Steward del PARMA FC ai tifosi: Non rompete il cazzo
Lettera ricevuta in data 18-10-2006
20 - 10 - 2006
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Ciao a tutti,
mi chiamo Luigi, sono un tifoso Crociato che vive a Borgotaro ormai da diversi anni ma che comunque segue sempre il Parma in casa e, quando può, anche in trasferta.
Ho sentito il bisogno di scrivervi perché volevo sottoporvi un caso che forse può sembrare irrilevante, ma che dovrebbero garantire la sicurezza negli stadi ed invece penalizzano e criminalizzano i tifosi. Entrando nel merito della questione il fatto che vi voglio segnalare è il seguente: come saprete, ormai da una vita, la barriera che separa la Curva Nord dai distinti è costituita da un cancello scorrevole che a partita finita viene aperto per consentire al flusso degli spettatori di Curva di accedere all'uscita di via Puccini. Molta gente che assiste alla partita in Curva utilizza questa uscita, per motivi "di parcheggio" o di vicinanza alla propria abitazione, e d'altra parte anche alcuni tifosi dei distinti si servono di questo passaggio per uscire in viale Partigiani d'Italia. In tanti anni di partite, più o meno a rischio, questo "passaggio" non ha mai favorito o facilitato contatti tra le opposte tifoserie (anche perché gli ospiti dovrebbero essere tenuti dentro il loro settore fino a che la zona limitrofa allo stadio non è sgombera). Ieri, come consuetudine, io e molti altri sostenitori Crociati ci siamo diretti verso questo passaggio che ci consente di raggiungere la nostra macchina, o bicicletta o abitazione in meno tempo, evitando di girare attorno allo Stadio. Mentre la gente inizia a passare, uno "steward" decide di chiudere il cancello, assicurandolo con un pesante catenaccio, quindi si dilegua, lasciando due suoi "colleghi" di guardia. La gente chiede spiegazioni, chiede perché mentre già qualcuno era passato (in modo del tutto tranquillo, come sempre) hanno deciso di chiudere in fretta e furia. I due inservienti non parlano, fan finta di niente, mentre anche la gente che dai distinti tentava di accedere all'uscita della Nord inizia a chiedere ai due buttafuori (di scarsa professionalità) se era possibile chiamare un responsabile. L'unica spiegazione è: "Sono disposizioni!". Presto, anche grazie all'indisponenza dei due "addetti alla sicurezza" iniziano a sentirsi insulti ed urla, mentre un ragazzo si sente dire da uno di questi "eroi": "Uscite di là e non rompete il cazzo". Intanto qualcuno scavalca, qualcuno continua a sollecitare l'arrivo di un responsabile. Un responsabile arriva; è un dipendente del PARMA FC, lo si capisce dal completo elegante e dallo stemma sociale sulla giacca ben visibile; una signora gli spiega quanto stava succedendo e questo dice tra se e se (in modo comunque comprensibile) "Non è possibile!" prende il telefono ed inizia a chiamare (non si sa chi). Purtroppo il tentativo di questo funzionario non porta niente di nuovo, tranne il fatto che arriva un altro energumeno che con fare da "Walker Texas Ranger" intima il silenzio ad un ragazzo. Pian piano la gente si rassegna e passa dall'uscita di viale Partigiani.
Secondo me questo fatto non è da trascurare: se si vuole garantire la sicurezza in uno stadio non si possono mettere ai cancelli degli energumeni, consegnare loro una casacca giallo-fluorescente e lasciargli carta bianca. Se la chiusura del cancello fosse stata predisposta dalle forze dell'ordine, io credo che almeno un funzionario (di cui la presenza è stata più volte invocata durante il "diverbio") di polizia sarebbe venuto; inoltre non credo sia molto professionale insultare persone che in fondo chiedevano solamente spiegazioni, e che ai fini dell'ordine pubblico non destavano certamente preoccupazioni (molti erano nonni coi nipoti). Volevo fare un ultima considerazione: perché se questo passaggio non è stato chiuso negli anni passati in partite sicuramente più a rischio (Fiorentina, Juventus, Roma, Milan, Modena) dove molti sostenitori ospiti erano presenti nei distinti (e nemmeno quest'anno contro la Roma) si è deciso improvvisamente di chiuderlo, dopo averlo aperto e aver già fatto passare qualche persona? Credo che sicurezza non voglia dire avere un collo taurino, un paio di occhiali a specchio, una casacca gialla e tanta maleducazione... ma forse è più facile così...
Grazie per l'attenzione,
forza PARMA.
Luigi