29 - 07 - 2006
Pre-campionato
Secondo appuntamento in sei giorni al fianco del nostro PARMA, in fase di precampionato estivo. L'occasione è davvero invitante perché, oltre ad essere una partita contro una collega di Serie A, che può darci indicazioni più attendibili sullo stato di "avanzamento lavori" dei Crociati, si tratta specificatamente della Sampdoria, nostra gemellata. Il Gruppo è in fibrillazione da giorni, felice d'incontrare gli Ultras della Doria.
Diamo vita ad un corteo di macchine e puntiamo su Moena. E' un viaggio lungo e a singhiozzo.
Sistemate tende e bagagli ci dirigiamo verso il campo, incastonato nella Val di Fassa, e da subito ci accorgiamo, come da pronostico, di essere in minoranza rispetto ai doriani. Bacini diversi, storie d'aggregazione e di Curva diverse.
La presenza blucerchiata è imponente ed eterogenea. Gente di tutte le età, Ultras, tifosi, uomini, donne, bambini, anziani, compongono il popolo blucerchiato. Quasi tutti indossano la maglia della squadra e numerosissimi striscioni sono appesi alla recinzione.
Noi BOYS ci presentiamo con il nostro "Due Stelle", sistemato a fianco dello striscione degli Ultras Tito. Immancabili: lo stendardo per i Diffidati, quello per il Tino, "1977", e il grande labaro del PARMA AC.
Con i posti di tribunetta già occupati, ci sistemiamo su una montagnola - la cui pendenza creerà qualche problema d'equilibrio ai più alticci. La visuale è pessima ma il nostro obiettivo primario è sostenere la Maglia, perciò: nessun problema, il "cioppo" si forma e, sorreggendo per tutta la gara "ULTRAS LIBERI", intoniamo le prime canzoni.
Il numero ci penalizza ma, al contempo, ci stimola. Diamo il 101% e dal punto di vista canoro non sfiguriamo. Per tutta la partita, intervallo compreso, eseguiamo vecchie e nuove canzoni, saltando e sventolando a più non posso. Gran parte dei cori sono dedicati alla Lega, a Carraro, a Galliani, alle pay tv.
Gli Ultras Tito espongono uno striscione contro Carraro (ex presidente Figc) che, seppur reo di illecito sportivo, è stato soltanto multato. Le sentenze della CAF ci hanno sconvolto. Vergognoso il comportamento dei media: prima, quando scoppiò lo scandalo, notizie sensazionalistiche e intercettazioni pubblicate per l'ultimo degli scoop, poi, richieste di clemenza ad hoc per tutelare gli interessi economici in ballo, infine, innocui e apatici titoli per dovere di cronaca.
Anche oggi sono presenti i nostri diffidati ed è sempre un piacere rivederli "sul campo"... Non tutti purtroppo, anche il 29 Luglio c'è chi è costretto a firmare in questura.
Si mischiano a noi alcuni tifosi doriani che intonano le nostre canzoni.
Un PARMA molle in difesa incassa 3 gol, da una Samp tonica e già in palla. Il riscatto sportivo giunge dalla partita tra i BOYS e gli ULTRAS, che si disputa subito dopo. Un incontro per pochi intimi, ma dall'indiscusso fascino. All'imbrunire, dopo un abbondante acquazzone, conquistiamo la vittoria per 4-1.
Alcuni di noi tornano a PARMA, mentre fuori dal campo ci scambiano opinioni sul calcio moderno e sugli argomenti Ultras di stretta attualità.
Alla sera cena insieme in pizzeria, che ben presto diventa, complici le pareti basse e legnose, una bomboniera di cori tra le opposte fazioni. Come al solito, molto belli e originali i doriani, ma forse, i BOYS, in questa simbolica gara di voci, hanno avuto la meglio, complice qualche nuova canzone sbocciata lì per lì, che ha trascinato tutti.
Le cene con i gemellati sono molto importanti e gli Ultras le coltivano in modo sano e genuino, consapevoli che sono un fondamentale momento d'aggregazione. Lontani dalle fasi di gioco, sono occasioni per conoscersi, raccontarsi aneddoti, scambiarsi esperienze di vita e di stadio. Questo è il succo di un gemellaggio, che nasce dalla frequentazione costante e cercata. Senza motivi di incontro, senza rapporto, il mero giro di campo con bandiere e cori reciproci è assolutamente inutile. Non è nella nostra mentalità.
Conoscersi vicendevolmente permette alle diverse generazioni di mantenere saldi e vivi i punti in comune trasmessi all'interno dei rispettivi gruppi.
La serata, ovviamente, è caratterizzata da un alto tasso alcolico. Così, simbolicamente, conquistiamo un pub a Moena e facciamo rimbombare i nostri cori per tutto il paese.
Dopo aver ritrovato, faticosamente, la via del campeggio, termina la nostra giornata. La domenica ci rilassiamo tra i monti e proseguiamo la festa del giorno prima.
E' in queste occasioni che si cementa il rapporto tra le tifoserie, e si crea la giusta atmosfera, per facilitare l'integrazione dei nuovi arrivati nel Gruppo.
...LA SCIARPA AL COLLO E LA BANDIERA, NOI CANTEREMO FINO A SERA!