Lavori in corso

Termina con una vittoria che ci avvicina alla salvezza l'importante sfida casalinga contro l'Atalanta.
Nei giorni precedenti alla gara il Casms ha chiesto di vietare la trasferta ai tifosi nerazzurri, definendo la partita ad "alto rischio". Ancora una volta questo organismo, composto da appartenenti alle forze di polizia, ha agito in modo contraddittorio: quello che all'andata ci era stato permesso, al ritorno è stato negato ai tifosi della Dea. Contro questi divieti, lesivi di diritti civili e libertà costituzionali, abbiamo rilasciato il comunicato "No al calcio senza tifosi". Quest'anno è già la quarta tifoseria che non può essere presente al Tardini.
Per rimarcare la nostra solidarietà agli atalantini, privati di diritti e garanzie che sono patrimonio di TUTTI, abbiamo appeso fuori dal settore ospiti lo striscione "No al calcio senza tifosi", simile a quello che l'hanno passato era stato appeso a Modena (a Parma), quando ci venne vietata la trasferta contro i canarini. Davanti alla curva nord abbiamo invece attaccatto "No al divieto di trasferta!".
Ancora una volta, come ormai accade sempre più spesso, davanti alla nostra curva erano posizionate quattro camionette della Polizia. A Parma, invece di controllare i tifosi ospiti, si controllano e si scortano i tifosi di casa! Siamo stufi di essere trattati da ospiti nella nostra città! Di questa "curiosa" gestione dell'ordine pubblico, i residenti non hanno nulla da dire? Ricordiamo che queste politiche non le decidono i muri dello stadio Tardini, ne le piante che ombreggiano i viali che lo circondano...
Prima della partita è proseguita la vendita dei biglietti della nostra Riffa, quest'anno alla quinta edizione, fuori dallo stadio e in tutti i settori del medesimo. Il giorno prima (sabato) eravamo presenti in via Mazzini, con un banchetto, che replicheremo sabato 20 marzo. Più biglietti venderemo, maggiore sarà la donazione per aiutare i bambini della Pediatria del Maggiore contro la fibrosi cistica.
Ad inizio partita abbiamo accolto la squadra con tante bandiere, bandieroni e due aste. Il tifo soprattutto nel primo tempo è stato un po' discontinuo, in linea con l'andamento della gara. Come accade troppo spesso quest'anno ci facciamo coinvolgere dall'andamento della partita; dobbiamo essere noi a trascinare i giocatori e non farci trascinare. Specialmente in queste partite, dove la posta in palio è doppia dobbiamo far capire alla squadra quanto importante sia per noi vincere, e lo possiamo fare solo in un modo: cantando per tutti i novanta minuti! Nel secondo tempo le cose sono migliorate, anche grazie al gol del vantaggio che ha galvanizzato uno stadio un po' troppo freddo. In alcune circostanze s'è alzato il consueto "Parma Parma", e molto bella è stata la "samba" che ha coinvolto buona parte della curva e che è stata "tenuta su" per molti minuti.
A fine partita tutta la squadra, compreso mister Guidolin (finalmente!), sono venuti a festeggiare questo importante risultato sotto la Nord.
L'obiettivo è a portata di mano, raggiungiamolo tutti insieme il prima possibile. La salvezza!
Degli atalantini che dire... si sono presentati, come avevano abbondantemente annunciato nei giorni precedenti alla gara con un comunicato, in più di 200 unità, nonostante il divieto. Non hanno creato problemi in città, dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la loro mentalità. Alle 14 si sono raggruppati ai campetti e sono andati in corteo verso il settore ospiti presidiato dalla Pula e da quegli sfigati degli steward. Hanno appeso lo striscione "Così si falsa il campionato" restando davanti all'ingresso e all'asilo, facendo due ore di cori per l'Atalanta, sventolando le bandiere neroblu guardati a vista dai pulotti, dimostrando quanto siano inutili e insensati questi divieti.
Al fischio finale sono andati subito verso le loro macchine, ognuno in direzione diversa, e in 5 minuti hanno lasciato la nostra città, quando ancora i nostri sono sotto la Nord a festeggiare.
La giornata s'è conclusa senza nessun incidente, deludendo fortemente la stampa, che adora parlare di due cazzotti allo stadio, e molto meno delle violenze vere, quelle che il potere economico e politico infliggono ogni giorno al nostro Paese.
Nonostante la rivalità....
LUNGA VITA AGLI ULTRAS!