Riflessioni in prima linea 
21 - 02 - 2007
Lettera a www.boysparma1977.it
Questi decreti che hanno deciso in un ora e mezza potrebbero in futuro tagliare le gambe al gruppo, e non solo a noi, ma a tutti gli Ultras (anche nemici)! Pensare agli stadi italiani con un pubblico morto, mi fa venire il voltastomaco!
Sinceramente l'idea di dover un domani andare allo stadio senza nemmeno poter incitare i giocatori Gialloblu Crociati, senza nemmeno poter srotolare un mega striscione, senza nemmeno poter sventolare un bandierone, mi starebbe molto sul cazzo.
I BOYS martedi sera 13 febbraio hanno deciso di unirsi ai doriani, per dare un segnale in comune; ormai le maggiori tifoserie italiane stanno pensando di fare qualcosa prima che i venti attuali le spazzino via... i bresciani e i granata del Toro sono in sciopero a tempo indeterminato, i doriani lo stanno pensando.
Senza lo sbattimento dei BOYS faremmo tutti fatica a vederci una coreografia, ad avere un biglietto già pronto e un posto in pullman già prenotato per seguire il PARMA lontano dal Tardini. Se gli mettono i bastoni in mezzo alle ruote s'incazzano, perché sono in prima linea a servire quella causa che si chiama "PARMA".
Tutti quelli che non hanno mai messo un piede in Sede e che non hanno mai vissuto in mezzo ai sacrifici per mandare avanti un gruppo (c'è gente che per il proprio operato nei BOYS meriterebbe uno stipendio mensile), non potranno mai capire uno sciopero del tifo, specie in un momento in cui il PARMA ha tremendamente bisogno di sentire calore dagli spalti, ma c'è il rischio che questo calore non si possa più dimostrarlo!
Vogliamo continuare su quella strada che ci rende orgogliosi di essere parmigiani, presenti ogni volta che gioca il PARMA, belli, caldi e colorati. E per fare questo c'è bisogno di una forza chiamata BOYS PARMA 1977, un Gruppo di persone che si sbattono sette giorni su sette.
Alla faccia di questa realtà assurda dove in troppi pensano che tutto gli è dovuto, noi per primi amiamo lottare, anche contro tutti, perché vogliamo ancora in piedi quel Gruppo di persone che sono come il motore di un treno, che serve anche a far viaggiare una comunità. Quella comunità Gialloblu Crociata che ancora una volta non riesce a capire sino in fondo che il PARMA si ama non solo con le parole.
Max
