BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Festa del Trentennale
Resoconto

Indice

18 - 06 - 2007

Festa del Trentennale BOYS. Sul palco per la consegna degli Attestati di Stima Sabato 16 giugno, presso il circolo parrocchiale di Lemignano di Collecchio, si è tenuta la Festa del Trentennale dei BOYS. Un appuntamento a cui il Gruppo ha dedicato grandi energie per vari mesi, allo scopo di festeggiare e celebrare degnamente 30 anni di attività. Non voleva essere una semplice festa, ma una giornata da passare tutti insieme, giovani e vecchi, Ultras e Tifosi, donne e bambini, perché tutti potessero capire chi erano, cosa sono, e cosa saranno i BOYS per la città di PARMA. «Ci siamo riusciti» ci diciamo all'alba della domenica mattina, quando la musica suona ancora ma non balla più nessuno. E ce lo diciamo a ragione, perché la Festa ha saputo catalizzare grandi emozioni, in noi e in tutti coloro che hanno partecipato. Quello che segue è un piccolo resoconto di una giornata che (senza retorica) non dimenticheremo mai.
La Festa del Trentennale ha il suo inizio ufficiale alle 15, quando apre le porte al pubblico. Tra bandiere e vessilli al vento già si sviluppavano mostre espositive ed attività ludiche, estremamente curate nei dettagli.
Sulla sinistra, proprio a fianco dell'ingresso, sono distribuite una serie di cartoline del Gruppo, raffiguranti il tifo dei BOYS dal 1977 ad oggi. Cartoline che raccontano di un tifo che compie trent'anni e che non vuole morire. Cartoline da compilare (ma anche da collezionare) e da imbucare in apposite cassette (sulle quali spiccano i nomi dei destinatari: ministri, Lega Calcio, Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Parma Fc). A fianco: "Tiro al bersaglio". Si tira con la fionda cercando di colpire lattine verniciate nei colori sociali di squadre rivali, o su cui è impressa la foto di politici e di dirigenti del pallone, rei di aver attuato politiche repressive contro tifo e Ultras.
Di fronte: il chiosco per la mostra di materiale storico dei BOYS, dalle origini fino ad oggi. E in un capannone a lato: "TeleCurvaNord", una serie di televisori proiettano ininterrottamente filmati del tifo Gialloblu Crociato.
Nello stesso fabbricato si articola il lungo percorso obbligato, narrante la storia delle Due Stelle. Un sentiero disseminato di fotografie, ritagli di giornale, fanzine, articoli, volantini, disegni e materiale, tutti fissati su centinaia di pannelli, frutto del lavoro dei nostri ragazzi (giovani e anziani). Una camminata ultras, immersi in una storia iniziata nel 1977.
Ovunque: chioschi per il bere e per il mangiare (sempre attivi), in cui si adoprano (gratuitamente ed ininterrottamente) i ragazzi del Gruppo, svolgendo mansioni di barista, cuoco e aiuto-cuoco. Un impegno gravoso ma svolto con letizia, per regalare una bella giornata a tutti i partecipanti, giunti per stringersi attorno alle Due Stelle.
Alla fine del capannone e dei vari chioschi (alcuni dedicati alla vendita del materiale): una distesa di panche e tavoli, dinnanzi alle quali si erge il palco, destinato all'esibizione dei due gruppi musicali.
Dietro il palco, legato in alto, il primo e il più sacro dei nostri simboli: lo striscione "BOYS" in tela, cucito e verniciato nel 1977.
Alle ore 16-16.30 è presentato ufficialmente il dvd del Gruppo: "Chi siamo noi? I BOYS!". Dopo una breve introduzione si procede alla proiezione del film, con immagini di momenti recenti e lontani che si alternano, generando emozioni in tutti i presenti. L'arrivo dei BOYS a Reggio nel 1984, gli scontri del 4 maggio '86... ricordi di gioventù per qualcuno, una preziosa eredità per qualcun altro. Soprattutto: BOYS, di ieri e di oggi, insieme. Tutti emozionati e fieri di far parte di questa entità.
Al termine del film ha inizio il dibattito Ultras: "Dalle origini alle leggi speciali". Dopo due interventi introduttivi ("Genesi, storia ed evoluzione del movimento ultras italiano" e "il modello inglese") curati dal Gruppo ed impreziositi dalle esperienze personali dei gemellati presenti, intervengono esponenti di Progetto Ultrà e della rivista Sport People, con approfondimenti su ciò che accade in altre realtà europee e sulle più recenti leggi anti-tifo ed anti-Ultras. Il dibattito permette a varie persone di esporre il proprio pensiero ed è un momento di confronto e di chiarimento, su come sia più opportuno operare nel nuovo contesto legislativo e normativo. Un'esperienza che ha arricchito tutti i presenti, che hanno condiviso idee, riflessioni, strategie ed opinioni.
Alle ore 21 iniziano a suonare i Gianburrasta e, dopo le tante attività del pomeriggio, la manifestazione si rilassa godendosi il suo essere "festa". Dopo il reagge arriva il rock southern dei Guilty Rats, ma verso le 23 sale sul palco un Gruppo che non è un complesso ma un sodalizio Ultras: i BOYS.
Torce e fumogeni sul prato squarciano l'oscurità, mentre luci psichedeliche illuminano il palco e lo striscione "BOYS" in tela, in alto dietro d'esso, animato dal vento della notte. Un ragazzo del Gruppo prende il microfono e presenta la consegna dei premi, conferiti a quelle persone che attraverso il loro operato hanno arricchito il Parma Calcio, Parma e le Due Stelle. Premi semplici, spartani, ma ricchi di significato: gli Attestati di Stima dei BOYS. Dovrebbe leggere un discorso scritto ma non ce n'è bisogno, non legge su carta ma nel suo cuore. Parla di sentimenti e di valori, non di gol, di soldi, di mercato e di interessi. Perché i BOYS credono in qualcosa che va oltre la materia: nell'onore, nel rispetto, nell'umiltà, nel coraggio, nel sacrificio e nell'amicizia. Salgono così sul palco i Padri Fondatori del Gruppo, i ragazzi del 1977, quelli che hanno iniziato questa magica avventura; altri volti storici dei BOYS, che da tanti anni vivono e combattono per le Due Stelle; Sandro Melli (a cui è chiesto di modificare la dedica dopo il gol di Wembley - "ai miei due cani"); e infine: Massimo Barbuti, icona senza tempo del tifo Gialloblu Crociato, per l'amicizia e l'affetto dimostrati agli Ultras di PARMA. Per lui s'intona a ripetizione il canto "Massimo-Massimo", che manda la folla festante letteralmente in delirio.
L'apice della Festa, a livello emotivo, arriva qualche minuto dopo, quando prende il microfono un ragazzo del direttivo degli anni '80. «Un saluto per tutti quelli che ci sono stati, per quelli che ci sono adesso, per quelli che ci saranno, per quelli che sarebbero stati qua, ma purtroppo un destino ci ha portato via.» Lancia il coro "Chi siamo noi? I BOYS!" e nella voce di tutti c'è una rabbia fiera. Brividi lungo la schiena, commozione e occhi lucidi.

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS