BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Cagliari
-
PARMA
3
-
1

30 - 04 - 2006

Serie A

La trasferta sarda ci ha regalato emozioni a non finire e nonostante la sconfitta dei Crociati per 3-1 è già stata annoverata come una tra le più faticose e, anche per questo, più esaltanti.
Più di 50 BOYS raggiungono Livorno in auto, per poi attendere l'imbarco sul traghetto per Olbia. Incroci con tifosi della Sangiovannese e dell'Ivrea, tutto tranquillo, non ci sono invece i comaschi. L'allegria è alta ed il pensiero di rappresentare la nostra città in una trasferta non troppo agevole ci fa sentire orgogliosi. Nessun danno al traghetto né alle strutture del porto, arriviamo all'alba ad Olbia dove un "pullman-fantasma" (vista la nottata passata quasi in bianco da molti) ci porta nel cuore della Sardegna, destinazione il capoluogo, 350 km più a Sud.
L'arrivo al Sant'Elia è dei più tranquilli, troviamo all'interno dello stadio 8 ragazzi del Settore venuti in aereo: si aggiungeranno poi i simpatizzanti dei Club in gita settimanale per un totale di circa 100 Gialloblu Crociati. Attacchiamo i nostri striscioni e cominciamo a sventolare in uno stadio vuoto che si riempirà col passare dei minuti. C'è voglia di cantare e di far sentire ai giocatori che ci siamo, che anche a campionato concluso sappiamo seguire la squadra per incitarla e rappresentare in ogni dove la nostra città.
Il Sant'Elia, dopo il maquillage, presenta due curve in alluminio: la Nord, tempio degli Sconvolts, si presenta con una discreta coreografia, che riproduce un tricolore coi colori sociali, anche se, a dir la verità, poteva forse essere più fitta.
Prima dell'inizio, il minuto di silenzio per il saluto ai caduti di Nassirya non viene seguito dalla Curva Nord che, con un coro, chiede rispetto per Valery Melis, soldato sardo dell'Esercito, protagonista di più missioni nei Balcani, la cui morte è avvenuta in circostanze oscure, mai chiarite dallo stato. Valery non è mai stato onorato con un minuto di silenzio. "La morte è uguale per tutti" ricordano gli Ultras, la sua morte è stata dimenticata dai più, la sua vicenda è simile a quella di Federico Aldrovandi di Ferrara ammazzato dalla polizia, è simile a quella di tutti quei ragazzi vittime dello stato, scomparsi nel mistero, le loro famiglie liquidate con banali scuse, trattati dalle istituzioni e dalla stampa come cittadini di serie B. In questo mondo senza più valori gli Ultras sono gli unici che ricordano e tengono vive queste battaglie.
Il nostro tifo parte bene, ci facciamo sentire alternando cori secchi e cori più melodiosi, sfoggiando anche le 2 nuove canzoni che abbiamo elaborato e dando buona continuità al tifo, alternando sbandierate, sciarpate e battimani. Purtroppo non tutti sono convinti al 100% e il tifo ne risente un po' nel secondo tempo.
Dietro di noi uno striscione per Tommy ci ricorda quel tragico evento.
Il tifo cagliaritano gode dell'appoggio di entrambe le curve, quella più attiva è sicuramente la Nord: ci colpisce in particolar modo la compattezza di tutto il settore, in cui i battimani sono sempre possenti e si estendono fino ai gradini più alti. Nonostante qualche pausa si nota che abbiamo di fronte una tifoseria di spessore, che riesce a coinvolgere tutti in modo qualitativo. Vediamo bene dove potrebbe migliorare il nostro tifo casalingo: dal ventesimo gradino in è sempre difficile coinvolgere tutti, i cagliaritani ci riescono bene, e l'impressione è che venga naturale a tutti alzare le mani fino al cielo e cantare per la propria squadra del cuore, senza urla e senza richiami dei lanciacori, ma solo con tanta, tanta, convinzione. Davvero buoni. Ci riserva una buona accoglienza il gruppo "Cagliari1920" della curva opposta con i quali ci scambiamo un paio di cori reciproci per gli Ultras e per i Diffidati d'entrambe le tifoserie, ma tutto finisce lì.
Nonostante il clima sereno rischiamo di perdere il traghetto del ritorno a causa dell'eccessiva sosta all'interno dello stadio (nonostante le nostre vive rimostranze). Alla fine riusciamo ad imbarcarci e arriviamo in Sede il lunedì mattina, stanchi (qualcuno addirittura prolungherà il viaggio per Padova per la probabile festa spezzina) ma consapevoli d'aver onorato, ancora una volta, i nostri Colori.
Un doveroso ringraziamento a chi, del Gruppo, ha organizzato nel dettaglio questa trasferta piena d'incognite, ed ai BOYS venuti da fuori PARMA (Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria, uno anche dall'Australia!) per la loro costante "doppia-trasferta"... rispetto per chi c'è!
OVUNQUE GIOCHERAI, ANCHE SE PERDERAI, PER SEMPRE FORZA PARMA CANTERO'!!!

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS