17 - 02 - 2009
Serie B
Giocare di sera nei giorni infrasettimanali, specie di inverno, allontana altra gente dagli stadi. Visto che gli impianti sono ormai vuoti, si può solo invertire la rotta. Ovvero: sospendere le politiche di sfruttamento intensivo e intraprendere iniziative volte a ripopolare gli spalti. Sulla strada che uccide la passione non c'è nessun tipo di futuro, tanto meno economico.
40 BOYS hanno sostenuto il Parma a Frosinone. Il Gruppo ha deciso di muoversi a bordo di 5 pulmini, per partire il più tardi possibile e ridurre così al minimo le ore di permesso, che tanti partecipanti hanno dovuto chiedere sul posto di lavoro.
Il viaggio è stato tranquillo e spedito. Nei pressi di Roma si sono aggregati alla nostra carovana alcuni tifosi gialloblù della capitale. Altri (di varie località del centro-sud) li abbiamo trovati al casello, altri ancora (tra cui 6-7 parmigiani, arrivati singolarmente) direttamente allo stadio.
In totale sugli spalti del Matusa eravamo circa un centinaio, tra ultras e tifosi gialloblù. Un risultato soddisfacente (tenendo presente il giorno lavorativo, la distanza e i numeri della Serie B), anche se più della metà dei partecipanti non era residente a Parma. Il fatto che la nostra squadra abbia tifosi in altre città ci fa sicuramente piacere (anche vari ragazzi del Gruppo risiedono fuori Parma e sono sempre in prima linea) ma la scarsa presenza di parmigiani è anche il segno che la nostra città contribuisce poco alla causa. Andare a Frosinone di martedì (partendo da Parma) è sicuramente un sacrificio, ma è mai possibile che solo noi BOYS e pochissimi altri abbiamo deciso di sostenerlo? Da una città di 180.000 abitanti, da una tifoseria con 9.000 abbonati, con un albo d'oro invidiabile, con una squadra che lotta per la promozione ed è reduce da una vittoria per 4 a 0, ci si aspetta di più. I club di tifosi, invece di pensare ad organizzare cene con le autorità e a soddisfare le ambizioni politiche dei propri rappresentanti, dovrebbero dedicarsi al Parma e ai tifosi: diffondendo l'amore per la squadra, incentivando il tifo e la partecipazione alle trasferte, attivandosi per difendere i diritti dei tifosi. Dentro tali organizzazioni ci sono tante persone in buone fede, innamorate del Parma in modo disinteressato. Le invitiamo ad adoprarsi affinché le cose cambino drasticamente.
Il biglietto del settore ospiti a Frosinone ci è costato 11,20 €. Un prezzo tutto sommato ragionevole, che è circa la metà di quello che avevamo speso ad Ancona (22,00 €).
Le forze di polizia in servizio a Frosinone hanno operato con buonsenso, tolleranza, e senza arroganza. La tolleranza zero e le provocazioni portano solo alla contrapposizione e all'odio. Servizi d'ordine come quello di Frosinone conquistano il rispetto di chi va allo stadio. Il grande tricolore parmigiano con il simbolo del Gruppo è potuto entrare e ha sventolato per 90 minuti.
Ad inizio partita abbiamo esposto e sostenuto lo striscione "Gabriele tieni duro". Messaggio di solidarietà all'ultras genoano investito da un mezzo (ancora non si sa esattamente quale, e perché) al termine di Genoa-Fiorentina di domenica 15 febbraio. Il ragazzo è ricoverato in coma farmacologico e le sue condizioni sono gravi. Sta affrontano la sua battaglia più difficile e tutti gli ultras sono con lui.
Quasi tutti i presenti nel settore ospiti si sono stretti attorno a noi. Tante facce nuove, tanti ragazzi che non conoscevamo, tante persone che abitano lontano da Parma. Ma grazie alla comune passione ci siamo subito uniti e abbiamo iniziato a tifare per i crociati, colorandoci con i nostri tricolori parmigiani, che abbiamo distribuito nel settore.
Il tifo è stato buono e costante, come accade sempre in trasferta. Anche la sciarpata è stata buona, fitta fitta. Chi c'era aveva la sciarpa e l'ha alzata al cielo insieme agli altri. Sarebbe bello se tutti facessero così anche in Nord, quando siamo in tanti. Salutiamo molto positivamente l'entusiasmo che si sta venendo a creare nelle ultime trasferte, opposto alle prestazioni amorfe in casa.
Il Parma ha lottato e alla fine, con tanta fortuna, ha raccolto addirittura tre punti. Un regalo frutto di un autogol clamoroso, che tutti i gialloblù presenti si sono gustati senza porsi troppi perché. Un momento di gioia arrivato allo scadere, che ci ripaga di ogni sacrificio. Un momento di grande entusiasmo che brucia non poter condividere con i ragazzi diffidati, fratelli e amici che oggi sarebbero stati al nostro fianco, a ridere e cantare con noi. Non mollate ragazzi, essere BOYS va oltre la diffida.
A fine partita la squadra è venuta sotto il nostro settore, per un abbraccio con la tifoseria che l'ha sostenuta per 90 minuti. L'ultimo coro che abbiamo intonato è stato per il Bagna.
La Curva del Frosinone era abbastanza piena. Hanno cantato con una certa costanza ma la partecipazione al tifo ha avuto alti e bassi. Hanno sventolato tutta la partita dei grandi bandieroni gialloblù. Tra noi e loro assoluta indifferenza.
Sulla strada del ritorno ci siamo fermati all'area di sosta di Badia al Pino, vicino ad Arezzo, dove l'11 settembre del 2007 un agente di Polizia uccise Gabriele Sandri. Tutto è stato smantellato; le sciarpe, le bandiere, i bigliettini, le lettere. Addirittura il cartello segnaletico su cui venivano appoggiati gli omaggi, a ricordo di quella giovane vita spezzata. Varie passate di vernice grigia hanno coperto le tante scritte spray, che sui bordi in cemento delle aiuole chiedevano ripetutamente giustizia. Lo Stato non vuole ricordare e Autogrill (che con le forze di polizia collabora, guarda caso, anche nell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive) cancella. Sul terreno dove tante persone avevano lasciato i propri colori, per salutare e ricordare Gabriele, oggi sorge un mastodontico cartellone pubblicitario di Sky. Empio monumento di uno Stato senza cuore.
Siamo rimasti ad osservare il tutto per alcuni minuti, appoggiando una nostra sciarpa sul muretto dove migliaia di persone hanno pianto e pregato. Noi non abbiamo dimenticato.
ULTRAS LIBERI!