Lavori in corso

La trasferta a Salerno si presentava molto male: con un anticipo al venerdì sera. Non solo la Serie B gioca al sabato (invece che alla domenica), il Parma gioca abitualmente in anticipo o in posticipo. Un disagio per tutti i tifosi gialloblù e soprattutto per quelli più affezionati, ultras e tifosi che seguono abitualmente la squadra anche in trasferta. Le politiche che svuotano gli stadi sono proprio queste e i responsabili sono i dirigenti delle società che, per guadagnare qualcosa nell'immediato dalle tv, stanno precludendo al calcio qualsiasi futuro. Il Gruppo, nonostante i disagi, ha risposto bene. Più di 60 adesioni: un pullman e un pulmino. Un bel risultato, tenendo presente la distanza e l'impegno (chi lavora ha dovuto chiedere almeno un giorno di ferie).
Venerdì Parma si è svegliata sotto la neve. Un problema non da poco, soprattutto per i BOYS di fuori città e di fuori provincia. Inizia così la nostra odissea.
Il pulmino era stato prenotato presso una ditta di Fidenza. Lo va a ritirare un ragazzo borghigiano alle 8.45 di venerdì mattina. La partenza dei BOYS è prevista per le 9.30 in via Calestani. Ma tutto salta. Il proprietario della ditta di noleggi arriva in grande ritardo, Fidenza ha la viabilità nel caos, la via Emilia è sporca di neve, Parma Ovest è chiusa ai mezzi che vogliono entrare in autostrada. Il pullman BOYS parte, altri ragazzi aspettano il pulmino, poi (verso le 11.00) decidono di partire con alcune auto. Il pulmino entra in autostrada a Parma verso le 11.30, nevica forte e la carreggiata è sporca, ma il rischio di non arrivare in tempo a Salerno lo fa viaggiare di gran carriera. Dopo Modena nevica meno, a Bologna non nevica più. E proprio a Bologna il pulmino raggiunge i ragazzi partiti in auto (prontamente fatti salire a bordo) e poi, all'autogrill di Badia al Pino vicino ad Arezzo (dove fu assassinato Gabriele Sandri), il pullman del Gruppo. Finalmente siamo tutti insieme. Ce la faremo.
A Frosinone sale un altro ragazzo, BOYS del centro Italia, e il viaggio prosegue tranquillo fino a Salerno, dove arriviamo allo stadio verso le 20. E' piovuto anche qui ma la temperatura è molto mite. Lo stadio Arechi è mezzo vuoto. Il calcio piegato alle leggi televisive ha fatto vittime anche a Salerno (soprattutto tra gli spettatori non ultras), in una piazza storicamente rinomata per la sua partecipazione.
Come gialloblù siamo relativamente in buon numero. Ci siamo noi, i ragazzi (di una volta) della Bella Età, e poi parecchi tifosi della bassa Italia. Molti campani, alcuni da Roma, due di Matera e forse anche di altre città. Tra noi BOYS c'è anche una buona presenza di ragazzi di altre province del Nord. In totale siamo circa 130. Sono tanti gli accenti ma si armonizzano nella voce unica dei nostri cori, quella dei tifosi gialloblù che sostengono i crociati.
Il Parma scende in campo sfoggiando la sua prima maglia (bianca con la croce nera) dopo una parentesi (forse scaramantica) indossando quella che è (attualmente) la seconda maglia del sodalizio (gialloblù a strisce verticali). Onoriamo la maglia come sempre, con la nostra presenza e il nostro tifo.
Ci raggruppiamo e iniziamo a cantare. Sventoliamo i tricolori parmigiani (blu, bianco, gialli) e sorreggiamo a mano i nostri striscioni: "Curva Nord Matteo Bagnaresi", "Tino con noi - BOYS" e "Ultras liberi" (nella piccola versione gialloblù). Abbiamo anche "Schiavi del Campari" (che fu dello Zivo) e un "Dai Talo - BOYS" d'incoraggiamento ad un fratello, e "BOYS diffidati" in versione due aste. Cantiamo tutti e con costanza. Siamo contenti d'essere qui e di vedere e sostenere il nostro Parma. Molti ragazzi del sud (probabilmente alla loro prima presenza) non conoscono tutte le canzoni ma s'impegnano e talvolta... improvvisano (cercheremo comunque di diffondere maggiormente i testi delle nostre canzoni). All'inizio del secondo tempo distribuiscono anche palloncini gialli, blu e bianchi.
Nel primo tempo il Parma passa in vantaggio ma è subito raggiunto. Appena prima d'iniziare la seconda frazione di gioco si scatena un nubifragio e noi troviamo rifugiamo sotto il secondo anello. Il Parma non brilla ma alla fine i tre punti sono nostri e la gioia è immensa. Noi ci siamo sempre, quando le cose vanno bene e quando le cose vanno male. Quando è comodo e quando è scomodo, ma vincere ripaga di tutti i sacrifici e fa fare il viaggio di ritorno con il sorriso. Troppo bello. Alla fine alcuni giocatori vengono a salutarci. Siamo al settimo cielo. L'unico rammarico è non avere al fianco gli amici diffidati, che adesso starebbero gioendo insieme a noi. La cosa che forse fa più male è sapere che molti di loro pagano per colpe che non hanno. Puniti da ipocriti che cianciano di Stato per vivere d'impunità, assolvendosi sempre da ogni responsabilità.
Cantiamo per chi non c'è più, e vive nei nostri cuori e nei nostri striscioni. Perché i BOYS non moriranno mai.
Gli ultras Salernitani erano tanti, ma divisi tra primo e secondo anello. Al secondo, al centro, un insieme di piccoli stendardi andava a formare una grande scritta con il nome della loro città "Salerno", è un gruppo nato quest'anno, eredi delle GSF, che ha unito formazioni più piccole e della provincia, prendendosi la responsabilità di guidare il tifo della grossa Curva Sud. Una fazione minoritaria (crediamo i Fedelissimi) era sistemata in un angolo, dietro uno striscione di protesta: "Meritiamo di più". All'inizio della partita, al primo anello, dove sono sistemati i Gruppi storici Nuova Guardia e Igus, hanno esposto uno striscione di protesta contro la repressione e le diffide. Hanno tifato utilizzando bandieroni, bandiere, vari due aste, tamburi e megafono. Rifiutano di chiedere le autorizzazioni e nessun Gruppo espone il proprio striscione. Sono molto caldi e si fanno sentire.
Viaggiamo verso Parma con in sottofondo i Chemical Brothers e i cori "Siamo sempre insieme a voi" che ogni tanto lancia chi non dorme mai. Torniamo in città, sabato verso le 10, con un bel sole e la neve che ormai riposa su ogni cosa.
RISPETTO PER NOI CHE CI SIAMO!