Lavori in corso

Giocare al sabato ha progressivamente svuotato gli stadi della B. Giocare al martedì sera, alle 18.45, è il segnale di un sistema al collasso. Lo sfruttamento eccessivo delle risorse (in questo caso del calcio) conduce all'impoverimento delle medesime. Purtroppo: una classe dirigente inetta e inadeguata è incapace di porre un freno alle proprie politiche, e invece di cambiare rotta continua a prostituire il sistema alle tv, nel tentativo di spremere quel poco che ancora rimane. Poi magari si inizierà a spremere da un'altra parte (gli impianti polifunzionali?) con un atteggiamento puramente parassitario.
Il Gruppo aveva inizialmente deciso di spostarsi in pullman. Nonostante giorno e orario fossero particolarmente disagevoli, una cinquantina di ragazzi avevano dato la propria adesione. Il viaggio in pullman, però, ci avrebbe costretto a partire con un anticipo maggiore e così, per andare incontro alle esigenze lavorative dei più, abbiamo deciso di spostarci in auto. Ovviamente preferiamo sempre viaggiare su mezzi collettivi, perché ci permettono di stare tutti insieme e di fare "gruppo", conoscendoci e legandoci sotto le insegne dei BOYS.
Siamo partiti piuttosto tardi, cercando d'aspettare più persone possibile (trattenute al lavoro). A Bergamo abbiamo preso il traffico dell'ora di punta e siamo arrivati allo stadio a partita iniziata. Altri ragazzi sono arrivati dopo, altri ancora (BOYS di fuori Parma) erano già là. In totale, nel settore ospiti, c'erano circa 150 persone.
Alcuni tifosi gialloblù di fuori Parma (in possesso di regolare tagliando ma per un altro settore), hanno chiesto agli steward di poter seguire la partita insieme a noi. Niente da fare: il buonsenso non abita qui. Lo stadio è semi-deserto, la Curva (degli Atalantini) dinnanzi a noi è completamente vuota, e il sole sta calando. L'atmosfera del calcio di una volta, con gli spalti gremiti e i boati della folla (Ultras e tifosi, non famiglie!) è ormai solo un ricordo.
Gli ultras dell'Albinoleffe sono nei distinti. Cantano in una ventina dietro lo striscione "Ultras Leffe". Davanti a noi appendiamo "Curva Nord Matteo Bagnaresi", "Tino con noi BOYS", "BOYS diffidati" e lo Scudo crociato dei BOYS. Sulla vetrata, in basso, attacchiamo un piccolo striscione bianco, con una scritta a spray nero: "Buon compleanno Bagna", perché oggi il Bagna avrebbe compiuto gli anni. Chi era in Sede, ieri dopo la mezzanotte, lo ha ricordato con un piccolo brindisi.
C'è voglia di tifare Parma e il tifo va bene. Cantiamo sempre, con una buona intensità. Rarissime le pause e sempre molto brevi. Chi c'è: da tutto sé stesso.
Il Parma se la gioca, ma poi prende un gol e crolla. Lo supportiamo fino alla fine, ma invano. Siamo scesi di una categoria ma ancora una volta abbiamo perso in trasferta. I giocatori del Parma escono dal campo senza salutare la propria tifoseria. Qualcuno rientra... ma per salutare l'arbitro. Chi segue il Parma facendo sacrifici merita maggior rispetto. Qualche persona si lamenta della prestazione. Noi crediamo che il primo dovere di ultras e tifosi sia quello di tifare. I tempi dei miliardi, dei campioni e delle coppe europee sono andati. Così come quello delle illusioni giornalistiche estive. Non si vince nel presente sfruttando il passato o le chiacchiere sotto l'ombrellone. Adesso siamo in B e per vincere bisogna darsi da fare, in campo e sugli spalti.
TUTTI A GROSSETO!