Diffidate i senatori

29 - 01 - 2008

24 gennaio 2008. Risse, spintoni, offese e sputi. Che sia uno stadio o una discoteca? No, è il Senato della Repubblica. E i protagonisti sono i parrucconi che hanno votato per la repressione e il pugno di ferro, quelli che vogliono sempre farci la morale (proprio loro, che succhiano il sangue del Paese).
Lasciano in piedi le norme anti-tifo dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, mentre loro, in Parlamento (dove dovrebbero curare gli interessi della nazione - e sono lautamente pagati per farlo), espongono striscioni, fanno coreografie con fazzoletti e cartelli, lanciano cori, sventolano bandiere.
E ogni tanto si insultano e si picchiano, anche davanti alle telecamere.
Ma la legge è uguale per tutti? Se la risposta è "sì"... allora si arrestino i senatori, così come si fa con gli ultras. Si vada a casa loro alle 4.30 del mattino con le volanti, li si prenda, li si metta in galera per due notti, gli si faccia un processo per direttissima, li si diffidi da tre a sette anni dal mettere piede in Parlamento e in tutti quei posti dove esiste un passaggio di onorevoli e senatori quali sale, convegni, teatri, circoli, televisioni ecc. Vedrete (come dicono i benpensanti quando parlano di ultras) "che scene del genere spariranno ed avremo finalmente una classe politica pulita!!! Rivogliamo le famiglie alla Camera ed al Senato, vogliamo che il Parlamento torni ad essere un posto tranquillo, dove governare in modo corretto!!!"

PS: Vi starete chiedendo: ma le famiglie in Parlamento ci sono mai state? No, ma neppure allo stadio.