BOYS PARMA 1977

Curva Nord

BOYS (PARMA - Ascoli)

22 - 10 - 2006

Pensavamo di averle viste e provate tutte ma, purtroppo, ci sbagliavamo. Il destino ci ha riservato un'ulteriore perla: l'incontro con l'Udinese. Per mesi abbiamo cercato di dar credito ad ogni tipo di scusante ma adesso le attenuanti sono finite. Così come, domenica scorsa, è finita la nostra pazienza. La nostra disapprovazione è arrivata sarcastica, pungente ed umiliante, finché al coro "Andate a lavorare" ci ha applaudito tutto lo stadio. Segno inequivocabile dell'umore della gente, quella che s'è abbonata dando fiducia alla squadra.
Da sempre chiediamo grinta ed impegno, convinti che i risultati, poi, vengano da sé. Non è possibile avere solo un punto, avere il peggior attacco e la peggior difesa del campionato. All'inizio credevamo al calendario poco agevole, ma la sconfitta della Roma a Reggio Calabria e i pareggi del Milan, squadre che contro di noi sembravano di un altro pianeta, smentiscono tale tesi. Si poteva, sicuramente, fare qualcosa di più.
Si dice che alcuni giocatori hanno problemi di forma ma, a nostro modo di vedere, sembrano piuttosto di una categoria inferiore. L'allenatore, anche domenica sera, ha dichiarato d'aver visto cose positive dalla squadra, a suo dire: condannata, più che altro, da episodi. Certo le scuse che si possono inventare sono tante ma noi, adesso, vogliamo solo fatti, sotto forma di impegno e grinta, umiltà e cuore, quello che noi BOYS, insieme alla Nord, abbiamo dimostrato anche domenica scorsa, prima di perdere impietosamente la pazienza, perché ci siamo sentiti presi per il culo. Abbiamo accolto la squadra con una splendida coreografia, da brividi, frutto di un lavoro estivo dispendioso e costante, per dimostrarle quanto le siamo vicini e quanto ci crediamo. I giocatori ci hanno ripagati così, con una prestazione allucinante. Ci può stare di retrocedere ma da uomini veri, dopo averle provate tutte.
Riferendosi a PARMA si parla, spesso, di "isola felice". Ma a noi sembra infestata da alligatori. Comunque, se non si cambia registro... finirà in mano ai pirati. E questo discorso vale anche per i "piani alti" della società.
Dopo le dimissioni di Angiolini ecco l'allontanamento di Berruti. Quest'ultimo, non più di qualche mese fa, voleva un incontro con i tifosi per presentarsi ed esporre le proprie idee. "Ho un contratto di tre anni e vi garantisco che farò il bene del PARMA" sono state le sue ultime parole. Ma fare l'area "hospitality" nuova e riscaldata, prestare la macchina noleggiata per la campagna abbonamenti a dei pizzaioli, assumere amici con compiti inutili all'interno della società, non ci sembra d'aiuto, tutt'altro: si dilapidano quattrini che sarebbero potuti serviti per provare ad acquistare una punta degna di tale nome.
Non vorremmo provare l'umiliazione della retrocessione proprio nell'anno del trentennale del Gruppo.
Bondi è tornato nel ruolo di presidente e la nostra via Crucis continua. Ma abbiamo le telecamere all'avanguardia, i tornelli, e la consapevolezza di essere stati i primi in assoluto a dimostrare come si combatte la "violenza" negli stadi, con un responsabile vigile ed inquadrato, come quand'era nell'Arma.
Vedere i giovani del PARMA ridere, all'interno del parcheggio dei bus, con Paponi intento a lavorarsi due fighettine e Dessena (tra l'altro un parmigiano) a sghignazzare con i suoi amici - dopo una sconfitta per 3 a 0, dopo aver raccolto solo un punto in sei partite, la dice lunga sul loro spirito. E con tale spirito: non ci si salva.
Esigiamo cuore, grinta e sudore, e pretendiamo rispetto, da chi indossa quei Colori che per noi sono una Fede.
VIVA I BOYS, VIVA IL PARMA!

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS