Norme & decreti nello Stato confusionale
Lettera alla sezione "Ultras Liberi"
14 - 08 - 2007
Carissimi Boys,
domenica, con alcuni amici, mi sono recato a Ravenna per assistere al Triangolare in ricordo di Vittorio Mero.
C'era pochissima gente, ma ciononostante sono state fatte osservare le norme dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Come sempre: liberamente interpretate dalle forze dell'ordine. Perché le leggi e le norme italiane, seppur scritte, sono lasciate al sentimento degli uomini dello Stato, che le applicano o non le applicano, come e quando gli pare e piace. Praticamente: l'unica legge certa (di riferimento per tutte le altre) è quella del Menga.
Così, a due amici, è stato impedito l'ingresso alle aste delle bandierine (quelle di un metro quadrato circa, per intenderci: le uniche che, ormai, possono passare), seppur si trattasse di piccole aste flessibili in plastica. Giustificazione: "Oggi potete entrare striscioni e bandiere, basta che siano per il Torneo. Quelle delle squadre no. O almeno le bandiere sì, ma senza le aste. E' meglio dai, intanto le attaccate." Uno Stato... confusionale.
Distinti saluti