Buttafuori (steward) del PARMA Calcio
20 - 10 - 2006
Dicesi "steward" il buttafuori vestito di giallo che lavora allo stadio.
Anche il PARMA Calcio, ligio ai decreti Pisanu, ha i suoi scagnozzi color canarino. Li paga per osservare i biglietti e gli abbonamenti all'ingresso, nonché per fissare minacciosamente i tifosi. I loro compiti sono quelli degli "sgherri" ma i "gorilla" italici, che lavorano allo stadio, vengono generalmente identificati con un termine inglese: "steward". Un vocabolo estero per cercare di camuffare ciò che sono in realtà: dei buttafuori.
All'ingresso ti chiedono di mostrare il tuo tagliando e si limitano ad osservarlo. Dopo cinque metri una macchina ripete il loro lavoro; se non hai il biglietto t'impedisce di proseguire e in più: ne verifica l'autenticità, la validità, e registra il tuo accesso. Per dirla in linguaggio calcistico: Macchinetta-Steward 3-0.
L'utilizzo di buttafuori da parte delle società calcistiche è una trovata inglese. Negli stadi d'oltremanica controllano i tifosi, soprattutto: separano le opposte fazioni e si sistemano per fronteggiare eventuali tentativi d'invasione di campo. Premesso che riteniamo gravissimo che dei privati, stipendiati da Spa, abbiano compiti di pubblica sicurezza, la cosa più curiosa è che tali "steward", in Italia, vengono impiegati esattamente come in Inghilterra, nonostante molte situazioni (come impiantistica, come sicurezza, come cultura del tifo) siano diametralmente opposte. In Inghilterra, per esempio, gli stadi non hanno, generalmente, barriere che impediscono a tifosi l'accesso al campo. Tant'è che in passato erano frequenti le invasioni, nonché gli scontri tra opposte fazioni sul terreno di gioco. In Inghilterra, quindi, sistemare dei buttafuori dinnanzi a settori che non hanno barriere, giusto o sbagliato che sia, ha almeno un senso. Sistemare dei buttafuori dietro a vetrate anti-sfondamento su cui svettano punte aguzze in acciaio, in settori già costantemente video-sorvegliati (alla faccia della riservatezza), così come accade in Nord al Tardini, è semplicemente grottesco. Per dirla in linguaggio calcistico: Vetrata-Steward 1-0.
La Curva Nord del Tardini è tra i posti più sicuri della città. Non si spaccia, non si ruba, non ci si prostituisce, non si stupra, non si accoltella. Tutte cose che ormai accadono abitualmente anche nelle vie più centrali della nuova PARMA. Gli ultimi incidenti in Curva Nord risalgono invece al 1984 (più di ventidue anni fa). Ciononostante, chi la frequenta, è costantemente filmato, da quando arriva a quando se ne và. Visto che siamo già spiati costantemente da sofisticate telecamere, ci chiediamo che senso abbia avere di fronte gli sgherri del PARMA Calcio che ci fissano senza sosta. Una sorveglianza inutile e fastidiosa, che appare come una provocazione, e invece di contribuire alla sicurezza esaspera soltanto gli animi di chi allo stadio non ci va in giallo ma in Gialloblu.
I dirigenti del PARMA Calcio parlano spesso di ospitalità e d'immagine della società. Ma i tifosi, quelli che allo stadio ci vanno per passione (tra l'altro pagando) vedono solo quello che hanno di fronte: inutili personaggi in "giallo", energumeni, generalmente cafoni e attaccabrighe.
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