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Notizie da Movimento Ultras

18 - 04 - 2004

Il 09 Aprile 2004 si è svolto ad Avellino il raduno per i gruppi del Sud al quale ha partecipato una delegazione del gruppo di lavoro di Movimento Ultras. Erano presenti quasi tutte le tifoserie della Campania, Basilicata e Puglia più qualche altro gruppo, una buona partecipazione, segno che anche nel meridione l'atteggiamento sta maturando e sono arrivati ad un confronto di idee. Nel breve ci sarà quindi un raduno nazionale dove saranno rese note le idee e le iniziative proposte dal raduno di Avellino, cercando di portare nuovo vigore e più unità alla protesta contro il calcio moderno che molte curve continuano a portare avanti. Il Movimento sta quindi cercando di riorganizzarsi, nonostante a Roma ci sia qualcuno che dica di avere ristabilito con 20 striscioni i veri valori di un mondo (....il loro!!!) che è senza codici e di avere di fatto "destabilizzato in sei mesi" Movimento Ultras, accusando di collaborazione con la Digos e di "tradimento della bandiera della libertà" le tifoserie aderenti. Non è certo per colpa loro se il Movimento ha perso qualche aderente, ma per le difficoltà oggettive di trovare concrete e civili forme di protesta. Merito loro è invece la sputtanata, ed il relativo giro di vite ormai prossimo (con nuove leggi sempre più speciali ed incostituzionali), che è piombata addosso agli Ultras dopo i fatti del "loro" derby.
Movimento Ultras non accetta queste accuse e difende la propria Mentalità, quella ribadita 10 anni fa a Genova, prendendo ancora una volta le distanze da certi modi di essere che non fanno altro che infangare il nome e l'onore degli Ultras. Anche Progetto Ultrà è stato più volte infamato, riportiamo quindi il comunicato con il quale si difende e ribadisce il proprio ruolo all'interno di Movimento Ultras.
Per la nostra realtà valgono le stesse cose, noi BOYS 1977 siamo fieri di pensarla in modo diverso da questa gente, noi la vita di Curva l'abbiamo imparata crescendo a contatto con i nostri vecchi, con una mentalità semplice e genuina che è sempre riuscita a farsi rispettare con lealtà, lontani dalla politica, dagli interessi personali e dalle lame....provate a chiedere a quel ragazzo pelato che sventola "il Pippo", dopo tanti anni è ancora in curva dietro al suo striscione, lo vedete laggiù in basso alla destra della scala, riesce ancora ad emozionarsi e vivere la partita come se fosse ancora un ragazzino. Speriamo quindi che vengano a galla i vecchi valori, per il bene del movimento, e di trovare una strada che concretizzi le nostre idee.
Sicuramente ben riuscita è stata l'iniziativa dei ragazzi della Curva Nord di Brescia: due settimane fa hanno voluto simulare nella loro curva il tanto decantato modello inglese, vera e propria soluzione per risolvere il problema della violenza negli stadi, almeno questo è quello che credono e dicono i nostri politici e gli uomini di potere del nostro calcio. Nessuna coreografia ha salutato l'ingresso in campo delle due squadre, solo qualche timido coro. Per una domenica i ragazzi del gruppo non hanno svolto nessuna delle solite iniziative che li vedono coinvolti per preparare il tifo, ma si sono limitati a comportarsi da semplici spettatori come fanno tutti gli altri, riproducendo così le condizioni ideali di una curva inglese (dove la repressione ha eliminato i gruppi di tifosi organizzati). I restanti minuti dell'incontro si sono svolti nella noia più totale, quella curva solitamente piena di bandiere e straripante di tifo era per la prima volta grigia e silenziosa, solo qualche timido coro isolato, seguito al massimo da 20-30 ragazzi, fatto per lo più per salutare una buona giocata di un azzurro; le uniche voci che rimbombano nello stadio sono quelle dei tifosi ospiti che si dannano l'anima per farsi sentire ancora più forte, approfittando del silenzio totale che li circonda. E' stata data la dimostrazione di come sarebbe una curva senza un gruppo organizzato, senza una guida in grado di coinvolgere, coordinare e dare mentalità, resterebbero una massa di semplici spettatori, inermi, ai quali i "potenti" potranno facilmente imporre il loro calcio, le loro regole ed i loro costi, creando strutture simile a centri commerciali nei quali spremere a più non posso i "consumatori", senza che nessuno protesti o dica niente, il tutto in nome dell'ormai solito business e dello spettacolo....andare allo stadio diventerebbe come andare a teatro. Tutto questo ha fatto scalpore, soprattutto a Brescia questa protesta ha avuto un buon risalto, propagandata con i giusti mezzi, ed ha fatto ragionare molta gente; naturalmente, anche in questo caso, c'è chi è riuscito a scrivere cazzate (La Gazzetta dello Sport), con articoli trionfanti di fronte ad una curva finalmente spoglia, senza urla e TUTTI SEDUTI: è questo quello che vogliono i signori del pallone.
Gli ULTRAS sono gli unici che hanno il coraggio di opporsi a tutto questo SKYFO, ma dovremmo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità, altrimenti, il giorno che ci toglieranno la LIBERTA' DI TIFARE, ci resterà solo l'amara sensazione di non avere fatto tutto il possibile per salvare LA NOSTRA MENTALITA'.

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