La casta di Parma
Comunicato BOYS PARMA 1977

11 - 10 - 2007

Mercoledì la pagina sportiva de "La Gazzetta di Parma" ha ospitato un articolo sui parlamentari eletti nei collegi di Parma.
Riportiamo alcune loro dichiarazioni.

Carmen Motta: «[...] anche la squadra della città diventa un po' la squadra del cuore.»
Pietro Lunardi: «[...] Penso che il calcio sia la giusta "terapia" per la gente.»
Mauro Libé: «[...] spero sempre in una vittoria del Parma.»
Albertina Soliani: «[...] mi informo, ascolto con attenzione le opinioni dei tifosi.» «Tutto quello che si può fare per migliorare il mondo dello sport in generale e del calcio in particolare, cerchiamo di portarlo avanti.»

Belle parole. Ma il loro compito, come eletti al Parlamento, non è quello di farsi belli sui giornali locali ma di LAVORARE per la gente che li ha eletti, nel rispetto della Costituzione.
A questi parlamentari (gli eletti nei collegi di Parma) scrivemmo una lettera il 19 marzo 2007, chiedendogli di non privarci di alcune nostre libertà civili (di tifo, di trasferta, di aggregazione), sancite anche dalla Costituzione italiana. Ma nessuno di loro s'è mai degnato di risponderci.
Ad eccezione di Lunardi (che era assente...), la Soliani, Libé, Marcora e la Motta votarono tutti a favore della Amato-Melandri (la legge anti-ultras e anti-tifo più repressiva della storia).
"Onorevoli tifosi: E' un dovere tifare Parma", ha intitolato il suo articolo Matteo Pia.
Ma noi non vediamo né tifosi, né onorevoli. Solo casta, e basta.