30 - 08 - 2009
Serie A
Finalmente ci siAmo... in tutti i sensi! Dopo un campionato in purgatorio e una lunga estate calda, eccoci pronti per l'esordio casalingo, nonostante una serie di polemiche infinite, legate all'ipotetica messa norma dello stadio, alla Tessera del Tifoso, alla delocalizzazione di alberi di grosso fusto, alla proibizione sulla vendita degli alcolici, ai divieti per i tifosi ciclisti, e un falso allarmismo sulla tifoseria ospite, abbiano fatto da cornice a questa partita. Ma partiamo dal principio: dopo la disgrazia avvenuta col Vicenza, dove un ragazzo perse la vita, la sicurezza e la messa a norma del Tardini sono tornate sotto i riflettori... ma come? Solo un anno fa non era considerato il vanto della Società, perché tra i primi in Italia a rispettare il decreto e tutte le normative. E adesso... ad un anno di distanza? Cos'è cambiato? La norme no, eppure sembra che sia tutto in discussione e che niente sia più a norma.
L'aspetto di piazzale Risorgimento è cambiato rispetto allo scorso campionato: se non ci fossero stati i nostri striscioni "No alla Tessera del Tifoso" e quello che pubblicizzava la conferenza sulle ragioni del No alla Tessera del Tifoso, sarebbe stato ancora più triste. E' risultato spoglio delle biglietterie, che si sono spostate di qualche metro più in la (a discapito del tradizionalissimo baracchino dei panini!), e completamente svuotato dalle biciclette (diventate pericolose anche loro), ma adornato con una bella gabbia, ma gabbia in tutti i sensi, per l'ingresso in Curva Nord. Per fortuna a nessuno è venuto in mente di tagliare la pianta secolare posta al centro del piazzale... o forse si?! Ma spendiamo pure qualche riga per sottolineare il fatto che tutti quelli che sono arrivati dopo le sei privi di biglietto, e si sono visti le biglietterie, oltre che spostate, ben serrate. E sono rimasti lì, senza più la possibilità d'acquistare il biglietto per nessun settore. Tra loro: molti padri con figli, magari tornati un'ora prima dalle ferie; o che all'ultimo minuto hanno deciso di venire allo stadio. Quello che non cambia sono le continue angherie che i tifosi, gli ultras e gli abbonati al Parma Calcio, devono sopportare. Aumentano così i motivi per lamentarsi; ordine pubblico e sicurezza sono le parole d'ordine di chi opera fregandosene della gente e della città.
Anche la trafila per l'apertura dei cancelli si è appesantita, causando non solo code ma soprattutto un notevole ritardo rispetto all'orario standard, oltre ad un gran malcontento generale. Fino a che, poco prima del fischio d'inizio, i cancelli si sono spalancati e i controlli degli steward (di documenti, fibbie, accendini, zaini, e chi più ne ha più ne metta), sono venuti completamente a mancare.
Prima dell'inizio della partita abbiamo distribuito 4.000 volantini per la conferenza che abbiamo in programma per il 3 settembre, sulle ragioni del "NO" alla Tessera del Tifoso.
L'affluenza per questa prima in casa è buona, sembra quasi che la trasferta di Udine abbia portato entusiasmo. Il risultato è una Curva colma e una stadio piuttosto pieno, che non eravamo più abituati a vedere.
Una delle novità positive di quest'anno è il sentire, prima dell'Aida, il tradizionale inno "Forza Parma" cantato dalla voce di Antonio Benassi, tifosissimo della squadra e presente al nostro fianco in alcune trasferte dello scorso campionato. Un soffio di tradizione, di vecchio stile, portato in uno stadio che di tradizionale ha sempre meno.
La Curva di inizio gara è ben colorata. Distribuiamo sempre le bandierine giallo blu, per soppiantare chi ormai non le porta più, stanco delle norme antitifo e delle vessazioni della Repressione. Rimangono in pochi i superstiti: Enea's, Oltrenza e un "··· punti" in versione bianco e nero. Comunque il colpo d'occhio è bello, ma solo quello di inizio gara, per il resto del tempo ce le dimentichiamo abbandonate per terra, su questo dobbiamo migliorare, perché le foto colorate piacciono a tutti!
Il tifo della Nord è potente per la prima parte della gara, ma in calando verso il finale di primo tempo. Per il secondo invece torniamo in alto, grazie anche al Parma che torna in vantaggio.
I battimani sono intensi, sia come numero di mani al cielo sia come rumore, ma coinvolgono solo uno spazio ben definito ed ancora troppo piccolo rispetto all'intera Curva.
Capitolo ospiti: dall'altra parte c'erano i catanesi, giunti da Catania in un centinaio con pesante ritardo, ma presenti in tutto in circa duecento unità. Non riusciamo a sentirli, e nonostante non abbiano neanche una bandierina, si fanno ben notare per movimento. Tra noi e loro esiste un rispetto reciproco, tanto che prima della partita alcuni esponenti del nostro Gruppo e altri della Curva Sud Catania si sono incontrati, nonostante molti media locali avessero sottolineato (e più volte) come la gara fosse a rischio. I fatti li smentiscono.
Aver conquistato tre punti contro dei nostri avversari diretti per la salvezza, ci da morale e quando torniamo in sede per guardare i gol, ci accorgiamo che siamo già in zona Champions! Per chi deve pensare SOLO a salvarsi: la partenza è stata buona.