E con un grande senso di
vuoto che il Gruppo affronta la trasferta al San Filippo di Messina. Dopo le undici
diffide inflitteci per i fatti accaduti nel dopo PARMA-Juventus, la settimana scorsa sono
stati nuovamente diffidati i cinque ragazzi colpiti da diffida durante
lamichevole estiva Carrarese-PARMA, nonostante avessero già vinto un
ricorso in merito al TAR. Un totale di diciassette diffidati (uno dei diffidati a Carrara
non aveva presentato ricorso), nostri amici, la cui assenza si fa sentire pesantemente,
sia dal punto di vista umano, sia per quanto riguarda la vita del Gruppo allo stadio.
Diciassette diffide, specie per la nostra realtà, sono tante, ma la cosa ancor più
pesante è che colpiscono molti elementi fondamentali del Gruppo e della Curva, personaggi
storici capaci di trascinare e guidare. Nonostante la diffida continuano a vivere la Sede
e il Gruppo, il che ci fa capire,
ancora una volta, quanto è grande la loro Fede e quanto siano solidi i legami tra gli
appartenenti ai BOYS. Non averli però con noi allo stadio, in casa e in trasferta, ci
penalizza grandemente.
Diffidati per aver dato prova di coraggio, per aver combattuto lealmente, per avere vivi
in sé valori quali il rispetto, la dignità, lonore e laudacia, che una
società vigliacca, perbenista e ipocrita non può comprendere. Speriamo i loro attuali
sacrifici, a cui sono costretti per aver conferito ulteriore prestigio ai nostri Colori,
siano di stimolo ad altri, per continuare sulla strada che battiamo dal 1977.
E un sabato pomeriggio invernale e molti dei diciassette sono con noi in
stazione a PARMA, mentre stiamo per salire sul treno diretto in Sicilia.
In questa trasferta al Sud, una delle più lunghe di questo campionato, oltre a tutti i
ragazzi costretti a firmare, ne mancano tanti altri; pensavamo o comunque speravamo di raggiungere
un numero maggiore di persone, magari centocinquanta, come alla nostra cena di fine anno,
o duecento, come alla cena di fine torneo alla Virtus. Invece, per affrontare questa
stimolante trasferta nel profondo Sud del Paese, che giunge dopo che il PARMA ha
conquistato sette preziosissimi punti nelle ultime tre partite, siamo soltanto in trenta.
Siamo solo Noi.
Dopo il viaggio durato tutta la notte sbarchiamo sullIsola, dove ad aspettarci ci
sono alcuni plotoni di Polizia. Praticamente più dun agente a testa
Prima di farci salire sul pullman di servizio, per condurci dalla stazione
(doveravamo giunti al mattino) allo stadio, gli agenti provvedono a filmarci ad uno
ad uno, obbligandoci a fornire le nostre generalità verbalmente davanti alla telecamera.
Misure preventive che credevamo impossibili in un Paese occidentale, specie per chi non ha
ancora commesso alcun tipo di reato e non è neppure sospettato di alcunché, e che
credevamo fossero in uso solo in regimi totalitari (che lo sia anche questo?). Misure che
forse, in Sicilia (come in
altre parti del Paese), meglio sarebbe adottare contro taluni criminali che continuano a
prosperare indisturbati. Ma si sa, lunico problema della Sicilia è
il
traffico.
Lo stadio di Messina è nuovo ma
già tutto da rifare (chissà se la Polizia ha
avuto ordine di filmare i responsabili di questo scempio
) Il settore ospiti, molto
simile ad una gabbia, offre una visibilità molto scarsa. Possibile che nessuno abbia
pensato che anche gli ospiti, solitamente, desiderano vedere lincontro
per cui hanno pagato regolare biglietto?
Nel settore ospiti, insieme a noi, unaltra decina di persone, giunte a Messina da
PARMA in altro modo.
Per tutto il primo tempo, sopra il nostro Striscione BOYS è tenuto esposto
DIFFIDATI CON NOI, per sottolineare la forzata assenza dei nostri diciassette
diffidati, che avrebbero voluto essere insieme a noi. Persone su cui facciamo affidamento,
che una trasferta così non lavrebbero persa per niente al mondo, per seguire una
Fede, per il viaggio in treno, per partecipare a una due giorni che cimenta il Gruppo,
alimentando un fuoco che già brucia.
Il nostro tifo è buono. Non potevamo certo pretendere darrivare a Messina e farci
sentire ma comunque cantiamo e sventoliamo tutta la partita, certi daver fatto il
nostro dovere.
Il PARMA, in campo, non entusiasma particolarmente, giocando più per il pareggio che per
la vittoria. Nonostante questo ha varie occasioni che però non sa concretizzare.
La sconfitta proprio non ce la meritavamo; il gol giallorosso coincide con il loro unico
tiro in porta, abbiamo colpito un palo e cè stato negato un rigore più che
evidente su un placcaggio rugbystico che solo larbitro ha giudicato,
inspiegabilmente, regolare. Dopo il gol del Messina, a circa dieci minuti dalla fine, il
PARMA sè proiettato tutto in avanti, sfiorando più volte il gol, tra cui spicca
una clamorosa occasione fallita da due passi, a porta completamente sguarnita. Dispiace
perdere queste partite, sia perché ci servono disperatamente punti per la salvezza, sia
perché il Messina ha dimostrato davere un potenziale inferiore al nostro.
Noi sugli spalti ce labbiamo messa tutta e ci abbiamo creduto fino alla fine.
Immancabili e innumerevoli sono stati i cori per in nostri diffidati.
La tifoseria messinese aveva addosso lentusiasmo della serie A e sè mostrata
calda e colorata. Tanti i gruppi della Nord del S. Filippo, tra cui ricordiamo i Lions, la
Gioventù, i Fracidi, i South Side e i NOCS. La Curva, già piena quaranta minuti prima
del calcio dinizio, ha esposto due striscioni, uno per ricordare un ragazzo
scomparso lanno scorso, e uno che riportava la scritta: NESSUN TRIBUNALE
POTRA DIFFIDARE IL NOSTRO IDEALE!.
Al termine della partita, in attesa di riprendere il pullman per stazione ferroviaria,
siamo stati fatti attendere unora sotto la pioggia battente. Una mancanza del più
elementare confort che fa sorridere, ripensando alle esternazioni di Galliani di qualche
settimana fa, dove imputava allo scarso confort degli stadi italiani la costante
diminuzione degli spettatori, per poi proporre la realizzazione di attività commerciali
nei medesimi. Invece di costruire negli stadi: centri commerciali, ristoranti e negozi,
basterebbe usare un po di buonsenso. Purtroppo, il buonsenso, non permette
necessariamente di fare quattrini
Un ringraziamento a tutti coloro che si sono sbattuti per esserci, sacrificando tempo,
soldi e mezza giornata di ferie. Un rimprovero, che speriamo sia di stimolo al fine
dun maggiore coinvolgimento, a coloro che hanno deciso di non esserci, seppur non
obbligati ad andare in Questura a firmare. Il momento è difficile è dobbiamo stringerci
tutti, ma proprio tutti, attorno al nostro Striscione. Per PARMA, per il PARMA e per i
BOYS!
DIFFIDATO OLE NON MOLLARE PERCHE: CE LA CURVA CHE CANTA PER TE!
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