18 - 02 - 2007
Serie A
E' sabato pomeriggio e una ventina di ragazzi di Genova raggiungono Parma per onorare al meglio il gemellaggio BOYS - ULTRAS TITO.
Alle 18.30, allo Stuard, si disputa la consueta sfida tra i due gruppi. Ancora una volta siamo sconfitti, questa volta per 3 a 1. Finita la partita ci muoviamo in direzione Collecchio per la cena e la relativa serata. Una festa veramente entusiasmante, con reciproci cori d'amicizia, svariati brindisi e scambi di regali: una gigantografia dell'incontro di quest'estate a Moena il nostro, un quadro per festeggiare i nostri 30 anni il loro.
Dopo la cena facciamo un salto in città, chiacchierando e bevendo con i fratelli doriani fino a notte fonda.
La mattina, di buon ora, prepariamo caraffe di vino e buon salume in un bar vicino allo stadio e verso le 11 accogliamo il pullman UTC partito da Genova. Il tempo scorre molto velocemente e alle 14 ci muoviamo in direzione Curva Nord dopo un sincero in bocca al lupo ai ragazzi blucerchiati.
Il Gruppo ha deciso 45 minuti di silenzio per oggi. Una decisione importante, per riflettere sulle nuove leggi speciali che si sono abbattute sul nostro mondo, e per ricordare chi è morto allo stadio. TUTTI i morti, anche quelli dimenticati troppo in fretta, anche quelli scomodi al sistema. Fermarsi mentre gli altri vanno avanti, perché dopo aver strumentalizzato un morto bisogna tornare a giocare in notturna, per spartirsi i denari dei diritti televisivi. Fermarsi per riflettere su quello che, in special modo nella nostra realtà, significa "vivere Ultras".
Le tante stagioni sui gradoni della nostra amata Curva Nord hanno fatto nascere qualcosa d'importante. Qui vivono e si trasmettono sentimenti ed ideali. Parliamo di amicizia, di rispetto e di lealtà. Parliamo di coraggio, di onore e di dignità. Una scuola di vita, combattendo fianco a fianco con i propri amici, pronti ad affrontare lealmente chi lancia una sfida, senza bugie, senza vigliaccherie, senza espedienti. Crediamo nei valori della cavalleria, non nella società del consumo. Amiamo PARMA e il PARMA.
L'iniziativa di rimanere 45 minuti in silenzio ci è costata un litigio con un vecchio esponente del Gruppo, assolutamente indisponibile a sospendere temporaneamente il tifo. Il momento del PARMA è molto delicato e comprendiamo perfettamente le sue motivazioni, ma è tutto il nostro mondo ad essere in pericolo e non solo per 45 minuti. Vogliono impedirci di vivere lo stadio come abbiamo sempre fatto e continuano a tartassarci con leggi speciali palesemente anti-costituzionali. E' stata varata la diffida preventiva, così adesso, per colpire chicchessia, basta il sospetto. Si è parlato per anni della violenza incontrollata dei "cani sciolti": ma la nuove legge colpisce proprio i gruppi organizzati, perché i tifosi disuniti possono essere gestiti meglio dalle società. Si rende sempre più difficile andare in trasferta, per aumentare gli abbonamenti alla pay-tv.
Si rischia di non poter più sventolare le bandiere e di non poter più organizzare coreografie. Probabilmente non potremo essere presenti a Udine e ad Ascoli, perché manca qualche tornello. Di queste cose ci incazziamo e dovrebbero incazzarsi tutti, specie coloro che amano tifare (i tifosi) e che seguono il PARMA anche in trasferta.
Accogliamo Ghirardi, il nuovo presidente del PARMA, con due striscioni che compongono la scritta "CORRERE E PICCHIARE PER POTERCI SALVARE, BUON LAVORO PRESIDENTE". Frase che riprende alcune sue recenti dichiarazioni, che condividiamo in pieno.
Ci sediamo per 45 minuti di silenzio e chiediamo a chi rispetta i BOYS di fare altrettanto. La quasi totalità della Nord capisce e rispetta la nostra decisione, pochissimi restano in piedi. Ringraziamo tutti per questi 45 minuti di silenzio, soprattutto chi non era d'accordo ed è rimasto in silenzio, dimostrando di accettare le regole della Curva e d'avere mentalità Ultras.
Niente striscioni lungo il campo, nessuna bandiera, solo uno striscione dietro la porta "NO AL MODELLO INGLESE"; nel frattempo i ragazzi degli UTC espongono "17 ANNI DI AMICIZIA ULTRAS E' ANCHE QUESTO". Dopodiché assistono passivamente alla prima frazione di gioco.
Le squadre iniziano a sfidarsi, l'ambiente è surreale, un silenzio "assordante": una dimostrazione di come potrebbero essere gli stadi in un futuro non troppo lontano. Il tutto è riuscito in maniera ottimale grazie all'intera Curva Nord che ha dimostrato maturità, recependo quello che volevamo far emergere; questa coesione ed unità d'intenti non può fare che bene.
Nel secondo tempo alziamo lo striscione "SI AL MODELLO CURVA NORD" e partiamo a tifare, i primi minuti sono buoni, poi però rimaniamo in pochi a cantare e a crederci fino all'ultimo minuto anche se la squadra in campo non aiuta a generare entusiasmo.
Il PARMA perde nuovamente 1 a 0, ma il parziale poteva essere decisamente più pesante, viste le occasioni sciupate dagli ospiti.
Terminata la partita ci rechiamo in Sede per l'ultima birra in compagnia degli Ultas Tito e della Riviera, fieri di un gemellaggio lungo ormai 17 anni.
SEI GRANDE ULTRAS!!!