12 - 03 - 2006
Serie A
Giornata particolare quella odierna. Al risveglio mattutino il cielo è grigio e spira un vento gelido, difficile credere che siamo ai primi di Marzo. Colti alla sprovvista dal clima, giungiamo nei pressi dello stadio verso l'una circa, mentre volti perplessi e dubbiosi notano la "sparizione" del bar "Gogno"!!! Intorno a noi c'è il vuoto più totale, oltre al bar sembrano spariti tutti, nessun tifoso ospite in giro (solo in seguito sapremo che i pullman degli Ultras amaranto sono bloccati sulla Cisa), forze dell'ordine pressoché assenti, se non fosse per il solito assembramento dai botteghini dello stadio.
Condividiamo la freddolosa attesa con i ragazzi della Doria, giunti a PARMA dopo la nostra visita a Milano, il giorno prima, per Inter-Sampdoria.
Con i muscoli paralizzati dal freddo facciamo il nostro ingresso in Curva, pronti, come sempre, a sostenere la squadra sino all'ultimo minuto di recupero. Davanti alla Nord i ragazzi del "Mario Lupo" tengono un volantinaggio contro le guardie penitenziarie e la repressione: vengono subito allontanati per conservare l'apoliticità della nostra Curva, in una giornata particolare come questa ci teniamo a ribadire che nella Nord non vogliamo nessuna infiltrazione politica. E' per questo che in Curva vogliamo veder sventolare solo bandiere Gialloblu Crociate, questa è la nostra linea politica a cui tutti si devono adeguare, nessuno escluso. Le iniziative personali non saranno tollerate: le bandiere politiche sono bandite, così come quelle estranee ai nostri Colori (bandiera di Cuba, della Giamaica, anche il tricolore nazionale). La Nord non è, e non è mai stata, il posto adatto per esibire colori diversi da quelli Gialloblu Crociati. Vi chiediamo di rispettare questa nostra decisione e di non fare i furbi, chi viene in Nord deve avere rispetto per le decisioni di chi ci mette la faccia, di chi va dappertutto prendendosi botte e denunce... Chi vive la Curva nelle due sole ore domenicali, chi non c'è mai a fronteggiare le altre tifoserie, non si deve permettere, con iniziative personali, d'andare contro le decisioni del Gruppo... ricordatelo bene, per evitare spiacevoli episodi. La storia della Nord parla chiaro: la nostra Fede ha solo questi colori: quelli Gialloblu Crociati.
Ad inizio gara, a centro Curva, issiamo i nostri sei "tre aste" che compongono il nostro Striscione da trasferta; mentre sotto, i due-aste col Simbolo del Gruppo e i nostri leggendari Leoni colorano la Curva.
Anche oggi, forse a causa del freddo (?) la Curva parte sotto tono, per poi carburare al gol siglato su rigore dall'undici Crociato.
L'arbitraggio, anche oggi, sembra esserci sfavorevole. Così intoniamo diversi cori, contro Federazione e Lega Calcio.
Incuranti della tempesta di neve, che s'abbatte su di noi per venti minuti circa, cerchiamo di coinvolgere l'intera Curva nei cori, mentre la squadra, in campo, ricambia i nostri sforzi. Dopo essersi fatta raggiungere dai toscani, sigla il definitivo 2 a 1, che ci permette di tirare un sospiro di sollievo. I tre punti ci permettono di distanziarci dalla terz'ultima posizione, ma siamo sempre consapevoli che dovremmo continuare a lottare fino all'ultima giornata di campionato.
Anche oggi abbiamo cantato in onore dei nostri amici Diffidati, costretti anche in questura a firmare... diffidato non mollare!
Per quanto che riguarda i tifosi Livornesi, il grosso del gruppo (guidato dalle Brigate Autonome Livornesi) è arrivato a partita inoltrata, causa la neve incontrata sull'autostrada della Cisa. Inizialmente posizionati tra i due spicchi laterali, ad inizio ripresa si sono spostati nella parte centrale della Sud, raggruppati dietro lo striscione "Fino all'ultimo bandito". Calati di numero rispetto alla scorsa stagione, hanno comunque espresso un buon tifo, spesso accompagnato da cori che rispecchiano la loro matrice politica. Hanno esposto anche uno striscione di solidarietà per Tommaso (il bambino rapito la settimana scorsa): "Basta infamie, libertà per Tommaso" che una volta fatto calare è stato seguito da un altro: "magari prendetevi Silvio" che esplicita, ancora una volta, l'importanza del pensiero politico all'interno della Curva livornese, in netta contrapposizione col nostro modo di vivere lo stadio, luogo che vogliamo mantenere estraneo da qualsiasi infiltrazione politica.
FUORI LA POLITICA DAGLI STADI!!!