Italia sconfitta da Figc, Lega Calcio, politici e giornalisti
13 - 06 - 2006
Ieri sera ha esordito la nazionale al Mondiale 2006. Partita: Italia-Ghana.
Giunti a casa dal lavoro ci gustiamo il "pre-partita" in tv.
Su Canale 5 c'è Giraudo. L'ex amministratore delegato della Juventus è stato interrogato nel pomeriggio da Borrelli, il capo dell'ufficio indagini della Figc. Alla faccia di quanto registrato su nastro ha spiegato che lui, alla Juventus, aveva un ruolo troppo alto per potersi occupare di arbitri e che comunque partite preconfezionate non esistevano. In parole povere: le alte sfere bianconere (Agnelli compresi) non sapevano nulla ed erano completamente all'oscuro di ciò che faceva il loro direttore generale (Luciano Moggi). Pur non sapendo ciò che faceva sanno esattamente cosa non faceva: preconfezionare i risultati delle partite. Quindi: illegalità non ci sono mai state. Ma se proprio ci sono state (...) è tutta colpa di Luciano Moggi. Eventualmente: il direttore generale della Juventus ha compiuto illegalità (atte a favorire la società per cui lavorava) di sua spontanea iniziativa, senza che l'amministratore delegato, gli altri dirigenti e la proprietà ne sapessero nulla.
Poi è il turno di Galliani, presidente della Lega Calcio e del Milan. Nonostante i mille scandali che coinvolgono tante società iscritte alla Lega, il presidente della Confindustria del pallone ha rifiutato qualsiasi responsabilità, diretta ed indiretta, ribadendo che non ha nessuna intenzione di dimettersi. Ovvero: era all'oscuro della corruzione che lo circondava; è stato eletto da chi s'è rivelato corrotto ma non lo ritiene disdicevole; non risponde di ciò che fanno le società che, in qualità di presidente della Lega Calcio, rappresenta.
E' troppo. Cambiamo canale. Lo zapping ci fa approdare su 7 Gold. C'è Biscardi. Sì, proprio lui, lo pseudo-giornalista che taroccava le moviole e che intavolava dibattiti su argomenti indicati dal Ministro di turno e da importanti dirigenti calcistici, al fine di diffonderne le tesi. Eppure è sempre lì, in tv, come se nulla fosse accaduto. Il disgusto è troppo... torniamo su Canale 5.
Saranno i tre vertici di serie A Massimo Cellino (Cagliari), Riccardo Garrone (Sampdoria) e Rosella Sensi (Roma), insieme ai due di B Vincenzo Matarrese (Bari) e Maurizio Riccardi (Piacenza), i rappresentanti dei club di calcio che comporranno il comitato costituente voluto dal consiglio della Lega Calcio per scrivere il suo nuovo regolamento dopo lo scandalo che ha travolto il mondo del pallone. Ovvero: il "nuovo sistema" sarà partorito dai presidenti delle società, rei d'aver distrutto il mondo del calcio.
Finalmente sta per iniziare la partita.
Rai Uno. Ecco gli azzurri. C'è Buffon, capitan Cannavaro, l'allenatore Lippi. E' la nazionale della Figc e sa di calcio-scommesse, di scudetti vinti con gli intrallazzi, di partite combinate, di Gea World.
C'è spazio anche per il commissario straordinario della Figc, Guido Rossi, nominato dal Coni dopo le dimissioni di Carraro. "Ho detto agli azzurri che tutta l'Italia li sta guardando e spero che torni ad essere il calcio che fa sognare. Il nostro lavoro per dare credibilità al calcio dipende anche da quello che sapranno fare al Mondiale". Parole che gelano il sangue e ci fanno capire perché è stata data, de facto, l'immunità a chi veste la casacca azzurra. Per dare credibilità al calcio italiano non si pensa a fare giustizia, a punire i colpevoli, a sanare i torti. Non si cerca di costruire un nuovo sistema, insieme a chi questo mondo lo ama veramente. Si cerca, soltanto, di vincere sul campo, sperando che la vittoria serva a far dimenticare il marcio. E questa è la via che conduce al colpo di spugna.
L'Italia ha battuto il Ghana. Ma l'Italia ha perso, nuovamente, con sé stessa.
Si può tifare Italia oppure no. La nazionale di calcio, comunque, rappresenta ufficialmente il Paese. E il nostro Paese merita qualcosa di più. Merita gente onesta, in nazionale come nei clubs, regole giuste e legalità certa.