13 - 12 - 2009
Serie A
Termina con una spettacolare rimonta per due a uno il match casalingo contro il Bologna. La squadra, nonostante il momentaneo svantaggio, è riuscita a ribaltare il risultato regalandoci questo importante derby, mostrandoci tutta la grinta, il cuore e la determinazione che l'hanno contraddistinta fin dall'inizio del campionato. Una squadra così, con i cosiddetti attributi, era da parecchio tempo che non si vedeva. Adesso cerchiamo di raggiungere quota quaranta punti il più in fretta possibile, e poi potremo davvero iniziare a sognare ad occhi aperti.
Visto il periodo natalizio, ci tenevamo a fare un regalo alla Curva Nord, con una coreografia dedicata ai 30 anni della storica dicitura: "Crusader ultras supporters". Lo striscione "Crusader ultras" fece la sua comparsa al Tardini nel 1979. Da allora, dopo varie modificazioni, diventò uno degli striscioni principali dal Gruppo fino ai primi anni '90.
All'entrata delle squadre in campo abbiamo srotolato il bandierone con l'elmo, contornato da migliaia di bandierine gialle e blu, mentre nella parte superiore della Curva veniva tenuto alto lo striscione in caratteri gotici: "...ma il cuore resta sempre nella Nord - Cus" frase tratta da "La canzone dei Crusader". Ai piedi della coreografia, sorretto da giovani e vecchi BOYS, veniva esposto lo storico striscione in pvc, che per tanti anni ha vestito la Nord.
Ad inizio partita, il nostro tifo non è stato entusiasmante, la Nord era contratta e nell'aria si respirava tensione. Col passare dei minuti siamo cresciuti dal punto di vista vocale, ma non siamo riusciti ad essere costanti, anche per via dell'incontro, dove subivamo numerosi contropiedi fino al gol del momentaneo svantaggio.
Non dobbiamo farci trascinare dalla squadra ma fare esattamente l'opposto: trascinare il Parma perché noi dobbiamo essere, specialmente in queste partite, il dodicesimo uomo in campo.
Nel secondo tempo la musica è cambiata, la tensione ha lasciato spazio al cuore e alla grinta che devono sempre contraddistinguere la Nord e, anche grazie al gol del momentaneo pareggio, in alcuni frangenti siamo riusciti a spingere la squadra. Questo è accaduto specialmente dopo il rigore sbagliato da Amoruso con tutto il Tardini che, capendo che i ragazzi in campo andavano aiutati, spronati, e incitati, si è infiammato ed è letteralmente esploso al gol del vantaggio. Nessuna televisione potrà mai rendere le stesse emozioni che si provano in certi momenti, stando sui gradoni di una Curva in mezzo agli ultras. Sensazioni importanti e speciali, come il legame che da un anno a questa parte si sta instaurando con la squadra. I gesti: come il saluto prima di ogni incontro in trasferta; il lancio delle maglie a fine partita; e la corsa sotto la Nord; stanno consolidando il rapporto con la squadra di mister Guidolin. La nostra speranza è che tutto questo duri il più a lungo possibile, anche dopo prestazioni sfortunate, perché sono gesti che vanno al di la del risultato.
Con noi erano presenti una decina di amici dei Rangers e dei Desperados, giunti a Parma nella mattinata per esserci al fianco per questa delicata partita. I bolognesi hanno onorato il derby al meglio, si sono presentati davvero in tanti, riempiendo il settore centrale della Sud. Dopo un buon inizio, col passare dei minuti si sono però spenti lentamente, e non li abbiamo più sentiti. Hanno anche acceso due torce, una ad inizio partita e una dopo il gol del loro momentaneo vantaggio. Alla balaustra c'erano appese le pezze degli URB, quelle dei Mods, i Vecchi FB, gli SRB, i Controtendenza e i due aste della vecchia Guardia. Hanno offerto anche loro un bellissimo colpo d'occhio, colorando il settore ospiti con tantissime bandierine già presentate in occasione del loro centenario.
Davvero un bel derby sugli spalti, dominato dal colore e dalle coreografie dal sapore anni ‘80, artigianali come una il tifo di una volta, con gli strumenti del tifo di una volta, senza avere chiesto nessun permesso o autorizzazione, perché passione e sacrificio sono valori spontanei che non devono essere approvati da nessuno.
Finita la partita abbiamo festeggiato in sede la nostra fantastica posizione in classifica con i nostri amici empolesi e i diffidati, amici che ingiustamente non hanno potuto assistere alla partita, vittime di un sistema che criminalizza il nostro mondo, il nostro modo di vivere ultras, che da oltre 40 aggrega centinaia di giovani, ispirandosi a valori come amicizia, rispetto e umiltà, oramai scomparsi dalla società del 2010.
IO NON SON MODENESE IO NON SON BOLOGNESE... SON PARMIGIAN!