20 - 05 - 2007
Serie A
Per l'ultima trasferta stagionale a Roma il Gruppo ha organizzato due pullman, in tutto un centinaio di persone. Un buon numero, su cui ha sicuramente influito il fatto che fosse una sfida decisiva per la salvezza. Un risultato positivo ci avrebbe dato buone possibilità (scongiuri!) di restare nella massima serie.
Il ritrovo in Sede è per le 6 e 30, due chiacchiere tra noi e si parte. Il viaggio scorre veloce: qualche sosta, tanti cori, e in un crescendo d'entusiasmo siamo al casello della capitale per l'una. Solito controllo ai mezzi e si riparte; i blu ci regalano un loro classico: il giro turistico di Roma, percorso lungo e articolato per farci arrivare allo stadio poco prima del fischio d'inizio. All'ingresso perquisizione leggera, ci fanno passare senza problemi i nostri Leoni e i tricolori giallo, bianchi e blu, veri e propri segni di riconoscimento della nostra tifoseria. Probabilmente se avessimo portato i nostri bandieroni non sarebbero entrati, le misure non coincidono con le nuove disposizioni (anche se nella Curva laziale i bandieroni c'erano). E qui siamo al solito discorso: queste norme non hanno proprio un cazzo di senso, non servono a nulla, non evitano certo la violenza, ma spogliano le Curve rendendole più grigie. Non scordiamoci che neppure a Roma è presente lo Striscione con le due stelle, è chiaro
che non lo denunceremo mai 7 giorni prima per appenderlo, ma è altrettanto vero che non poterlo portare con noi fa male, perché orfani del simbolo più sacro del mondo Ultras di PARMA.
Quando entriamo partiamo subito a cantare, l'Olimpico presenta tutto sommato un buon colpo d'occhio, quasi 50.000 persone nel calcio d'oggi non sono male, anzi. La macchia Gialloblu è spettacolare, la maggior parte dei cori sono secchi, perché è difficile coordinare 400 parmigiani in un settore così dispersivo senza megafono; notiamo però che c'è anche parecchia gente che assiste passivamente alla partita, ma sono tutti nella parte superiore.
Il secondo tempo prosegue sulla falsariga del primo: il tifo è costante ma rare volte potente, influisce anche il gran caldo; intanto le squadre in campo si affrontano a viso aperto, il PARMA colpisce una traversa e sciupa qualche ghiotta occasione, ma poi la partita si incanala sullo 0 a 0. Noi ricordiamo più volte i nostri amici Diffidati, loro a Roma ci sarebbero stati e avrebbero cantato a più non posso.
Al triplice fischio i ragazzi vengono a salutarci e lanciano qualche maglietta; con il risultato di oggi ci basta un pareggio con l'Empoli. Il più è fatto e la salvezza è vicina (scongiuri!!!), ma guai ad abbassare la guardia, quindi: domenica creiamo una bolgia per raggiungere un traguardo storico, che sembrava impossibile fino a poco tempo fa.
I laziali si sono fatti sentire con qualche coro di spicco, lo striscione "Irriducibili" era presente al centro della Curva seppur capovolto. I Veterani hanno esposto anche un "Liberateli" (per i ragazzi da mesi in galera per le note vicende riguardanti Lotito) visto che in Nord non l'avevano fatto entrare. Rispetto per chi paga per un ideale vero, spesso fermato senza prove.
Finita la partita ci fanno aspettare per più di un'ora, visto che dovevano (parole testuali), "bonificare" la zona. Ripartiamo alla 18 e 30, viaggio con un paio di soste per giungere in nottata nel Ducato, con tanto orgoglio per aver rappresentato, ancora una volta, i BOYS e PARMA in giro per l'Italia!
PER NOI E' ANCORA UN'EMOZIONE SALTARE E CANTARE UNA CANZONE!!!