Siena - Parma
Fino all'ultimo respiro
07 - 03 - 2010
Il Siena, rinvigorito dalla vittoria ottenuta a Livorno, continua a credere in una salvezza che solo un mese fa sembrava cosa impossibile da raggiungere. Ma la truppa di mister Malesani ha inanellato due vittorie e due pareggi e ha cominciato ad intravedere il benedetto quart'ultimo posto in classifica che vorrebbe dire salvezza, e per il Siena sarebbe come vincere l'ennesimo scudetto.
Discorso completamente diverso per il Parma di mister Guidolin che, dopo aver condotto un inizio di stagione a ritmo di Europa League, nel girone di ritorno è inciampato in un vistoso calo che ha comportato l'addio ai sogni di gloria e l'obbligo di concentrarsi su una salvezza ormai ad un tiro di schioppo.
Se, perciò, il Siena ed i suoi tifosi si giocano una bella fetta di campionato in questa sfida, il Parma ha poco o niente da chiedere al campionato, basta muovere la classifica e raggiungere prima possibile la quota di quaranta punti che vale, virtualmente, la salvezza.
L'Artemio Franchi, dopo qualche partita ben al di sotto delle aspettative, presenta una cornice di pubblico più che sufficiente, si nota come la squadra sia riuscita a risollevarsi in classifica e ad avvicinare nuovamente i tifosi.
Ancora una volta, come successo nella trasferta di Livorno, assente lo stendardo "Curva Robur" che durante il campionato, ha distinto la parte più animata del tifo bianconero. Curva Robur che, perciò, si presenta completamente disadorna ma con un bel gruppo a centro settore che ugualmente si danna l'anima per coinvolgere la maggior parte di persone nell'incitamento alla squadra.
Gli ospiti rimarcano il loro ottimo stato di salute, si presentano a Siena in un buon numero e attaccano alla vetrata i numerosi stendardi da trasferta.
Niente da segnalare nel prepartita ma quando le squadre entrano in campo, dal settore ospite si alzano bandiere e due aste in abbondanza che creano un bel colpo d'occhio. Niente da segnalare in Curva Robur mentre in gradinata, dove stazionano i Fedelissimi, c'è un bello sventolio di bandieroni.
Il primo coro degli ospiti ricorda a chi è dedicata la curva nord di Parma, poi è la volta di omaggiare i gemellati empolesi presenti ed infine può partire l'incitamento ai colori gialloblù.
Bella prova quella dei Boys, cori continui ed in certi casi abbastanza potenti e colore assicurato dalle tantissime bandiere che vengono sventolate ripetutamente.
La curva di casa, anche dal punto di vista dell'incitamento, ha una marcia in più rispetto alle ultime esibizioni: i cori si alzano con maggior potenza e soprattutto sono abbastanza continui, così come anche i battimani risultano essere compatti soprattutto nella zona centrale.
Per i senesi anche due-tre bandieroni sventolati nella parte bassa che danno un tocco di colore ad una curva completamente spoglia di striscioni.
Il settore gialloblu è in perenne movimento: a sostenere la squadra partecipa buona parte del settore, con le direttive provenienti dal basso che vengono immediatamente recepite e tradotte in cori e battimani. Buono l'apporto vocale ed estenuante lo sventolio delle bandiere che, in una giornata particolarmente ventosa, fanno la loro bella figura.
Sul terreno di gioco il Siena dimostra di essere entrato in campo con la giusta convinzione e prova, fin da subito, a trovare la via della rete ma, come succede spesso nel calcio, al primo errore si viene puniti e l'indiavolato Biabiany riesce a segnare un bel gol su colpo di testa e a far esultare la curva nord formato trasferta.
Attimi di sconforto in curva Robur anche se alla fine del primo tempo la squadra viene salutata con cori di incitamento per l'impegno e la determinazione mostrata.
La seconda frazione si apre nuovamente con i Boys sugli scudi che non accennano ad un minimo rilassamento, mentre sul campo la partita sembra aperta a qualsiasi risultato, con il Siena all'arrembaggio e con il Parma pericoloso sulle ripartente grazie al velocissimo Biabiany.
La Curva Robur sembra crederci e spinge la squadra: battimani e qualche coro potente arriva nitidamente ai giocatori in campo, i bandieroni vengono sventolati in svariate occasioni e c'è una buona partecipazione corale all'incitamento; decisamente una prestazione molto migliore rispetto alle recenti esibizioni.
Lo sforzo del pubblico di casa viene premiato poco prima del trentesimo minuto da Vergassola che segna la rete del pareggio e della speranza: una vittoria sembra alla portata della squadra di Malesani, visto che il Parma rimane in dieci uomini per l'espulsione del cileno Jimenez.
L'assalto finale dei bianconeri genera solo confusione, il Parma si difende con ordine e non si lascia scappare il punto.
Un po' di delusione serpeggia tra il pubblico di casa mentre i parmensi sembrano soddisfatti della prestazione. Tra le due tifoserie qualche coro offensivo dettato soprattutto dal gemellaggio che lega Empoli e Parma. A fine partita, infatti, sono numerosi i cori che la curva di casa, parzialmente svuotata, dedica ai rivali empolesi, pronta la replica degli ospiti con il botta e risposta che dura qualche minuto, poi il giusto "rompete le righe" porta ognuno verso la propria uscita.
Testo di Valerio Poli
Tratto da:
Sport People - sito Internet