23 - 07 - 2008
Pre-campionato
Al Parma Calcio avevamo chiesto d'organizzare delle amichevoli pre-campionato sulle montagne e sulle colline parmensi, in orari e giorni atti a favorire la partecipazione popolare. Abbiamo quindi salutato con gioia l'organizzazione di un'amichevole a Borgotaro contro la Valtarese, perché utile a valorizzare il nostro territorio e a rafforzare il legame con la squadra che lo rappresenta.
Borgo Val di Taro è il più grande paese della nostra montagna. E' a 411 metri sul livello del mare, è facilmente raggiungibile (anche con l'autostrada) ed è conosciuto e apprezzato per la sua cucina. In pratica: una meta vicina e stimolante, ideale per cementare il rapporto squadra-tifosi durante la stagione estiva. Purtroppo, aver deciso di disputare tale partita alle ore 17.30 di un giorno lavorativo (contrariamente a quanto avevamo consigliato) ha tenuto lontano molte persone. Peccato. Peccato, anche perché i sedici BOYS che hanno potuto seguire il Parma a Borgotaro si sono divertiti davvero tanto. Quello che segue è il resoconto di tale trasferta.
Il Gruppo arriva a Borgotaro verso le 17 a bordo di varie auto. Un ragazzo è già sul posto, altri due arriveranno un po' più tardi (per motivi di lavoro). E' una bella giornata, c'è tanto sole ma non c'è l'afa della pianura.
Il prezzo d'ingresso è di 10 euro, davvero troppo per un'amichevole pre-campionato. Tanto per fare un esempio: la prossima stagione ogni partita casalinga del Parma (campionato di Serie B) costerà in media (ad un abbonato di Curva Nord) 5 euro. Iniziamo così a contrattare con il bigliettaio che alla fine cede. Prezzo politico: 5 euro a testa.
All'ingresso ci sono poliziotti e carabinieri ma non ci stanno addosso (una rarità).
Dietro una delle porte c'è la Curva della Valtarese. E' abbastanza grande, tutta in cemento. Non siamo sicuri sia aperta ma iniziamo ugualmente a sistemarci in essa, per avere una visuale migliore. I carabinieri del posto ci invitano però a tornare sui nostri passi, dicendoci che è pericolante ed è stata chiusa dal Sindaco. Peccato! Senza d'essa la capienza dell'impianto si riduce notevolmente, ma giocando di mercoledì alle 17.30 non è un gran problema (almeno per oggi). Ci sistemiamo allora nello spazio tra la Curva e la rete di recinzione del campo, proprio dietro ad una delle due porte. Lì appendiamo i nostri striscioni: "BOYS", "Curva Nord Matteo Bagnaresi", "Diffidati BOYS" e "Tino con noi - BOYS".
Quando il Parma entra in campo iniziamo immediatamente a cantare e a sventolare qualche tricolore parmigiano. Siamo pochi ma belli e motivati e i cori rimbombano forte.
Anche la Valtarese ha la maglia crociata, ma con croce bianca in campo granata (una storia un po' strana...).
Il clima è spensierato e allegro. Si canta senza l'ansia del risultato, si provano i nuovi cori, ci si disseta con brindisi a ripetizione. Dopo aver finito le birre contenute nella nostra borsa frigo ci rivolgiamo al bar dello stadio (che probabilmente non ha mai venduto tanto...).
La partita non è certo sentita ma cantiamo e sventoliamo con una certa continuità. Alcuni ragazzi e ragazzini ci stanno intorno e ci guardano, forse come facevamo noi (con i BOYS di allora) quando avevamo la loro età.
Alcuni tifosi gialloblù del posto ci avvicinano per dichiararci la loro passione e per esprimerci la gioia di vedere il Parma (finalmente!) a Borgotaro. Alcuni di loro non sono più giovanissimi ma sono emozionati e ci guardano sorridenti tifare per il Parma. E' una bella atmosfera.
Finita la partita, dopo aver piegato i nostri striscioni, incrociamo casualmente un personaggio storico del calcio italiano che sta lasciando gli spalti. Un borgotarese che l'Italia sportiva ha conosciuto e apprezzato come "Il Sergente di ferro": mister Eugenio Bersellini. Lo salutiamo calorosamente e gli chiediamo una foto di gruppo dietro al nostro "Diffidati BOYS". Il mister accetta e sorride insieme a noi.
Lasciato lo stadio ci dirigiamo in centro a Borgotaro, per bere qualcosa prima del rompete le righe ufficiale. Ci salutiamo dopo circa un'ora, con alcuni ragazzi che partono per far rientro a casa mentre altri si fermano nelle vicinanze per cenare insieme.
E' stata davvero una bella giornata. E' stata davvero una bella trasferta. Sicuramente diversa da quelle a cui siamo abituati ma è giusto che sia così. Perché queste sono amichevoli, perché questa è provincia di Parma. Perché queste occasioni (per quanto riguarda la tifoseria) servono specificatamente a fortificare e promuovere il legame squadra-territorio. Per questo è grande il rammarico: che solo in pochi abbiano potuto vivere quest'esperienza. Noi l'abbiamo vissuta da ultras. Stando insieme e seguendo il Parma, nel bene e nel male, come in qualsiasi altra occasione: fieri dei nostri colori e del nostro essere BOYS.
LA FEDE NON SI DIFFIDA!