrebbe sospeso la partita. Dopodiché, per convincerci, minacciarono una diffida collettiva per tutti i ragazzi del Gruppo presenti.
L'art. 62 delle NOIF (Norme Organizzative Interne della Figc) al comma 2bis stabilisce cosa non può essere introdotto e/o utilizzato allo stadio: "E' vietato introdurre e/o utilizzare negli stadi e negli impianti sportivi materiale pirotecnico di qualsiasi genere, strumenti ed oggetti comunque idonei ad offendere, disegni, scritte, simboli, emblemi o simili, recanti espressioni oscene, oltraggiose, minacciose o incitanti alla violenza o alla discriminazione razziale o territoriale".
Al comma 6, dell'art. 62, si specifica chi deve individuare gli striscioni "fuorilegge": "Il responsabile dell'ordine pubblico dello stadio, designato dal Ministero dell'Interno, il quale rileva uno o più striscioni esposti dai tifosi costituenti fatto grave, ordina all'arbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di gara o dell'assistente dell'arbitro, di non iniziare o sospendere la gara". Quindi: le forze dell'ordine rilevano lo striscione proibito e poi lo comunicano al quarto uomo (che, tra i vari compiti, ha quello di segnalare all'arbitro eventuali comportamenti offensivi o incitanti alla violenza).
Al di là della nostra opposizione all'art. 62 delle NOIF, lo striscione "PER UN CALCIO PULITO... UN CALCIO A MATARRESE" non è offensivo, non è osceno, non è oltraggioso, non è minaccioso, non incita alla violenza o alla discriminazione razziale o territoriale. E', semplicemente, uno striscione di protesta. Per cui: può essere tranquillamente esposto.
Il comportamento delle forze dell'ordine, a Cesena, ha leso la nostra libertà d'espressione in violazione delle leggi vigenti. Siamo stati quindi vittime, a tutti gli effetti, di un abuso di potere.
Il fatto più sconcertante è che appartenenti alla Polizia abbiano agito in contrasto con le leggi che dovrebbero far rispettare, all'unico scopo d'arginare la protesta nei confronti del presidente della Lega Calcio. A loro ricordiamo che il Corpo della Polizia è alla dipendenze dello Stato, non di Don Tonino Matarrese.